3. Kai

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<<Kai, si sta facendo tardi>> la voce di mio padre mi arriva mentre sistemo la cravatta e per sistemare intendo infilarmela dalla testa e basta. Odio queste formalità, sento come se il nodo della cravatta, il colletto della camicia, i bottoni...mi soffocano così lascio i primi due bottoni della camicia aperti e mi infilo la giacca blu scuro con lo stemma azzurro e bianco sulla parte destra.

Scendo la lunga scalinata a passi svelti e incrocio papà in corridoio <<Buon primo giorno>> mi augura lui <<Grazia pa'>> lo supero per poi salutarlo con un cenno della mano, raccolgo le chiavi della mia auto e raggiungo il garage.

Penso di non essere mai stato così entusiasta di tornare a scuola, nessuno lo sa che sono tornato da londra.

Parcheggio la mia mercedes nel parcheggio della scuola e raggiungo il portone dove ci sono alcuni ragazzi. Mi guardo intorno, nulla è cambiato, il Cormac College in tutta la sua bellezza con le grandi vetrate, i giardini ben curati e pieni di fiori come piace alla preside Gray.

Raggiungo l'entrata principale e poi mi avvio verso le classi dell'ultimo anno, mi sento gli sguardi addosso, nessuno si aspettava che Kai Harvey tornasse dopo due anni di assenza, il ragazzo che già al secondo anno era tra i più popolari della scuola e capitano della squadra di rugby, già proprio io.

<<Harvey>> sento una familiare voce e poi due mani forti che mi prendono per le spalle e mi scuotono.
Jaxon Gray, l'attuale capitano della squadra, figlio della preside e il mio migliore amico d'infanzia.
Prima di partire, due anni fa, ero pieno di persone che consideravo amiche ma l'unico a esserci sempre stato nonostante la distanza è Jax, anche altri due miei amici, Blake e Aaron, mi scrivevano ogni tanto e io scrivevo a loro ma raramente. Io e Jax alla scuola materna ci siamo attaccati come due cozze e da allora non ci siamo più divisi, fino a quando due anni fa non mi sono dovuto trasferire a Londra con i miei per il loro lavoro ma ci siamo comunque tenuti in contatto.
<<Sbaglio o da Natale ti sei alzato? Ancora>> mi fa notare, per le vacanze di natale io e la mia famiglia siamo tornati per stare con i parenti e io e il mio amico ci siamo visti.
<<Ho raggiunto il metro e novantacinque. Ben quattro centimetri. Come va la vita da queste parti?>> gli domando.
<<Tutto normale, non ti sei perso niente. Ad ogni modo, è arrivato il momento di presentarti la mia Claire>> pronuncia quest'ultima frase con entusiasmo. Si è fidanzato all'incirca un anno fa con una ragazza, Claire. A Natale non ha potuto presentarmela perché lei era partita, adesso mi tocca, è innamorato pazzo.
Dal primo anno io e Jax siamo stati dei dongiovanni di prima classe, lui ha messo la testa a posto da quando la bionda è entrata nella sua vita. Io invece me la spasso ancora, ovviamente prima metto in chiaro che non sono in cerca di relazioni e o comunque cose senza impegno, non sono uno stronzo spezza cuori quindi mi assicuro che le ragazze comprendano le mie intenzioni prima che mi ritrovi con delle pazze che mi faranno sentire una merda.

<<Certo, immagino che mi tocca>> scherzo io beccandomi un pugno sulla spalla.
Camminiamo lungo il corridoio fino ad arrivare davanti a una delle uscite secondarie, attraversiamo il cortile per arrivare prima alla sala comune dove a quanto pare i piccioncini si incontrano ogni mattina per prendere il caffè insieme.

<<Oh quasi mi stavo dimenticando, conoscerai anche la migliore amica di Claire. Non vedi l'una senza l'altra, un po' come noi>> mi informa Jax mentre siamo quasi arrivati <<Tutto chiaro>> rispondo io.

Ci avviciniamo alle macchinette degli snack e del caffè e riesco a riconoscere la ragazza che Jax mi aveva mostrato più volte in foto. Sta parlando con la sua amica che ci rivolge la schiena.

<<J amore, ma quanto ci hai messo?>> dice lei quando entriamo nel suo campo visivo e si avvicina al suo ragazzo buttandogli le braccia al collo.

<<Scusami Claire, dovevo recuperare questo omone>> fa cenno con la testa verso di me.

<<O dio vero...Kai, piacere di conoscerti finalmente>> si stacca da Jax e mi porge la mano
<<Piacere mio, mi hanno parlato parecchio di te>> le sorrido e lei ricambia
<<Lei è la nostra Bellybell>> interviene Jax e trascina la ragazza dietro Claire tra di noi.

Merda.

Bell, la ragazza di quella sera, quella che mi ha incantato a tal punto da essere così stupido da lasciarle il mio numero su un bigliettino che lei non ha utilizzato e probabilmente è finito nella spazzatura.
Patetico.

Non so cosa dire, le parole semplicemente non arrivano, lei mi fissa allo stesso modo.
<<Ciao Bell>> dico dopo un paio di secondi sforzandomi a sorridere.
<<Ciao Kai>> risponde con un filo di voce per poi mordicchiarsi il labbro.
Restiamo a guardarci, i suoi occhi azzurri fanno lo stesso effetto della prima volta che l'ho vista.
Vuoti ma allo stesso tempo pieni di calore.

<<Ehm...scusa se non ti ho telefonato>> dice quasi sussurrando, non so se perchè si vergogna o perchè non vuole che i due piccioncini ci sentano il che è poco probabile visto che sono troppo impegnati a slinguazzarsi.

<<Già, tranquilla>> cosa dovrei rispondere? <<Non mi aspettavo di trovarti qui, pensavo che non ci saremmo più visti>> cerco di alleviare l'imbarazzo

<<Sì anche io, comunque sul serio...ti avrei chiamato se solo avessi potuto, mi dispiace>> dice con lo sguardo puntato sulle sue scarpe mentre stringe con il pugno la bretella sinistra dello zaino.
<<Cosa intendi con "se avessi potuto"?>> non credo che siano affari miei ma la domanda mi sfugge dalle labbra.
Le sue irridi azzurra puntano su di me e poi socchiude le labbra come per dire qualcosa ma non sapendo con esattezza cosa.
<<Ehm...io, beh ecco->>
La ragazza viene interrotta dalla campanella e sul suo volte leggo sollievo visto che Claire la prende a braccetto e così iniziamo a incamminarci verso l'altra ala della scuola dove ci sono le classi del quinto e del quarto anno.

<<Ehi Bell, ad ogni modo, per quella cosa è tutto ok, tranquilla>> le dico mentre cammino dietro di lei e abbassandomi all'altezza del suo orecchio per non farmi sentire dai nostri amici. Lei gira leggermente la testa tanto da incrociare il mio sguardo e mi rivolge un sorriso timido che ricambio.

Arrivati alle rispettive classi ci salutiamo e io e Jax entriamo nella nostra aula. Ci sediamo in penultima fila e poco dopo iniziano ad entrare anche gli altri così inizio a ricevere varie occhiate dai vecchi compagni e saluti da quelli con cui ero in rapporti più stretti e che posso ancora considerare amici anche se non via siamo sentii per un lungo periodo.
<<Allora, come sono le ragazze londinesi Kai?>> mi domanda Henry.
<<Dai amico tu pensi solo alla passera, non hai nient'altro in testa?>> lo riprende Blake scherzoso.
<<Mi sembra una domanda lecita, allora?>> si rivolge prima a Blake e poi a me.
<<Ad essere onesto non sono così male ma nulla di che, preferisco quelle di qua>> rispondo facendo spallucce.

<<Buongiorno ragazzi, avanti, ognuno al proprio posto>> la professoressa entra in classe interrompendoci e la lezione inizia.

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