Era una normale mattina d'autunno, io amo follemente l'autunno. Mi alzo dal mio amato letto per poi andare in bagno per lavarmi il viso e per vestirmi, misi la divisa della scuola che, purtroppo, era una gonnellina blu con una camicia bianca e sopra un gilet di lana dello stesso colore della gonnellina, misi le mie parigine che sarebbero delle calze bianche alte e si legavano con delle clip all'inizio della coscia, le mie scarpette che sembravano quelle delle ballerine e mi sistemai i capelli. Dopo aver finito in bagno, prendo il mio zaino che, rigorosamente, avevo preparato la sera prima, lo porto giù e trovo mia mamma che stava preparando la colazione. Pancake... quei fottutissimi pancake. Mia mamma non sapeva nulla del mio disturbo e, per non offenderla, dissi semplicemente che avevo fatto ritardo e che avrei mangiato in mensa, la saluto con un bacio sulla guancia ed esco fuori casa, inizio ad incamminarmi verso scuola quando sentii una rombo di una macchina in lontananza, sapevo benissimo che era L'Audi R8 di quel testa di cazzo di Tom Kaulitz. Sbuffo appena si accosta vicino a me. Mi fischió e disse con quel suo tono di voce spavaldo da far schifo.
"Hey principessa, vuoi un passaggio da questo bolide?" Disse ovviamente per prendermi in giro. Scossi la testa senza dire una parola e continuai a camminare, lui ovviamente mi sfrecció davanti e lo mandai a fanculo. Arrivai a scuola dopo 10 minuti e ovviamente trovai quel topo vivente di Tom, seduto sulle panchine verdi della scuola circondato da puttanelle ossigenate e rifatte dalla testa ai piedi, con unghie, trucco e parrucco rifatto; Passando davanti a loro, Tom, rompi scatole com'è, mi prese per il braccio e mi bloccó, io odiavo il contatto fisico, soprattutto se è di Tom. "Non devi toccarmi Tom, te l'avró ripetuto almeno un milione di volte..." Dissi con una voce abbastanza bassa e delicata.
Lui alzó un sopracciglio sentendo il mio tono basso, poi alzó la manica del mio gilet e notó il mio braccio piccolo e delicato, inizió a ridere come un matto insultandomi ovviamente come ogni giorno "Ma mangi?!" Dice ridendo. Mi scese una lacrima ma l'asciugai subito con il dorso della mano destra, mi liberai dalla sua presa e camminai lontano da tutto e da tutti, soprattutto dalle risate di quelle galline e da quel brutto bastardo. Camminando con, ovviamente, le lacrime agli occhi, non vedevo nulla perché il mio campo visivo era offuscato dalle lacrime che stavo versando per quel brutto toporagno di Tom. Sbatto contro il petto di Mike Voltar... il più cattivo della scuola "Perdonami Mike..." dissi per sviare dalla situazione, lui mi prende il braccio ma io lo ritiro subito spaventata da tutto e da tutti, era partita molto male quella giornata, Mike mi disse "Hey piccola, tutto bene?" io annuii semplicemente e andai via, dietro la scuola, mi siedo e abbraccio le mie gambe tremando dal freddo. Dopo qualche minuto, sentii una giacca calda sulle mie spalle, alzo lo sguardo, era Mike "Grazie Mike..." Lui sorrise semplicemente e mi accarezzó la guancia con il pollice, poi andó via, io ritornai nei miei pensieri ma iniziai a sentire le risatine di Tom e i suoi amici del cazzo, sapevo avesse un fratello gemello, penso so chiami Bill ma lui è molto più timido di Tom quindi non ci parlavo mai. Appena sento le risatine, mi alzo di fretta e provo ad andare via prima che arrivassero ma Tom mi bloccó dal petto, sentendo ovviamente le mie ossa, mi guardó male "Di chi cazzo è questa giacca?" Io dissi semplicemente che era di Mike ma lui me la strappó di dosso e la buttó lontano da noi, a causa del vento voló sopra un'albero "Oh no... e ora... come glielo diró a Mike..." dissi spaventata, Tom alzó un sopracciglio e mi tocco i miei riccioli d'oro "Mike? Mike Voltar?" annuii semplicemente alla sua domanda e lui rise a crepapelle "Ti sei innamorata del classico 'badboy' della scuola?" Io scossi la testa "Perché devi sempre giudicarmi? Anche io ho un cuore... e forse è troppo buoni per questo mondo di cattivi come te..." Tom mi diede uno schiaffo in pieno viso e andó via, io, ormai paralizzata dallo schiaffo, decisi di non reagire, anche perché se volevo avevo molti amici che potevano fargli il culo ma decisi di stare zitta; vado verso la mia classe e mi siedo, era l'ora di Storia, io amo Storia... forse è la materia che amo di più al mondo, mi sedetti alla fine dei banchi ma ad un certo punto vidi quello stronzo di Tom Kaulitz che entró, io faccio finta di non vederlo ma si sedè proprio accanto a me.
Io iniziai a prendere appunti ed ero molto interessata alla lezione, ma ero osservata da quei due occhioni marroni di Tom, avevo ancora la guancia rossa dal suo destro, passó il dito ma io giro la testa per paura che potesse schiaffeggiarmi di nuovo, lui ritiró il dito e si sdraió sul banco mentre mi fissava che prendevo appunti. Cosa vorrà dirmi?...
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Non abbiamo regole/Tom Kaulitz
Teen FictionMi chiamo Taylor Mayer, ho 15 anni e soffro di un dusturbo alimentare che mi porta a vomitare fino allo sfinimento. Sono piccolina, minuta, ricciolina e bionda, due occhioni bellissimi e azzurri, ho una voce molto dolce che tutti mi dicono che sembr...