L'indomani mattina era lunedì, e ciò significava solo una cosa : il ritorno alla routine fatta di lavoro per Travis, università per me è inevitabilmente l'incontro con quell'idiota di Federico Rossi.
Mi svegliai con il suono insistente della sveglia, che mi ricordava impietosamente l'inizio di una nuova settimana. Il weekend era volato, e con esso anche i momenti di relax e divertimento.
Mi alzai dal letto con un sospiro, cercando di scuotere via il torpore del sonno. Il cielo fuori era grigio e minacciava pioggia, un'immagine perfettamente in linea con il mio umore.
Mi diressi in cucina, dove Travis stava già sorseggiando il suo caffè. " buongiorno" disse, notando la mia espressione assonnata.
" buongiorno" risposi, cercando di non sembrare troppo scoraggiata. Preparai il mio caffè e un toast, cercando di trovare un po' di energia per affrontare la giornata. Mentre mangiavo, la mia mente era già piena di pensieri sull'università: le lezioni, i compiti da consegnare e, naturalmente, l'incontro inevitabile con Federico Rossi, il ragazzo che riusciva a mettermi di cattivo umore e che io evitavo di proposito.
Una volta finita la colazione, salii in camera per preparami, Travis era già pronto. Optai per un look pratico ma carino : jeans aderenti, top semplice, felpa e le mie scarpe da ginnastica preferite. Mi truccai velocemente, applicando un po' di eye-liner e mascara per dare un tocco di vivacità al mio viso ancora segnato dal sonno.
Con la borsa piena di libri e il laptop, mi avviai verso l'università, sta volta a piedi. Travis non riusciva a portarmi; arrivai leggermente in ritardo quando la lezione era già iniziata. Mi sedetti velocemente al mio posto accanto a Simona cercando di non attirare troppo l'attenzione.
Durante la pausa, vidi Federico avvicinarsi con il suo solito sorrisetto arrogante " ciao bellezza ", mi salutò facendomi roteare gli occhi.
" ciao Federico " risposi seccamente, sperando di troncare la conversazione sul nascere.
" non essere così fredda" continuò lui. " sai che mi manchi quando non sei in giro a tormentarmi". " che onore " replicai sarcastica, cercando di ignorarlo e concentrarmi sui miei appunti.
La giornata trascorse in fretta, a pranzo decidemmo di mangiare fuori, Travis ed io. Andammo in un piccolo ristorante vicino al parco. Il posto era accogliente, con tavolini all'aperto e un'atmosfera rilassante. Ordinammo delle insalate fresche e dei panini gourmet, chiacchierando e ridendo mentre gustavamo il nostro pasto. Dopo pranzo Travis doveva tornare al lavoro. Ci salutammo davanti al ristorante " ti passo a prendere più tardi " disse, dandomi un abbraccio.
" ok, buon lavoro !" Risposi, guardandolo allontanarsi in moto.
Io invece, mi diressi alla fermata dell'autobus per prendere i mezzi pubblici. Dovevo raggiungere una villetta in periferia, dove facevo la babysitter per una simpatica famiglia. Il viaggio in autobus fu abbastanza tranquillo, approfittai del tempo per leggere e rilassarmi un po'.
Arrivata alla villetta, fui accolta da due bambini sorridenti che mi saltarono subito addosso per salutarmi. " ciao Asia !" Gridarono in coro.