È tardi nel pomeriggio e il cielo si tinge di tonalità arancioni e rosse mentre il sole inizia a calare. Decido che è il momento giusto per avvicinarmi e osservare la mia ossessione più da vicino. È ora di passare all'azione. Mi avvicino al negozio di fiori con passo deciso, il mio piano è di aspettare un finto autobus proprio davanti alla vetrina. Ho preparato tutto per rendere la mia presenza il più discreta possibile. Mi fermo davanti al negozio e mi metto in attesa accanto alla fermata dell'autobus, che in realtà non ha alcun autobus in arrivo.
"Bene, ora bisogna solo avere pazienza." dico a me stesso mentre mi accendo una sigaretta e guardo l'orologio. Le persone passano accanto a me, ignare della mia vera intenzione. Le luci del negozio cominciano a spegnersi man mano che la giornata volge al termine. Si chiama Eve Sanders, un nome semplice ma che ormai mi ossessiona. È orfana dall'età di dodici anni, dopo che i suoi genitori, sono morti nel terremoto dell'Aquila nel 2009. La loro morte improvvisa e devastante ha segnato l'inizio di una nuova vita per Eve, una vita fatta di perdite e adattamenti. Dopo il terremoto, Eve è stata data in affido alla nonna paterna, una donna forte e determinata che viveva a Orlando. La nonna, sebbene anziana, ha accolto Eve con tutto l'amore e il calore che poteva offrire, cercando di alleviare il dolore della perdita dei genitori. Crescere con la nonna non è stato facile. Eve ha dovuto imparare a essere indipendente molto presto, aiutando nelle faccende domestiche e prendendosi cura di sé stessa in modi che la maggior parte dei bambini della sua età non avrebbe mai dovuto fare. Non è solo la sua bellezza fisica a catturarmi, ma anche la profondità della sua storia, la resilienza che dimostra ogni giorno e la delicatezza con cui cura i fiori, come se ogni petalo fosse una piccola parte del suo cuore. Ogni dettaglio della sua vita, ogni pezzo del suo passato, aggiunge un nuovo strato al mistero che è Eve Sanders, e mi ritrovo sempre più coinvolto, desideroso di scoprire tutto di lei. Mentre fumo la mia sigaretta e continuo a osservare, mi chiedo come potrebbe reagire se sapesse quanto so di lei. Questa conoscenza mi dà un senso di potere, ma anche una sensazione di intimità che è quasi travolgente. La sua vita, i suoi dolori, le sue gioie – tutto questo fa parte del mosaico che è Eve, e io sono determinato a esplorarne ogni angolo, ogni sfumatura. La porta del negozio si apre e vedo Eve uscire. La sua figura esile e i suoi capelli castani ondeggiano leggermente nella brezza serale. Ha un'aria stanca ma determinata, lo sguardo concentrato mentre chiude a chiave la porta del negozio. Ogni suo movimento è familiare, quasi intimo, dopo averla osservata per tanto tempo. La porta del negozio si apre e vedo Eve uscire. La sua figura esile e i suoi capelli castani ondeggiano leggermente nella brezza serale. Ha un'aria stanca ma determinata, lo sguardo concentrato mentre chiude a chiave la porta del negozio. Ogni suo movimento è familiare, quasi intimo, dopo averla osservata per tanto tempo. Continuo ad osservarla dalla fermata per i giorni successivi, sempre alla stessa ora, sempre con la stessa pazienza. Ogni sera, mentre chiude il negozio e si prepara a tornare a casa, sono lì, il mio sguardo fisso su di lei. E giorno dopo giorno, riesco a percepire che lei sa che sono lì per guardare lei, e lei si lascia guardare. Ogni sera diventa una danza di sguardi e silenzi. Lei chiude il negozio con calma, sistemando ogni cosa con cura. Io rimango lì, alla fermata, fingendo di aspettare un autobus inesistente, ma sapendo che entrambi siamo consapevoli del gioco che stiamo giocando. La mia presenza è ormai una costante nel suo rituale serale, e lei sembra accettarla con una sorta di serena indifferenza, quasi una sfida silenziosa. Mentre i giorni passano, mi rendo conto che il nostro legame si sta approfondendo senza che ci sia bisogno di parole. La sua routine, i suoi gesti, diventano parte della mia giornata. Osservo ogni movimento, ogni piccolo dettaglio, imparando a conoscere le sue abitudini. Come il modo in cui si tocca i capelli quando è concentrata, o come sorride leggermente quando trova una soluzione creativa per un bouquet. Una sera, dopo aver chiuso il negozio, lei si ferma per un momento davanti alla porta, guardando verso di me. La sua espressione è enigmatica, e io sento un brivido corrermi lungo la schiena. C'è una tensione elettrica nell'aria, una consapevolezza reciproca che ci avvolge entrambi. Non c'è bisogno di parole, non c'è bisogno di avvicinarsi. Quel momento di silenzio è sufficiente per farci capire che entrambi siamo parte di questo strano gioco di osservazione e attesa. Mi accorgo che il mio interesse per lei non è solo una semplice ossessione, ma qualcosa di più profondo. Ogni sguardo, ogni interazione silenziosa, costruisce un legame invisibile tra di noi. E mentre continuo a osservarla, mi chiedo cosa riserverà il futuro per noi due. Questo gioco di sguardi e silenzi sta diventando sempre più intenso, e sento che presto ci sarà un punto di svolta. Ma fino ad allora, continuerò a essere lì, ogni sera, alla fermata dell'autobus, a osservare e aspettare.
"Cara Eve, tu sei già mia è solo che ancora non lo sai" dico quasi ad alta voce nel mio ufficio mentre la osservo per l'ennesima volta.
Stasera sono al quinto piano, temporaneamente spostato in un piccolo ufficio a causa di lavori di ristrutturazione nel mio solito spazio. Non è un ufficio ideale, angusto e poco illuminato, ma ha un unico vantaggio: posso vedere più da vicino la mia Eve. Quella sera, mentre sono assorto nei miei pensieri, noto una lieve luce calda accendersi nel negozio di fiori. È una luce che non avevo mai visto prima, proveniente dal retro bottega. Mi avvicino alla finestra, il cuore che batte più forte, e fisso intensamente la scena che si svela davanti ai miei occhi. Con un gesto lento e deliberato, Eve inizia a toccarsi, le sue mani esplorano il proprio corpo con un'intensità che mi lascia senza fiato. La sua espressione è un misto di piacere e abbandono, e ogni suo gesto sembra studiato per attrarre, per catturare. Non posso distogliere lo sguardo, i miei occhi divorano ogni dettaglio, ogni movimento. Il suo respiro diventa più rapido, i movimenti più frenetici. Ogni suo gesto sembra amplificato dalla consapevolezza di essere osservata. Mi chiedo se lo faccia apposta, se sappia che sono qui a guardarla. La mia mente è un turbinio di emozioni: eccitazione, desiderio, e una strana sensazione di connessione. Lentamente, il suo corpo si irrigidisce, e un gemito soffocato riempie la stanza, raggiungendo le mie orecchie come un'eco lontana. La vedo cedere al piacere, completamente abbandonata, e io rimango lì, incollato alla finestra, assorbendo ogni istante di quella scena intima e proibita.
"Vieni per me bambina" dico ansimando, l'intero palazzo è deserto siamo rimasto solo io ed il cazzo che mi buca i pantaloni, la mia mano si muove quasi da sola, rispondendo alla potente attrazione del momento. Mentre osservo Eve toccarsi, sento il bisogno di unirmi a lei in questa esperienza, come se i nostri corpi, pur separati, fossero sincronizzati. Mi lascio andare al piacere, seguendo il ritmo dei suoi movimenti. Ogni suo tocco, ogni suo respiro affrettato alimenta la mia eccitazione, creando un legame invisibile tra noi. Il mio corpo risponde con una crescente intensità, ogni fibra del mio essere concentrata su di lei, su quel momento di pura connessione.Il piacere cresce dentro di me, un'onda inarrestabile che mi travolge completamente. Gli occhi fissi su di lei, mi lascio andare, ogni resistenza frantumata dal desiderio che ci unisce. Il mio gemito, più silenzioso del suo, si mescola all'aria della stanza, un sussurro che solo io posso sentire.
Quando finalmente raggiungo il culmine, il mio corpo si rilassa, la tensione si dissolve e rimango lì, con il respiro affannoso, osservando Eve che pian piano riprende il controllo di sé. I nostri corpi, pur separati, sembrano aver condiviso qualcosa di profondo e significativo.
Mi lascio andare al piacere, seguendo il ritmo dei suoi movimenti. Ogni suo tocco, ogni suo respiro affrettato alimenta la mia eccitazione, creando un legame invisibile tra noi. Il mio corpo risponde con una crescente intensità, ogni fibra del mio essere concentrata su di lei, su quel momento di pura connessione.
Il piacere cresce dentro di me, un'onda inarrestabile che mi travolge completamente. Gli occhi fissi su di lei, mi lascio andare, ogni resistenza frantumata dal desiderio che ci unisce. Il mio gemito, più silenzioso del suo, si mescola all'aria della stanza, un sussurro che solo io posso sentire.
Quando finalmente raggiungo il culmine, il mio corposi rilassa, la tensione si dissolve e rimango lì, con il respiro affannoso,osservando Eve che pian piano riprende il controllo di sé. I nostri corpi, purseparati, sembrano aver condiviso qualcosa di profondo e significativo.
"Cazzo." È tutto ciò che riesco a dire.
"Bambina, so che lo hai fatto per me, sai che ti guardo e ti piace sapere diessere guardata" penso tra me e me ancora in balia di ciò che era appenasuccesso".
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Narciso Girasole
RomansaIntrappolato tra le ombre del suo passato e il peso di una nuova missione, il protagonista di questo racconto si trova immerso in un vortice di desiderio e pericolo. La tensione è palpabile mentre si prepara ad affrontare la sua prossima missione, m...