Capitolo Ventotto

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Non era preparato al fatto che gli rispondesse e né tantomeno al colorito rosato sulle sue guance o a quel timido sorriso che era comparso sulla sua bocca

Anzi...

Aveva pensato che gli avrebbe urlato contro e che sarebbe scappato dalla camera non appena lo avesse visto!

Non che gli dispiacesse...anzi...

Ma l'idea di averlo portato lì, in quella che era a tutti gli effetti la sua "tana", aveva immaginato che lo avrebbe spaventato se non addirittura offeso

Ma Izuku non era scappato ed anche ora, con il pollice di Natsuo che aveva preso ad accarezzare il suo polso, non si era mosso di un centimetro

N:' Io...posso?"

L'albino indicò il letto, allungando la mano libera e lasciando l'altra comunque allacciata a quella di Izuku, per poi posare il vassoio sul letto e sedersi aldilà dello spazio preso

N:" So che non siamo partiti con il piede giusto e che tutta questa situazione ci ha portati a..a questo."

Il pollice di Natsuo si mosse di nuovo, una lenta carezza a percepire il battito del minore ed a tenere sotto controllo tutto, e con l'altra mano gli mise un cucchiaino di zucchero nel decaffeinato che gli aveva portato

N:' Ma sto cercando di recuperare ed ho chiesto a Touya di dirmi qualcosa di te... Ma vorrei davvero poterti parlare e ...e magari passare del tempo insieme "

Gli occhi di Izuku si abbassarono, la sensazione di non volergliela dare vinta e l'istinto che invece lo spingeva ad accettare immediatamente quella proposta, e l'albino sospirò continuando ad accarezzargli il polso  e cercando di stabilire un contatto visivo

N:" Non ti chiedo molto. Una passeggiata..una cena. Un po' di tempo insieme per poter parlare e...e darti ciò di cui hai bisogno. Di cui NOSTRO figlio ha bisogno"

La mano libera di Izuku andò sul ventre ormai pronunciato, la maglia che tirava sul davanti rendendo scomodo qualsiasi movimento, e fu proprio sulla maglia del maggiore che i suoi occhi  si posarono facendo colorire ancora di più le sue guance

Ed anche Natsuo abbassò lo sguardo, seguendo quello del minore sulla semplice maglietta bianca che indossava per casa, per poi staccare la mano dalla sua ed alzarsi in piedi

Occhi negli occhi ...

I due si guardarono per qualche secondo, con l'alpha a rilasciare qualche goccia di feromoni per far capire al verdino di non avere cattive intenzioni, prima di afferrarsi il bordo della maglia e sollevarla sfilandola, successivamente, dalla testa

Ed il rosso più caldo invase le guance di Izuku, la bocca spalancata e le gambe a stringersi velocemente tra di loro ,mentre Natsuo si ergeva in tutta la sua statura ed allungava una mano con la maglia ancora tra le dita

N:' Finché... Finché non mi permetterai di abbracciarti, se mai lo farai, puoi usare questa"

La mano di Izuku si allungò in avanti timidamente, il viso completamente in fiamme ed il fiato corto, prima di portarsi la maglia sotto il naso ed inspirare a fondo

E dio... Natsuo credette davvero di impazzire nel momento in cui quegli splendidi smeraldi sparirono dietro le palpebre, alzandosi in un gesto di piena goduria poco prima di chiudersi, e sentì per la prima volta il suo omega rilasciare una forte ondata di ormoni per richiamarlo a sé

La saliva venne deglutita con difficoltà nella gola tesa del maggiore, la colorazione bluastra della giugulare in netto contrasto con la pelle ormai cadaverica, e l'albino tornò a sedersi sul letto accavallando le gambe e cercando disperatamente di non far notare il grosso rigonfiamento che aveva ormai nei pantaloni

Perché in vita sua non aveva mai visto qualcosa che fosse minimamente paragonabile alla bellezza del suo compagno in quel momento, il viso in fiamme ed il ventre gonfio che lo faceva sentire maledettamente orgoglioso, e trattenersi era diventata una vera e propria battaglia contro la sua seconda natura che scalpitava per avere almeno un minuscolo contatto...almeno un minimo

Ed anche Izuku combatté contro sé stesso, consapevole di tutto ciò che era successo e della rabbia che ancora lo attanagliava , ma non facendo i conti con il fatto che lui partisse in netto svantaggio

Infatti anche i feromoni del loro cucciolo si misero in mezzo, sprigionandosi dalla pelle del minore con forza e richiedendo a gran voce un contatto con suo padre, ed Izuku fu costretto a cedere quando percepi il suo stesso cuore impazzire e rischiare di spaccargli la cassa toracica

E Natsuo ebbe a malapena il tempo di spostare il vassoio, il liquido bollente del decaffeinato che si schiantava sulle coperte e sulle lenzuola, prima di ritrovarsi Izuku tra le braccia

E la sua bocca sulla sua

E la sua bocca sulla sua

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