26.Greta

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Il tour di Niccolò è iniziato dal primo di luglio a Lignano e io, per via del lavoro, sono rimasta qui a Roma a godermi i video che mi inviavano Adriano e i miei amici mentre facevo una pausa tra i vari nascituri.

Ora è il 10 luglio ed è l'ultima all'Olimpico.
Qui a Roma non salto mai nemmeno una data anche perché vedere il mio amico cantare le canzoni che ha scritto raccontando della nostra vita e delle nostre emozioni non è una sensazione descrivibile a parole.

Vedere la gente che balla, ride, canta e si emoziona mi fa stare bene. Mi fa capire che i suoi sforzi non sono stati vani, che arriva alla gente, che abbiamo creduto sempre nelle sue potenzialità e avevamo ragione.

Il suo particolare carattere non l'ha mai aiutato nella vita ma ora sembra rinato, la sua gente l'ha salvato.

Vedere Anna emozionata, i suoi fratelli entusiasti, i suoi amici gioiosi e Jacqueline con gli occhi a cuoricino mi rende così fiera di lui che mi verrebbe da urlarglielo in faccia.

E l'ho fatto, lo ammetto.

Oggi è il giorno in cui canterà "Paura mai" e io devo ammettere che questa canzone mi ha aiutata tanto in quest'ultimo periodo.
Sto cercando di prendere la vita così com'è, senza pensieri o problemi di alcun tipo e devo ammettere che si vive meglio.

Io e Adriano viviamo con più tranquillità e sorrido mentre penso a due settimane fa quando andammo sulla spiaggia a cenare con 2 birre e 2 pizze.
Sul cartone della mia pizza fece scrivere: "Superiamo questo brutto periodo? Si o no"

Inevitabilmente misi una croce sul si ed effettivamente stiamo andati avanti.
...

Arrivati all'Olimpico Niccolò corre insieme a Gianmarco e Felice  dietro le quinte mentre noi altri andiamo con più calma.

"Jacqueline! Greta! Adriano!" urlano un paio di ragazzi.
Devono essere dei fan accaniti di Niccolò perché va bene Jac ma a me nessuno mi aveva mai riconosciuta.
Comunque ci fermiamo a chiacchierare con loro e dopo qualche foto e qualche foglietto da dare a Nic entriamo anche noi dietro le quinte.

È arrivato il momento, la gente fuori applaude e urla il nome d'arte del mio amico "Ultimo". Abbraccio Nic forte e gli dò un bacio sulla guancia.
Prendo il suo viso con le mani e gli dico:
"Sono fiera di te Niccolò, te meriti questo e altro. te voglio bene fratellone mio"

Lui mi abbraccia forte e mi dà un bacio sulla testa.

Corriamo verso il posto del prato riservato alle persone con il pass, proprio vicino al palco, e questi sandali non mi aiutano,  devo dire la verità.

Sono stata costretta ad indossare qualcosa di più carino perché, secondo le mie amiche, questa sarà una serata speciale.

E poi dopo non te fai na spaghettata all'Olimpico co Totti?

Quindi ho deciso di indossare una gonna lunga blu con un leggero spacco al lato , abbinato a un top e dei sandali bianchi. Ho raccolto i capelli in uno chignon basso e ho lasciato qualche riccio davanti al viso, orecchini argento e via.

"Ultimo! Ultimo! Ultimo!"

La musica si spegne, la gente urla e l'adrenalina sale.
Entra Niccolò.

Ti ho conosciuta in un bar
Avevi la treccia e un caffè
E una risata scontata
E gli occhi pieni di sé
Avevi un'amica con te, si domandava perché
Io stessi ancora nel bar
Una volta finito il caffè
Hai paura e non vuoi guardarmi
Sposti gli occhi, ma poi mi guardi, perché?
Dimmi perché
Quando ti svegli la mattina prendi
Prendi con te
Le sigarette e poi correndo esci
Non lo vedi che senza volerlo già sei come gli altri, perché?
Non lo vedi che la vita ti osserva e ruba i tuoi vent'anni
E anche a me che sono pazzo di te

Noi ragazzi cantiamo come pazzi e vedere in faccia l'emozioni della gente è qualcosa di indimenticabile.

A un concerto di Ultimo vieni per sfogarti, per urlare al mondo che esisti e che vali, per dire che sei forte e fragile e per urlare le tue paure perché sei stanco di nasconderle.

Vieni perché lì sei in mezzo alla tua gente.

Quella gente che crede nell'emozione, nell'amore, nella fragilità, nella speranza, nella paura e nella rabbia.
Quella gente che non ti giudica se piangi perché non sanno cosa c'hai dentro, per loro potresti avere il mare così come la tempesta.
Quella gente che, anche se non hai mai visto,  canta a squarciagola abbracciata a te.
Quella gente che vive ogni giorno come se fosse l'ultimo.

Questa gente sente le emozioni a palla continuamente e sa che è un bene e non se ne vergogna più.
Che mondo sarebbe senza sentire quel batticuore quando vedi la persona che ti piace ?
Quel turbamento perché non sai cosa devi fare della tua vita?
Quella tenerezza nel vedere un bambino che abbraccia la sua mamma?
La paura di non sapere cosa ti riserva il futuro?

Qui, in questo concerto, non c'è giudizio; c'è solo voglia di curare la propria anima.

Ed è quello che accade.

"Allora regà oggi qui a Roma, a casa mia, ho deciso de farvi na sorpresa. In quest'ultimo periodo una mia amica, che potemo considerà come mia sorella, ha passato un periodo un po' delicato. Un giorno abbiamo deciso de parlà delle nostre paure e quella sera scrissi questa canzone: "Paura mai"

Le mie lacrime minacciano di uscire.

"Oggi canterò qui davanti a voi questa canzone e vorrei tanto che Greta venga sul palco qui con me"

Ecco perché serata speciale. Guardo Adriano che mi invita a salire

"Amo me vergogno"

"Amore sali, sfogati e urla con Niccolò. Vai!" mi dice lui.

Mi faccio coraggio e affianco Niccolò che mi dà un abbraccio

"Forza piccolé, ce facciamo na cantata come i vecchi tempi"

"Te uccido dopo Niccolò" dico ridendo

Le luci si abbassano e mentre io appoggio la testa sulla sua spalla , lui mi circonda i fianchi con un suo braccio; cosa che faccio anch'io.
Niccolò ha gli occhi lucidi mentre io sto piangendo a dirotto.
Al ritornello gira il microfono verso di me e ci gridiamo le parole in faccia perché devono rimanere impresse dentro di noi.

Non dobbiamo avere paura di guardarci dentro e anche se ora è tutto spento troveremo i colori che renderanno le nostre vite degne di essere vissute.

La canzone finisce, la gente urla e noi ci asciughiamo le lacrime.

"Lei è Greta, è come se fosse na sorella pe me" dice

Un boato di applausi e io saluto tutti con le mani, do un abbraccio a Niccolò e scendo i gradini del palco.

Mi tuffo nelle braccia di Adriano e lo stringo a me.

"Lo sapevi stronzo?"

"Nun te lo potevo dí amo, Niccolò me menava sennò" mi dice ridendo.

Dopo il concerto ci troviamo tutti nella sala dell'Olimpico a mangiare e io non posso fare a meno di ringraziare Niccolò.

"Grazie Nic, grazie de capirmi sempre" gli dico mentre sta fumando una sigaretta sul balconcino

"Quale grazie piccolé, io e te non dovemo mai dicce grazie."

Gli sorrido e so che lui ci sarà sempre per me.








SPAZIO AUTRICE:
Ciaooo ♥️♥️♥️
Era mia intenzione descrivere sempre meglio il legame tra Greta e Niccolò, spero di esserci riuscita.
Lasciate un commento e una stellina ⭐ se vi va
Al prossimo capitolo, un baciooo ♥️♥️ ♥️

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