Capitolo 8 - Il lavoro dei miei sogni

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Cassiopea

Attraverso il corridoio che mi separa dal mio ufficio a passo svelto, sculettando sui miei tacchi dieci.

Sorrido a Ross, un collega, e arrivo a destinazione, lasciando aperta la porta vetro alle mie spalle.

Mi siedo dietro la scrivania, posando le mani sui vari disegni che la occupano tutta. Sorrido, guardando il frutto di tanta fatica ripagato.

Questo è il lavoro dei miei sogni e il fatto di poterlo svolgere nella città in cui sono nata e cresciuta rende il tutto ancora più speciale.

Prendo tra le mani uno dei modelli della prossima collezione, un abito lungo ricamato, con taglio a cuore e spalline sottili, che sarà realizzato in tulle e inserti in seta, impreziosito da piccoli diamantini e il cui prezzo di mercato si aggirerà intorno ai 15.000 dollari.

«Delizioso!» commento, mettendolo da parte.

La figata di lavorare qui è che, oltre a super sconti nelle boutique Dior di Beverly Hills, una volta l'anno mi verrà regalato un capo della collezione di cui mi occupo. In pratica, quindi, indosserò un mio disegno, un modello pensato da me.

Le mie creazioni sono come dei figli, per me. Le amo da morire, una per una, e sono felicissima di avere il privilegio di poterle indossare.

«Buongiorno, splendore.»

Dennis, il mio assistente, fasciato dal suo completo rosa lilla, mi viene incontro, con un fascicolo tra le mani.

«Ciao, tesoro. Come siamo fashion stamattina» lo canzono, mentre lui si avvicina a me salutandomi con due baci guancia a guancia.

«Oh, piccola, io sono sempre fashion, dovresti saperlo!» mi ammonisce e io ridacchio.

«Cosa ti porta da me?» gli domando, mentre lui mi apre la cartellina davanti agli occhi.

«Devi rimediare a questo disastro. E in fretta, pure.»

Guardo il disegno che mi è davanti. La carta sui cui è impresso sembra sia stata appallottolata. Ciò che mostra è il modello di un abitino corto dai colori sgargianti e l'aria pacchiana.

«Chi lo ha realizzato? E cosa dovrei fare esattamente?» domando, studiando lo schizzo.

«È di Petunia. Ultimamente sta perdendo colpi. Il capo aveva chiesto un abitino estivo che contenesse i colori del giallo, arancio e fuxia, ma non si aspettava questo obbrobrio. Voleva qualcosa di solare, non di volgare. Così Miranda si è incazzata, ha fatto volare le sue proposte e accartocciato il suo ultimo tentativo» spiega, parlando del nostro capo.

«E, adesso, ha mandato me da te per chiederti di intervenire. Devi farti venire un'idea valida e alla svelta. Tutti i modelli devono essere mandati alle sarte entro domani.»

«Oh.» Sussulto. «Io... proverò a farmi venire un'idea valida.»

«Non devi provarci, Cassie: devi riuscirci. Altrimenti qui, oggi, cadranno teste» dice con fare catastrofico.

Rido, scuotendo il capo. Dennis è veramente una spalla in tutti i sensi, in questo ambiente. Divertente, energico, amante del bello in tutte le sue forme, prende la vita sempre con un sorriso, anche nei momenti più bui.

Nemmeno due giorni fa è stato lasciato dal suo ex in diretta tv, dato che si è presentato sui red carpet mano nella mano con un altro, l'attore Jim Chavez, il volto di punta della nuova serie Prime Bad land.

È stato un duro colpo, per lui, anche se cerca di nasconderlo attraverso battute e tante chiacchiere superflue. Ha un animo dolcissimo e sensibile ed è un vero peccato che sia stato così sfortunato in amore.

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