Capitolo 10 - Passato che ritorna

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Dominque

Affondo in lei. Lento e poi più veloce, do le ultime spinte in quella che è la fine della scopata del secolo.

Dopo la vittoria, dopo una partita memorabile. Dopo aver sentito urlare il mio pubblico quel The Exterminator che mi rappresenta dentro e fuori dal campo.

Gabi urla per un orgasmo incredibile e, dopo un istante, vengo anch'io nel preservativo.

Respiro sul suo collo, esco piano da lei. Mi accascio sul letto e lei si accoccola a me, posando il capo sulla mia spalla.

«È stato bellissimo, Dom» sussurra e io ridacchio.

«Allora? L'ho segnato quel touchdown?» domando ironico, riferito al suo sms di un paio d'ore fa.

Lei ridacchia e annuisce, baciandomi una guancia.

Immagino come potrebbe essere, tra noi, se diventasse tutto reale, anche fuori dal letto. Se diventasse una cosa seria, importante.

Tiro un grosso sospiro e decido di farmi coraggio.

«Gabi, ascolta, io... Volevo chiederti una cosa» dico, rischiarandomi la voce.

«Che succede?» chiede, alzando di poco il capo per guardarmi.

«Io... ehm... pensavo... se provassimo a farla funzionare? Voglio dire... anche fuori dalle lenzuola. Potremmo renderla ufficiale con un appuntamento, magari.»

Mi guarda stranita.

«Renderla ufficiale? Appuntamento? Non capisco.»

Si mette seduta e aspetta che le risponda.

Faccio lo stesso e provo a spiegarmi.

«Gabi, tra noi c'è molta sintonia. A letto è fantastico e chiacchieriamo di tutto senza mai annoiarci. E sai, pensavo...»

«Aspetta un momento, tu... Noi eravamo d'accordo sul fatto che tra noi fosse solo divertimento. Insomma, un passatempo per rilassarci, fuori dal lavoro e dagli impegni della vita di tutti i giorni. Come mai, adesso, mi parli di appuntamenti e di ufficializzare?»

«Perché ho pensato che potrebbe funzionare. Insomma, se lo volessimo... potrebbe diventare qualcosa di più. Di importante.»

Scoppia a ridere e il suo modo di fare mi ferisce.

Insomma, non che provi qualcosa per lei, però... cazzo, altre donne pagherebbero per il discorso che ho appena fatto a lei.

Sono The Exterminator, uno dei giocatori meglio pagati della NFL, il sogno proibito di ogni donna, un uomo che chiunque vorrebbe nella propria vita.

Perché, quindi, lei reagisce così?

«Dom, io... perdonami, non volevo essere così brusca, però... è che il tuo discorso mi sembra così strano. Non da te, ecco.»

«Tutti possiamo cambiare idea, no?»

«E tu da quant'è che l'hai cambiata?»

«Non lo so. È successo e basta. Che mi rispondi?» incalzo, cercando di capire la sua visione sulla cosa.

«Che non posso. Non possiamo. Perché...» China lo sguardo, abbassa il viso, come se fosse mortificata. Poi torna a guardarmi e...

«Ho un ragazzo» confessa, spiazzandomi completamente.

«Cosa!?»

Non può essere vero. Devo essermelo immaginato.

«Sono fidanzata, Dom. Insomma, non fraintendermi. Amo il mio ragazzo e voglio stare con lui, la nostra storia d'amore è bellissima, però... non sono mai stata una da monogamia, se capisci cosa intendo.»

«E quando cazzo avevi intenzione di dirmelo?» strillo, rimettendomi i boxer e alzandomi rabbioso dal letto.

«Io... te lo sto dicendo adesso.»

«E non credi che avrei dovuto saperlo, prima di iniziare una relazione insieme a te?»

«Qual è il problema? Che c'è, adesso ti fai remore? Sei stato tu a raccontarmi di come, molti anni fa, ti sei scopato la donna del tuo migliore amico.»

«Esatto, Gabi, molti anni fa. E sai benissimo quanto mi è costato quell'errore. Ti ho detto più di una volta che non sarebbe mai risuccesso, che non mi sarei mai portato a letto una ragazza impegnata, che non avrei spezzato più il cuore di nessuno, anche se fosse stato uno sconosciuto, per me.»

«Sì, ma...»

«Ma quando ci siamo conosciuti te l'ho chiesto, prima che finissimo a letto insieme. Ti ho domandato se fossi libera, single, completamente disponibile. Hai detto che non avevi nessuna relazione. Mi hai assicurato che non c'era nessuno, nella tua vita, e che quindi non avrei avuto problemi.»

«D'accordo, scusa, ho mentito. Ho mentito perché volevo scopare con te. Vuoi crocifiggermi, ora?» si lamenta, tirando di più le lenzuola a sé.

Sospiro, provando a calmarmi.

Non posso crederci.

Mi sento come catapultato di nuovo a quel giorno di molti anni fa.

È come se il passato fosse ritornato prepotentemente nella mia vita. Come se questo episodio servisse a ricordarmi chi sono e chi sarò sempre.

Uno che spezza cuori, che si fotte le donne di altri uomini. Un vigliacco, un bastardo, un gran figlio di...

«Dom, mi dispiace. Non credevo che arrivassimo a questo. Volevo divertirmi e basta e sapevo che eravamo sulla stessa lunghezza d'onda. Non credevo che il fatto che fossi impegnata fosse un dettaglio così taboo per te.»

«Lo era.»

Faccio una pausa, sospiro.

«Lo è» mi correggo.

«E quindi adesso come...»

«Rivestiti» dico freddo. «Torna a casa tua e non farti vedere mai più.»

Mi allontano, lasciandola sola.

Mi chiudo in bagno e mi siedo a bordo della mia Jacuzzi, prendendomi la testa tra le mani.

Non voglio più essere l'uomo di un tempo. Non voglio più essere quel Dom.

E adesso, con Gabriela, mi sono sentito esattamente così.

Sono responsabile di un altro tradimento. Di nuovo. Ancora.

E mi sento una merda, per questo.

E mi sento una merda, per questo

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