Capitolo Quattoridcesimo

218 14 0
                                    

Finalmente stava dinuovo dondolando tra i palazzi di New York. È un altro tipo di libertà. E Peter ama sentirsi libero. Se non fosse che stava per andare a cercare un uomo che aveva il doppio se non il triplo della sua età.

Arrivato sul loro tetto non trovò nessuno. Aspettò qualche mezz'oretta nella pura ansia di rivederlo. Stava sudando freddo, specialmente le sue mani.
Cazzo, non si ricorda l'ultima volta che le sue mani hanno sudato così tanto.

Cercò di pensare ad un posto dove potesse stare Deadpool. Dove stava Deadpool? Come avrebbe dovuto saperlo Peter? Non glielo aveva mai chiesto.
E non gli era mai importato veramente fino a quel momento.

Si ritrovò a cercarlo nei bassi fondi. Non che credesse che Deadpool fosse un senza tetto, o un drogato o quello che c'è in quei posti, ma era Deadpool un mercenario, e dove se non dove c'era tutta quella merda poteva stare un criminale come lui?

Si guardò intorno, c'erano una marea di senzatetto che cercavano solo Dio sa cosa nella spazzatura. Drogati da per tutto, spacciatori che lo fissavano incuriositi.

"Non credo sia il posto per te questo, Spider-man." Sputò amareggiato un uomo di mezz'età. Peter sussultò spaventato dalla voce che proveniva da dietro le sue spalle. "Chi sei?" Chiese Peter, e poi si diede dello stupido per quella domanda stupida e inutile. "Come se ti importasse davvero." Ridacchiò l'uomo. Notò che aveva i denti ingialliti, e alcuni denti mancavano anche. "No, hai ragione non mi importa. Sto cercando una persona." Disse onesto sperando che quell'uomo non fosse così disgustoso come pensasse. "Chi stai cercando in un posto come questo? Un super eroe che fa visita a noi... noi dei bassi fondi. Quelli dimenticati." Rise di gusto, i suoi denti ora erano più evidenti, e cazzo Peter avrebbe potuto vomitare.

"Sto cercando Deadpool." Disse sperando di tagliare corto e liberarsi di quella tensione che si era creata nel suo corpo pervia della strana presenza di quell'uomo quasi inquetante. "Deadpool, eh? Hai affarri illegali con un mercenario, ragnetto? Lo sa paparino Stark?" Ridacchiò sputacchiando un po' per via dei spazi liberi creati dai denti mancanti.
Peter si sentii a disagio, non voleva più parlare con quel essere. "Non credo siano affari che la riguardano. Se non mi può dire dove trovare Deadpool allora è inutile che continuiamo a parlare." Tagliò corto inizinado ad allontanarsi dall'uomo.

Ma lui gli andò dietro, ridendo quasi in modo esaurito. Peter troppo concentrato nel ignorare quell'uomo che continuava a stargli dietro come un cane, andò a sbattere contro una signora. "Mi scusi." Disse girandosi per vedere la donna in faccia, quando la vide si spavento. "Sta attento a dove vai, ragnetto. Qua giù non è sicuro come i posti in cui stanno le persone privilegiate come te." Anche lei rideva.

Peter si sentiva in un covo di pazzi e esauriti.
Anche se era Spider-man la paura si stava insinuando dentro di lui. E se prima aveva l'ansia di rivedere Deadpool, ora invece sarebbe più che felice nel rivederlo.

Trovò un locale con sopra scritto 'sister Margaret's'. Vedeva persone uscire ed entrare continuamente. Sperava di aver finalmente disperso quell'uomo inquetante, ma così non era.

Quindi prese un respiro profondo ed entrò nel locole. Una puzza d'alcool lo colpii come un fulmine a ciel sereno. Le persone urlavano, litigavano, si picchiavano. Dov'era finito?

"Ehi sei nuovo, principessa?" Gli chiese un uomo grosso e disgustoso agli occhi di Peter. Voleva ignorare l'uomo, ma gli venne difficile quando aggiunse "ehi, che ne dici se tu mi offri il tuo culo ed io una bella ora da troietta?"

Peter si sentii talmente a disagio che voleva mettersi qualcosa di più coprente addosso, però non poteva.
Non aveva mai fatto caso ai commenti sessuali che riceveva, ma in quel momento era come se fosse nella tana del lupo.

What If... I love Deadpool? (Spideypool)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora