E mi risveglio tra le lenzuola del mio letto. Soffici come le nuvole. Ci potrei rimanere per sempre. Fortunatamente oggi è sabato, non si lavora. Dopo anni di studio sono riuscita a trovare un posto di lavoro. Alla fine, ci sono stati dei risultati. Ho trovato un lavoro riguardante le lingue straniere, soprattutto l'inglese. Faccio l'interprete. È un lavoro che ho sempre amato fare. L'inglese è stata da sempre la mia passione che man mano è cresciuta per poi diventare il mio lavoro attuale. Da quando ho finito la scuola ho viaggiato molto. Sono stata in giro per il mondo, dagli Stati Uniti ad un secondo viaggio a Londra. Ah, Londra. Quanti bei ricordi che ho in questa città. Sia belli che brutti. Non so come ringraziare mia madre per la bellissima opportunità che mi ha dato visitando questa città. Sono sempre stata contraria alle vacanze-studio poiché ritenute da me unitili. Beh, alla fine mi son dovuta ricredere.
-Dai, Azzurra. Non puoi mica rimanere tutto il giorno nel letto-sento pronunciare questa frase da una voce così fine. Questa voce appartiene ad una ragazza che ho conosciuto tempo fa. Sì, parlo proprio di Summer. Nonostante siano passati ben cinque anni da quel viaggio, ci siamo tenute in contatto e adesso abbiamo preso una casa insieme. Non ci sono state molte variazioni in amore, tranne per Sum. Beh, lei ha rotto con Ash. Tra di loro non poteva funzionare. Io? Niente. Michael ormai non fa parte più della mia vita, sfortunatamente.
-Altri cinque minuti, Sum-dico sospirando.
-Non se ne parla proprio. Oggi shopping!-dice Sum felice. Saltella di qua e di là nella stanza fino a raggiungere le finestre. Le apre in modo tale da fare luce sul mio viso, così da invogliarmi ad alzarmi.
-Okay, hai vinto!-dico ridacchiando.
Mi alzo e raggiungo la cucina, dove io e Sum facciamo velocemente colazione. Ci vestiamo e in meno di venti minuti siamo pronte. Saliamo in auto, oggi guida lei.
-Pronta?-dice lei entusiasta di guidare.
-Si-ridacchio. Partiamo.
Parlando ancora della mia vita sentimentale, non mi sento con nessun ragazzo. Sono molto impegnata con il lavoro e questo mi impedisce di avere relazione. Oggi aspetto anche un messaggio da parte di una mia amica che lavora con me. Lei si occupa per lo più di trovare posti in cui noi possiamo svolgere il nostro lavoro. Questo lavoro diventa ogni giorno sempre più bello, perché non sai quali posti hai la possibilità di visitare e questa cosa mi mette di buon umore.
-Lunedì quale nuovo posto visiterai?-mi domanda Sum.
-Non lo so. Aspetto un messaggio da Emily per informarmi sul posto-le rispondo. Mentre pronuncio il nome della mia amica, Sum rotea gli occhi.
Non è la prima volta che Sum ha questa reazione. Dopo varie volte che le ho parlato di lei, e di conseguenza c'è stata una reazione di disprezzo da parte sua, ho capito che non le sta molto simpatica. Io e Sum siamo come sorelle e conoscendo il carattere di Summer tende ad essere gelosa delle amiche che frequento. Questo suo atteggiamento a volte non lo dà a vedere, ma lo noto. Che poi Emily non può nemmeno considerarsi mia amica, credo sia più una mia collega di lavoro che mi avverte del posto in cui dobbiamo lavorare.
-Bellezza, siamo arrivate!-dice Sum ridacchiando. Rido e scendiamo.
[...]
Dopo aver posato in camera le ultime buste di questa lunga giornata di shopping, scendo in salotto. Siamo state ben tre ore e quindi minuti in un Centro Commerciale. Sum va matta per lo shopping. Beh, anch'io. Prendo il cellulare e mi butto sul divano.
Oh, ecco il messaggio di Emily!
Mi informa che lunedì dovremo partire per l'Australia poiché dobbiamo fare un incontro con una band, appunto, australiano. Sorriso all'idea di andarci.
-Sum!-dico urlando poiché lei è nell'altra stanza.
-Si?-mi risponde con lo stesso tono di voce.
-Notiziona!-dico sorridendo. Mi alzo e la raggiungo.***Spazio Autrice***
GENTEEEEE, ECCOMI!
Esattamente. Sono ancora qui.
Eh, no. Non vi libererete facilmente di me. Beh, abbiamo finito con la precedente storia ed eccoci qui ancora con il sequel, come promesso. Spero di non aver deluso le vostre aspettative. In questo primo capitolo del sequel abbiamo un po' visto cos'è accaduto alla vita di Azzurra dopo cinque anni. Spero davvero tanto che vi piaccia questo capitolo. Volevo solo precisare una cosa: ovviamente, dato che questo è il sequel di una storia che ha già più di 40 capitoli, questa non avrà lo stesso numero di capitoli, anche perché poi la storia diventerebbe troppo lunga. Poi chissà se non ci sarà una nuova storia....
Lo so, lo faccio in ogni capitolo che pubblico, ma io non posso fare a meno di ringraziarvi per tutte le letture che ha ricevuto questa storia. Sul serio. Quando all'inizio scrissi questa storia non avrei mai pensato che tutte queste persone l'avrebbero letta. All'inizio già mi piaceva che la storia aveva raggiunto le 100 letture. Lo so, apparentemente erano poche ma per me significavano molto. Ed adesso che abbiamo raggiunto oltre 26K letture posso solo essere fiera di voi e di me stessa perché ho creduto in quello che volevo e ce l'ho fatta. Grazie per tutto il supporto che mi date, grazie. Vi ringrazio anche per i commenti che lasciate sotto ogni capitolo. Per quei piccoli scleri e per quei mini infarti che vi ho fatto prendere quando quello che stava succedendo sembrava ovvio ma che alla fine non è stato così, ahaha.
Quindi, GRAZIE!
Adesso non voglio farla per le lunghe altrimenti vi annoierei. Quindi, dico le ultime cose e poi concludo.
Volevo condividere qui con voi i miei account Twitter ed Instagram, cosa che non ho mai fatto precedente.
Twitter: @TheyAreMy_Dream
Instagram: @stash_is_my_hero
Ecco, questi sono i miei account, se volete seguirmi mi farebbe molto piacere, ed io ovviamente ricambiero'.
Un'ultima cosa, oggi ho creato una pagina su Facebook, si chiama Sofia's diary, in cui parlerò di vari argomenti e scriverò ciò che mi passa per la mente. Quindi se volete passare, vi amerò più di quanto io già faccia. Ripeto, la pagina si chiama Sofia's diary. Scusate, se ho fatto un poema.
Scusate per eventuali errori nel capitolo.
VI AMO. Al prossimo capitolo, ciaaaao! :3
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I miss who you were||Michael Clifford (Stupid Love's sequel)
Random"È vero, non ho lottato. Ho lasciato che tu te ne andassi senza nemmeno provare a fermarti. Ma cosa potevo fare? Urlarti "ti prego, resta" quando sapevo che non lo avresti fatto?"