*Salto temporale di qualche giorno*
DADDA'S POV
Mi sveglio la mattina presto, consapevole che tra qualche ora devo partire per andare in Grecia con Richi e non ho ancora preparato mezza valigia.Rifaccio perciò velocemente il letto e mi vesto con una tuta della Nike. Non so che temperatura ci sia in Grecia, ma qua a Milano fa un freddo assurdo.
Prendo la mia valigia nera e la riempio di vestiti senza farci troppa attenzione, alla fine staremo via una settimana e se dimenticassi qualcosa posso sempre comprarlo là.
Prima di chiuderla vado in soggiorno e prendo la statuina che ho di Michael Jackson che porto dietro come portafortuna.
Fatta la valigia vado in bagno dove mi sistemo i ricci e faccio la mia skincare prima di prendere tutti i prodotti e metterli dentro il beauty-case che poi infilerò dentro lo zaino insieme al computer.
Esco di casa e aspetto che Richi arrivi. Abbiamo infatti deciso di andare in aeroporto con la sua macchina.
Passano dieci minuti e di quel tamarro non c'è nemmeno l'ombra, decido quindi di chiamarlo per capire dove sia finito.
«Ohi Richi dove sei?» chiedo io leggermente scocciato, sarebbe dovuto essere davanti casa mia quasi quindici minuti fa.
Normalmente non mi dà fastidio se arriva in ritardo, però ultimamente sono molto suscettibile e in più se non si dà una mossa rischiamo concretamente di perdere l'aereo.
«Danielson sto arrivando, tempo che esco di casa e arrivo» risponde lui con la voce ancora assonata.
«Alla faccia del sto arrivando! Per caso non ti è suonata la sveglia?».
«Sono andato a dormire molto tardi e sta mattina quando è suonata la sveglia l'ho ritardata e quindi mi sono svegliato dieci minuti fa» mi risponde, ma posso ben immaginarlo vista la sua voce ancora assonata.
«Tua madre non ha sentito la sveglia» dico aggiungendo poi «Muoviti che altrimenti perdiamo il volo». Lo saluto e poi riattacco.
Vado poi su Whatsapp per scrivere a mia mamma che saremo partiti tra qualche ora e che le avrei direttamente riscritto una volta arrivati.
Mi cade così l'occhio sulla chat con Simo, è da ormai cinque giorni che non ci sentiamo. Io gli avevo inviato qualche TikTok ma lui non ha neanche visualizzato. Pensandoci bene anche l'ultima volta che ci siamo visti, due giorni dopo l'esplorazione della villa abbandonata, sembrava distante e quasi non mi parlava.
Gli ho fatto qualcosa? Ho detto qualcosa di sbagliato? Ha capito che provo qualcosa per lui? Penso mentre vedo la Cupra di Richi apparire all'inizio della via.
Mi avvicino alla strada e quando lui ferma la macchina io salgo.
«Vara il braccio più tamarro dell'intera Lombardia» mi dice porgendomi la mano.
«Richi stai registrando?» gli chiedo subito senza neanche salutarlo.
«Il principino si è svegliato con la luna storta» dice lui guardandomi e aggiungendo poi «Io non avrò sentito la sveglia, ma tu proprio hai dormito male. Vara che occhi che hai».
Tiro giù lo specchietto e mi accorgo effettivamente di avere gli occhi belli rossi. Prima non me ne ero reso conto, avevo per la testa troppi pensieri ancora dai giorni scorsi.
«Daniel sai che con me puoi parlare di tutto» dice quasi più come un'affermazione che come una domanda.
«Richi tranquillo tutto è a posto» ribatto quasi più per convincere me stesso che lui.
È dall'esplorazione della villa abbandonata che i miei sentimenti sono completamente sotto sopra. Non riesco più a capirci niente.
Io ho sempre e solo visto Simo come il fratello che non ho mai avuto, perché solo ora mi deve venire il dubbio di provare qualcosa di più? Dopo ben dieci anni, cosa è cambiato?
Io poi sono etero e non può essermi venuto il dubbio di non esserlo solo adesso a 34 anni.
Cerco in tutti i modi di convincere me stesso di star sbagliando, ma allora perché il pensiero di Simone che non mi risponde e ignora mi sta distruggendo più di mille parole?Vorrei parlarne con qualcuno, ma non vorrei essere giudicato come "strano" oppure ancora peggio perdere sia Richi che Simo.
«Deniel invece no, qualcosa che non va c'è, ti conosco da tanto» aggiunge poi «Quando sei entrato in macchina mi hai chiesto se stessi registrando, era per caso per dirmi qualcosa?»
«No, semplicemente nel caso stessi registrando mi sarei messo gli occhiali da sole per non far vedere le mie occhiaie» mento.
Gli volevo chiedere se c'è una ragione per cui Simo non mi scrive e risponde da giorni, ma preferisco lasciar stare ora come ora.
«Daniel a parte gli scherzi, ma dormi di notte?» chiede questa volte con voce preoccupata.
«Sì Richi, tranquillo» rispondo, benché siano tre giorni in cui avrò dormito sì e no due ore.
Riccardo sospira, dicendo poi «Neanche te ci credi». Rimaniamo poi in silenzio.
Arriviamo nel parcheggio dell'aeroporto, dove lasciamo la macchina.
RICCARDO'S POV
«Vado un attimo in bagno» mi dice Dadda prima lasciarmi il suo zaino e la sua valigia e dirigersi verso il bagno più vicino.Sono certo che ci sia qualcosa che non va di cui però non vuole, non so per quale ragione, parlare.
La mia paura è che ciò possa andare a intaccare la sua salute, già il fatto che dorma poco o addirittura nulla mi preoccupa tanto. Anche se non mi piace farlo durante questa settimana lo terrò sott'occhio per essere certo che dorma almeno qualche ora.
Con Simo dopo avergli parlato quella notte le cose si sono messe a posto ed è tornato quello di sempre, spero che parlando con Dadda accada lo stesso.
SPAZIO AUTRICE:
Buongiorno welcome, ho deciso di cominciare questo capitolo con un salto temporale per velocizzare leggermente la storia. Spero vi sia piaciuto, nel caso vi invito a lasciare una stellina e scrivere un commento.
Adiós y hasta luego😘🫶🏻
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El camino a tu corazón//DADDAXAWED
FanfictionDadda e Awed sono due migliori amici o almeno così credevano fino a quando un evento gli farà capire che probabilmente tutti gli abbracci, tutti i baci dati a teatro per gioco e tutti quei complimenti che si scambiavano forse non simboleggiavano sol...