AWED'S POV
Sono con Jasmine e altri nostri amici a fare aperitivo in un locale in zona Navigli.Da quando abbiamo parlato quella sera mi sono tranquillizzato e, sebbene non lo abbia ancora detto a nessuno, tranne ovviamente a Richi e Jas, ho accettato il fatto che mi piaccia Dadda.
La paura che lui non ricambi rimane ancora, però almeno so che posso contare per qualsiasi cosa su Jas e Richi e questo mi fa capire come la mia paura di confidarmi con loro fosse completamente infondata.
Sto mangiando un pezzettino di pizza quando sento squillare il mio cellulare. Lo prendo è vedo che a chiamarmi è Richi.
Felice di sentire la sua voce clicco il tasto verde.
«Ciao, come va lì ad Atene con quel tamarro di Dadda?»«Simo c'è anche Jasmine lì con te?» mi chiede lui con voce preoccupata. Che cosa è successo?
«Sì siamo in un locale a fare aperitivo con altri. È successo qualcosa? Perché sei così preoccupato?».
Noto Jasmine guardarmi perplessa non capendo cosa stesse succedendo.«Puoi mettere il viva voce così sente anche lei?»
Io clicco il tasto per poter mettere in viva voce e lo dico a Richi, non capisco perché non vada subito al punto invece che tenerci qua sulle spine.
«Non so che fare, ho la preoccupazione alle stelle» dice aggiungendo poi con voce, se possibile, sempre più preoccupata e tremante, come se neanche lui ci credesse «Dadda è scomparso».
Silenzio, sia da parte mia che da quella di Jasmine. Sento una strana sensazione partire dallo stomaco e arrivarmi fino alla testa che comincia a pulsarmi. Non riesco a realizzare quello che Richi ha appena detto.
Jasmine, anche se sconvolta se possibile più di me prende in mano il cellulare e comincia a parlare lei, sapendo che io non avrei più proferito parola.
«Richi se è uno scherzo dillo subito».
«Secondo te Jas scherzerei mai su una cosa del genere?!?!» dice lui alzando il tono della voce.
«Ok, non alzare la voce però, cerca di stare calmo. Spiegami cosa è successo» ribatte lei con voce ferma.
Ammiro Jasmine poiché riesce anche in una situazione del genere a restare calma. Io se provo a parlare le parole mi rimangono bloccate in gola, quasi vi fosse una barriera invisibile.
Fare domande a Richi su quello che era successo significa rendere reale quello che ho sentito e io ancora non sono riuscito a metabolizzarlo.
«È da stamattina che ho notato che qualcosa non andava, lui è infatti arrivato in macchina che aveva gli occhi rossi e due occhiaie che gli arrivano sotto i piedi. Si vedeva lontano un chilometro che non aveva chiuso occhio. Io ho cercato di farlo parlare per capire cosa fosse successo, ma nulla, lui non ne voleva sapere. In aeroporto si è assentato venti minuti per andare in bagno e quando è tornato era pallidissimo».
Mentre parla Richi, dentro di me esplode il casino più totale. Chi è che ha ridotto Dadda in questa maniera? E se fossi stato io? In questi ultimi giorni l'ho completamente ignorato e anche quando ci siamo visti sono stato distaccato e quasi scontrosi nei suoi confronti.
Cercavo con lui di comportarmi normalmente, ma non riuscivo a non fissargli gli occhi o le labbra e per il momento non sono pronto a dichiararmi o fare altro quindi ho preferito rimanere distaccato.
E se invece Dadda avesse capito le mie intenzioni e ciò l'ha fatto stare così male? Non riesco nemmeno a pensare a uno scenario simile.
Il respiro mi accelera sempre di più e con questo anche il mio battito. Le gambe cominciano a tremarmi e le mani a sudarmi.
Simo non ora, non è questo il momento. Cerco aiuto in Jas che però è concentrata al telefono. Devo calmarmi da solo, comincio quindi a fare lunghi respiri profondi sperando che la situazione migliori.
JASMINE'S POV
«E siete partiti lo stesso?» chiedo con una nota di amaro nella voce. Mi sembra strano che Riccardo sia partito lo stesso con Dadda benché le sue condizioni non fossero ottime.«Dadda se la sentiva» mi risponde lui aggiungendo poi «Il problema non è stato durante il volo, ma dopo, infatti dopo aver fatto la reaction all'appartamento e aver preparato le cose che ci sarebbero servite per sta sera, mentre stavo ordinando d'asporto lui è uscito per andare a correre. Io l'ho lasciato andare però ormai sono passate due ore e io mi sto preoccupando».
«Scusa Richi, chiamarlo non ti è passato per la testa?» chiedo un po' perplessa che Richi non ci abbia pensato prima.
«È proprio questo il problema Jas, Dadda ha lasciato il cellulare nell'appartamento».
Cazzo, è l'unica cosa che riesco a pensare.
«Prova ad uscire e andarlo a cercalo» dico anche se so benissimo che come consiglio non ha tanto senso, visto che non conosce la città.
«Dove cazzo dovrei andare a cercarlo?!?!» ora sta urlando. Spero solo che non vada nel panico, perché altrimenti la situazione si complicherebbe ancora di più.
«Richi, lo so che è difficile, ma devi stare calmo. Se vai nel panico te la situazione diventa ancora più difficile» gli dico con voce calma.
Rimane in silenzio per un po' benché in sotto fondo lo senta respirare profondamente per ritrovare la calma.
«Hai ragione. Ora esco e vado a cercarlo per quel che riesco».
«Vuoi che restiamo in chiamata?» gli chiedo.
«Ho il cellulare al trenta per cento e ora non ho tempo per caricarlo, vi richiamo io se ho novità».
«Richi aspetta» dice Simo con decisione «Prendi il cellulare di Dadda dietro. Lui sa a memoria solo il suo numero, se mai dovesse farsi prestare il cellulare per chiamare qualcuno potrebbe chiamare solo il suo» conclude.
«Grazie Simo, poi vi tengo aggiornati» dice chiudendo la chiamata.
Do il cellulare a Simo che lo posa sopra al tavolino. Solo in quel momento mi ricordo che insieme a noi ci sono altre persone che hanno assistito a tutta la scena.
Io e Simone decidiamo di salutarli e andare via.
Noto dalla sua espressione che è molto teso e preoccupato, come biasimarlo, anche io sarei preoccupata e non poco se la persona che mi piace e che considero come un fratello scomparisse.«Andiamo a casa mia, così se chiama ci siamo entrambi» mi dice prendendo le chiavi della macchina e aprendola.
SPAZIO AUTRICE:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, nel caso vi invito a lasciare una stellina e scrivere un commento.
Adiós y hasta luego😘🫶🏻
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El camino a tu corazón//DADDAXAWED
FanfictionDadda e Awed sono due migliori amici o almeno così credevano fino a quando un evento gli farà capire che probabilmente tutti gli abbracci, tutti i baci dati a teatro per gioco e tutti quei complimenti che si scambiavano forse non simboleggiavano sol...