Cosa mancava a Valentino ?
Era nato l'11 settembre del 2001. Quando le torri gemelle cadevano, in un giorno tragico che tutta la storia ricorderà, lui veniva alla luce in una clinica privata di Latina. A partorirlo era Flavia, trentenne figlia di un imprenditore romano, al suo secondo anno di nozze con Marco, giovane ma già stimato chirurgo plastico.
Gli si prospettava una vita insomma fatta di privilegi . Sarebbe diventato medico, oppure si sarebbe occupato della ditta del nonno.
Peccato che la vita non va mai come vorremmo e che crescendo Valentino abbia capito che studiare non fosse il suo forte. Non sarebbe mai stato adatto per un liceo scientifico, tantomeno per frequentare la facoltà di medicina. Neppure il mondo dell'imprenditoria era per lui, era innamorato dell'arte, ma studiava solo ciò che aveva voglia. Dopo essere stato bocciato due volte alle medie i genitori si rassegnarono a doverlo iscrivere a un professionale anziché a un liceo come avrebbero voluto.
Valentino si diplomò al grafico pubblicitario, intraprese sempre su pressione dei genitori la facoltà di scienze della comunicazione ma non dava mai gli esami. Quando mancavano due settimane alla fine della sessione si buttava a capofitto nell'esame più semplice, riuscendo comunque a malapena a prendere 18.
Lo studio non era nei suoi interessi: al centro dei suoi pensieri c'erano da sempre le ragazze. Ne aveva avuta solo una , a quindici anni, ma non aveva fatto l'amore con lei.
''Le quindicenni dei miei tempi erano diverse'' ripeteva sempre Valentino, come se di anni ne avesse sessanta e non a malapena venticinque.
Quella delusione d'amore gli era bruciata parecchio . Dopo che per mesi Ludovica gli aveva detto di non sentirsi pronta per fare l'amore , lo aveva lasciato senza troppe spiegazioni : doveva trasferirsi a Milano, e non voleva una storia a distanza . Pianse tantissimo, Valentino. Infondo cosa aveva creduto? Ludovica era troppo per lui: italogiapponese, bella , sofisticata, sembrava incantare chiunque la guardasse. Valentino notava gli sguardi stupiti della gente quando passavano. Era inutile negarlo, lei poteva avere di meglio.
La sua paura si concretizzò quando vide su instagram una sua storia con un ragazzo mentre si baciavano: fu come prendere un pugno in pieno petto. Sapeva che non sarebbe rimasta single a lungo, ma mai avrebbe immaginato si fosse consolata così presto! Certamente quel ragazzo lo aveva conosciuto quando stavano già insieme. Decise di bloccarla. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Ma lo stesso non fecero le sue compagne di classe, che appena un anno e mezzo dopo gli comunicarono una notizia sconcertante: a soli diciassette anni Ludovica era incinta. Lei,che da lui non si era mai fatta fare neppure un ditalino!
Un trauma così grande, per Valentino, da mandarlo dallo psicologo. Il quale gli disse ciò che avrebbe potuto dirgli pure un prete: che nella vita i momenti brutti ci sono, si superano, e che lui avrebbe trovato la donna giusta per lui.
Ma così non accadde: si dichiarò più volte a diverse ragazze, ma la risposta era sempre quella :
''Ti vedo come amico''.
Eppure non era brutto: forse non tanto alto, in quanto arrivava appena a un metro e settanta. Aveva i capelli castani, gli occhi marroni, un naso aquilino e labbra sottili. Il fisico era comunque ben proporzionato, non si reputava bello, ma nemmeno brutto. Avevano avuto esperienze ragazzi molto più brutti, con i denti storti, l'acne e la cifosi. Erano forse i soldi ad attrarre una donna? Valentino non ne era certo sprovvisto: non era milionario, ma era benestante di famiglia, tuttavia alle ragazze non sembrava interessare.
A venticinque anni, Valentino era l'unico dei suoi amici ancora vergine. Lui, che portava il nome del santo dell'amore, non aveva mai conosciuto l'amore e il sesso. Si masturbava compulsivamente, guardando film porno per ore e fantasticando su ragazze bionde e rosse irraggiungibili.
Passò un anno di profonda depressione: la competizione e l'invidia lo avevano spinto ad allontanare tutti i suoi amici. I suo rendimento universitario calò ancora di più. Venne bocciato a diversi esami . Sua madre, in lacrime, gli suggerì di congelare gli studi :
<<Non puoi abbandonare scienze delle merendine! Prenditi un anno sabbatico, e approfitta del fatto che con il diploma puoi insegnare come itp. Questo è l'ultimo anno che hai per passare un concorso pubblico>> gli disse sua madre in lacrime. Suo padre fu meno sensibile:
<<Andrai da un professore privato, e fino a quando non supererai il concorso, non vedrai un euro.Se vuoi i soldi,dovrai andare a lavoro>>.
Fu così che Valentino finì a lezione dal prof Diamanti. Non fu però un'esperienza del tutto sgradevole, perchè studiava materie pratiche, che gli piacevano. Nei suoi pensieri però continuava a esserci l'idea di voler perdere la verginità prima dei ventisei anni.
Passò la prova preselettiva con grande felicità di tutta la sua famiglia. Qualche mese dopo fu convocato per la prova pratica e per quella orale. Non a Roma, ma a Trento.
Sul treno di andata, si rese conto di una cosa : mancava esattamente un mese e mezzo al suo ventiseiesimo compleanno ed era ancora vergine.
Era il giorno prima dell'esame pratico, e a Trento nevicava. Invece di ripetere i vari programmi di grafica, solo in un bed and breakfast in centro, Valentino guardava i siti di escort di Trento. Non voleva che la sua prima volta fosse con una qualunque: aveva aspettato quasi ventisei anni, voleva andare con una che gli piaceva davvero.
Ne trovò una bellissima: sulla quarantina, alta e formosa, rossa di capelli e con gli occhi azzurri nascosti da una mascherina nera . Si chiamava Venere, sicuramente non il suo vero nome, ma le stava benissimo.
''Ciao, possiamo vederci stasera?'' le scrisse in chat. La risposta positiva arrivò immediatamente, con l'indirizzo del luogo d'incontro.
Per l'emozione quella sera Valentino non cenò e uscì di casa per le nove e mezza. Durante il tragitto osservò estasiato il panorama: Trento sembrava davvero una cittadina delle fiabe. Davanti a una farmacia vide un distributore di preservativi e ne prese un pacco. Il suo primo pacco di preservativi. Continuò a camminare, seguendo il tragitto su Google Maps. Passò davanti alla scuola dove il giorno dopo avrebbe sostenuto l'esame pratico, davanti a una cattedrale e davanti a un lago, continuò a camminare sino a quando giunse in una stradina desolata. Il punto d'arrivo lo aveva portato non in un appartamento come aveva immaginato ma in una vera e propria baita di legno, situata ai piedi di una montagna. Fiocchi di neve cadevano dal cielo. Tutto faceva pensare che di lì a poco dalla baita dovesse uscire una fata.
Valentino bussò timidamente alla porta, con il cuore in gola. Per un attimo disse a sé stesso:
''Cosa sto facendo? E' una sconfitta, andare con una prostituita! E poi se non fossi neanche capace?''
Poi un dubbio ancora più sconcertante gli annebbiò il cervello:
''Dio mio, e se non fosse quella delle foto? Magari mi apre la porta un uomo. E io sono qui da solo in un posto desolato...che idiota che sono!''
Stava per girarsi e correre via, ma proprio in quel momento la porta si aprì. Venere fece la sua apparizione. Non indossava la maschera, ma solo una benda sugli occhi. Era però sicuramente lei, la donna bellissima vista sul sito. Valentino rimase sconcertato. Una donna così bella, una prostituita?
<<Tu devi essere Valentino>> gli disse , con un accento che tradiva un' origine siciliana .
<< Entra>>.
Il ragazzo entrò nell'abitazione, attratto da lei come una falena dal fuoco. Si pulì le scarpe sul tappetino prima di camminare sul parquet. C'erano una cucina nera, un camino al plaid e un divano rosso. Venere si sedette su di esso.
Indossava una sottoveste nera di pizzo, per nulla volgare ma molto seducente.
<<Non hai freddo?>> gli chiese Valentino per rompere il ghiaccio. Gli tremavano le mani e il sudore gli colava dalla fronte, anche se c'erano appena due gradi fuori.
Venere abbozzò un sorriso :
<<E' la tua prima volta?>> gli chiese a bruciapelo. Dannazione, lo aveva capito, senza neppure guardarlo.
STAI LEGGENDO
Passione nella baita
Short StoryValentino decide di vivere la sua prima volta con una prostituta