UNA SETTIMANA DOPO
TENTATO OMICIDIO AD ASPEN HILL: TROVATO IL COMPLICE.
"Lei era la mente, io il braccio. Ha scaricato tutto su di me, la colpa dell'accaduto e di tutto il resto ma lei ha avuto l'idea di volerla morta, tanto quanto lo voleva morta Mia Kelly."
«Cosa leggono i miei occhi!»
Poco prima di uscire, Mia ha letto il giornale, scoprendo che Vicky Brown ha collaborato con la famigerata Verruca Johnson.
«Ora che ci penso, solo Verruca poteva provare un odio tanto grande nei miei confronti.» si dice prendendo la sua borsa per il lavoro.
«Piccina, è lei la mia vicina di casa! È lei che hanno portato al distretto!» dice la nonna indicandole la foto della signora Johnson sul giornale.
«Quindi è lei la tua vicina di casa?» domanda mia scioccata e la nonna annuisce. Beh, la nonna ha più che ragione nei suoi confronti!
«La conosci?» domanda la mamma sorpresa, bevendo la sua tazza di caffè in cucina.
«Si purtroppo. Quella donna è il male in persona.» dice Mia stringendosi istintivamente alla sua borsa.
«Su questo non ci sono dubbio!» concorda Sandra.
«Vado a lavoro. Forse oggi visiterò una nuova casa.»
«Piccina lo sai che ti puoi sempre stabilire da me.» le ricorda la nonna.
«Lo so nonna ma non intendo essere di troppo. Ma tranquilla, verrò a trovarti più spesso di prima.»
Detto ciò Mia dà un bacio sulla guancia alla nonna e alla mamma, uscendo per andare al lavoro.
*******
«Mamma, ho trovato la casa giusta per me! E' perfetta e il giardino è molto grande! Potrò aggiungere la serra per i miei bellissimi fiori di cui mi stavo prendendo cura-- Mamma perché lui è qui?»
Elijah è seduto vicino a sua madre nella sala da pranzo. Vederlo dopo tanto tempo, soprattutto dopo l'accaduto, è un tuffo al cuore.
«Perché sei qui? Sei stato tremendamente chiaro quando mi hai lasciata.» dice Mia sentendo un tremore alle mani e il battito del cuore accelera freneticamente.
«Mia, ti conviene ascoltarlo.» dice Sandra alzandosi dalla sedia. «Vi lascio soli» dopo di ché si avvicina alla figlia e le dà un bacio sulla guancia.
Mia appoggia la borsa sul tavolo e si prepara una spremuta d'arancia.
Sa che Elijah la sta osservando ma non ha il coraggio di guardarlo in faccia. Prova un amore così forte nei suoi confronti che ha paura di andargli addosso e prima colpirlo ripetutamente per riempirlo di baci dopo.
«Cosa vuoi dirmi?» domanda la giovane con voce ferma anche se trema come una foglia.
«C'è una ragione se ti ho detto quelle terribili cose e non è stata una mia scelta.» inizia a parlare pensando a quanto le è mancata. Indossa una gonna nera con un piccolo spacco sulla coscia destra, una camicetta bianca e una giacca nera aperta. Per di più indossa dei tacchi a spillo dello stesso colore del completo rendendola tremendamente elegante e sexy.
«Prima di incontrarti al parco, Verruca è venuta a farmi visita con una pistola e--»
«COSA?» domanda scioccata Mia e si siede al suo fianco. «Lo hai detto alla polizia?»
«Non subito perché se ti avessi sposato, lei non solo avrebbe fatto del male alle mie figlie, ma ti avrebbe raggiunta sparandoti qui a bruciapelo» Elijah le indica il punto in mezzo agli occhi.
«Oddio!»
Ora tutto ha più senso.
Elijah non ha mai smesso di amarla.
Ora che quella pazza di Verruca è in prigione, il matrimonio si potrebbe ancora celebrare?
«Non sai come mi sono sentito dopo averti detto quelle cattiverie! Volevo morire piuttosto che causarti altro dolore.»
«Credevo veramente che tu non mi amassi. Ho avuto paura che tu non mi avresti mai più voluta nella tua vita.» confida Mia trattenendo la lacrime.
«Amore mio, passare le giornate senza di te è stato straziante. Ma ti volevo al sicuro piuttosto che morta.»
«Nei giorni seguenti cosa ha fatto Verruca?»
«Si presentava quotidianamente a casa mia, come se nulla fosse successo. Voleva che la sposassi e sarebbe successo proprio sfruttando il nostro matrimonio. Pensa, stava per cambiare la lista degli invitati e la location del matrimonio ma vedendo le mie figlie soffrire, mi sono detto basta!
Sono andato alla polizia alla prima occasione ma Verruca era già dietro alle sbarre. Tuttavia ho voluto raccontare lo stesso l'accaduto e mi hanno anche ringraziato!»«Beh, hai dato ulteriore prova che lei è complice dei tentati omicidi con la signorina Brown.»
Mia si alza dalla sedia.
«Perciò adesso possiamo sposarci?» domanda speranzosa.
«Si, amore mio. Adesso possiamo sposarci.»
Mia esulta dalla felicità tanto che lo abbraccia stringendolo tra le sue braccia come non ha mai fatto prima.
Quanto l'è mancato stare tra le sue braccia.
Quanto l'è mancato il suo dolcissimo profumo.
Quanto le sono mancate le sue carezze che le riscaldano il cuore.
Quanto l'è mancato essere baciata dall'amore della sua vita.
«Adesso possiamo stare insieme?» domanda Mia sentendo la necessità di essere assicurata.
«Si tesoro mio. Adesso nessuno più potrà farci del male. Te lo prometto amore mio.» detto ciò Elijah la prende per il viso e la bacia sulle labbra, un bacio che trasmette amore, sicurezza e conforto. Poi la cinge per i fianchi, desiderando di volere di più di un semplice abbraccio. Di un semplice contatto fisico e di un semplice bacio casto.
«Elijah, purtroppo devo ritornare a scuola per parlare con i genitori dei miei alunni. Riprendiamo quando torno?» dice Mia euforica.
«Va bene. Vuoi che ti accompagni?»
«Si, per favore.»
Non sono mai stati tanto felici.
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SPAZIO AUTRICE
Amici miei! Ecco a voi il nuovo capitolo!
Ve lo giuro, questa volta finalmente Elijah e Mia possono vivere la loro vita dei loro sogni.
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Un Amore Inaspettato
RomansaSettembre 1956. Calgary Mia Kelly è una ragazza che lavora coma bambinaia alla Family Happiness, una delle agenzie più famose di Calgary. Laureatasi in Scienze dell'Educazione, Mia desidera crearsi una famiglia, amando i suoi figli e amata a sua vol...