Rientrare nelle vite delle persone a cui tenevi, dopo sei anni dalla tua scomparsa, non dev'essere affatto semplice. Non ho ancora chiaro in mente come comportarmi, ma so per certo che non voglio abbandonare nuovamente Hope.
Le ho giurato che sarei ritornata ed è quello che ho intenzione di fare. Non voglio starmene chiusa dentro un santuario aspettando che Stephen mi dica quando sia il momento giusto.
Mi dondolo in continuazione sulla sedia guardando fuori dall'enorme vetrata notando gli abitanti camminare come se niente fosse, inconsapevoli del fatto che la mia morte è stata solo una farsa.
Ancora sono incredula che nonostante la mia visione ed il mio sacrificio, gli Avengers non esistano più. Le cose non dovevano andare così, avevo un piano ed era perfetto.
Stephen attira la mia attenzione entrando nel salone insieme a Peter, sembra che stiano parlando di qualcosa ma non sto tanto ad ascoltarli perché ho la testa impegnata altrove.
«Potremmo riunire la squadra!» esclama Peter rivolgendosi allo Stregone. Mi volto verso di loro, Stephen sembra non essere d'accordo con l'esclamazione del mio migliore amico.
Mi alzo, raggiungendoli ed unendomi alla loro conversazione.
«Io ci sto. Devono sapere che sono viva».
«No, assolutamente no!» esclama Stephen guardandomi, «Non hai la minima idea del vuoto che tu hai lasciato dentro la maggior parte di loro, di quanto tempo ci abbiano impiegato ad andare avanti con le loro vite!» aggiunge puntandomi un dito contro.
«Ma lei ora è qui... Necessitano di sapere che sta bene» mormora Peter.
«Stephen» dico avvicinandomi a lui, in modo da essere faccia a faccia «Mi hai detto tu stesso che c'è stato un funerale... Un funerale senza corpo».Stephen mi guarda attentamente, come a volermi leggere dentro.
«Rivoglio la mia famiglia, la mia squadra... Adesso che sono qui e che so per certo che il mondo è apposto lì fuori, voglio vivermi la mia vita più che posso!» esclamo.
Lo Stregone davanti a me sbuffa, scuotendo la testa ed infine cedendo.
«Proverò a mettermi in contatto con tutti loro, provando ad organizzare una specie di riunione... Ma non posso prometterti nulla».
Gli sorrido grata, per poi voltarmi verso Peter e battergli il cinque, sorridendo come fossimo due bambini.
«Ma riguardo lui non penso di poter fare qualcosa» aggiunge indicando il ragazzo al mio fianco.
«Non mi importa! Basta che riesci a riunire tutti per lei» gli risponde Pet.Prima Strange riunisce tutti, meglio è. Ci sono parecchie cose da sistemare ed una di queste sicuramente è la questione di Peter. Le persone devono tornare a ricordarsi chi è lui... Specialmente la nostra famiglia.
Se le persone dovessero vedermi in questo momento, molto probabilmente direbbero che non stia bene poiché io stia sorridendo da sola.
Strange sparisce dalla mia vista senza dire neanche mezza parola. Gli sono veramente grata, non solo per questo enorme favore che mi sta facendo, ma per tutto.
Per essersi preso cura di me in questi sei anni e non avermi abbandonata, per non aver detto niente alla squadra e aver mantenuto il nostro segreto.Peter attira la mia attenzione sventolandomi una mano davanti e sorridendo.
«A cosa stavi pensando?» mi domanda.
«Ad un po' di cose ad essere onesta» affermo.
«Hai paura di come potrebbero reagire gli altri?»chiede sedendosi sulla poltrona e sprofondando.
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UNA STARK COME STREGA 2.
FanfictionSequel di "Una Stark Come Strega". Per leggere la storia è necessario aver letto il primo libro. - Passati sei anni dalla morte di Giorgia, gli Avengers non esistono più. Ognuno è andato per la sua strada e i contatti si son persi con tutti. Hope, s...