Faceva freddo❄️

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Pov: T/n

<< Che noia >> mormorai a bassa voce guardando fuori dalla finestra della classe vuota dell'asilo, mentre I miei genitori parlavano con la maestra.

Maestra: << Signori, io sono veramente scioccata, quella bambina è un assoluto genio! È riuscita a compilare interamente un compito di università a soli 6 anni! Dovreste esserne fieri! Ogni tanto sì, ha un pò la testa fra le nuvole e non parla coi compagni, ma a livello didattico è stupefacente!>>

Mi girai lentamente guardando i tre adulti parlare e potevo chiaramente vedere il falso sorriso dei miei genitori, i quali palesemente nascondevano un'espressione schifata e furiosa.

Mamma: << Oh ma che meraviglia! Sono davvero orgogliosa di emmm..beh..ecco.. di lei!>>

Papà:<< Già, ma è davvero stupendo!>>

Quanta falsità.

Appena usciti dall'asilo mio padre mi spinse per terra tra la gelida neve.

<< Genio eh? A me sembri solo un demonio senza speranza>>

Detto ciò provai a rialzarmi di spalle e alľ improvviso mia madre mi diede un colpo sulla nuca con un qualcosa di metallo, tanto forte da farmi svenire.

Skip time


Dopo non so quanto so solo che fosse sera, mi risvegliai in mezzo ad un villaggio in mezzo al nulla pieno di neve. Ero circondata da cartelli sul quale vi erano scritte solo 2 parole

" ATTENZIONE MOSTRO!"

Purtroppo sono una persona testarda, che non si abbatte così facilmente, perciò col sorriso stampato in faccia iniziai a usare quei cartelli per crearmi una sorta di rifugio, molto alla buona.

I giorni passavano ed io trovavo ogni giorno nuovi stratagemmi per procurarmi cibo ed acqua,
Andando alle porte delle anziane a fare gli occhietti dolci oppure rubacchiare qua e là un pezzo di pane o di formaggio al mercato, ma ogni volta ritornavo sempre al mio rifugio, dove credo che i miei genitori mi abbiano abbandonata...


Un giorno mi svegliai molto presto più del solito sotto il "tetto" del mio rifugio.
Faceva un freddo glaciale, tremavo come una foglia e le forti raffiche di vento non aiutavano proprio.

La neve offuscava tutto, non vedevo nulla.

Ad un certo punto un'ombra anomala mi si avvicinò ed io sempre in allarme.

??: << Ciao piccola >>

<< C-ciao...>>

??: << Che fai qui?>>

<< io vivo qua >>

Ľ ombra si schiarì e vidi un uomo, un uomo dallo sguardo dolce dai capelli leggermente grigio, ma simpatici, gli occhiali da lettura.

W: << io sono Watari >>

<< ok >>

W: << quanto fa 839.514 × 521.668 >>

Rimasi scioccata dalľ improvvisa domanda, ma risposi immediatamente senza problemi

<< 437.947.589.352! >>

Mi guardò con aria sorpresa e soddisfatta.

W: << ti va di venire in un posto da chiamare casa?? >>

Ci pensai su, so benissimo la classica cosa che si spiega ai bambini
"NON parlare e non seguire gli sconosciuti!"
Ma ormai non avevo nulla da perdere e sapevo riconoscere un malintenzionato da una persona onesta.

<< va bene >>

Ľuomo mi porse la mano ed io gliela afferrai un pò timorosa.

Era calda e rassicurante.

Ed iniziammo a camminare in silenzio accompagnati dal solo suono della neve che veniva calpestata e dal fruscio del vento che si era affievolito.

Dopo un pò arrivammo di frontale ad un edificio imponente

Nella mia mente lessi ľinsegna

"Wammy's house"...


P.s.

Vi prego ditemi se fa schifo non mi offendo, così in caso posso sempre migliorare è la mia prima storia quindi ci almeno ci ho provato dai😅

In caso grazie comunque di aver provato a leggerla♠️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 14 ⏰

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