Brevi storie di ogni genere

il cuoco delle ombre

Titolo: Il Cuoco delle Ombre

Capitolo 1: L'ombra nella notte

Nella cupa e desolata città di Albatros si aggirava una minaccia invisibile. Un cuoco cannibale che si dilettava nell'arte dell'omicidio. Nessuno sapeva il suo vero volto, poiché cambiava identità a ogni nuovo delitto, celando la sua vera natura dietro maschere ingenue e sorrisi ipocriti.

Il cuoco delle ombre, come veniva chiamato dagli abitanti spaventati, amava cacciare le sue vittime tra le strade deserte della città, durante le ore più buie della notte. Le sue prede preferite erano le ragazze innocenti, dagli occhi lucenti e dai sorrisi teneri, troppo giovani per comprendere la malvagità che si nascondeva dietro quella facciata affabile.

Il cuoco delle ombre non era solo un cannibale spietato, ma anche un assassino astuto e senza scrupoli. Nessuno era mai riuscito a incastrarlo, le prove si dissolvevano nel nulla e le indagini si perdevano tra le pieghe oscure della sua mente contorta.

Capitolo 2: L'ispezione delle anime

In una gelida notte d'inverno, il cuoco delle ombre si aggirava tra le ombre della città, alla ricerca della sua prossima vittima. I suoi passi silenziosi echeggiavano tra i vicoli desolati, mentre il suo sguardo freddo scrutava ogni angolo buio in cerca di carne fresca da macellare.

Fu allora che scorse una ragazza sola, avvolta nel suo cappotto rosa e con uno zainetto sulle spalle. I capelli dorati scintillavano nella luce fioca dei lampioni, un vero trofeo per il cuoco delle ombre. Senza esitare, seguì silenziosamente la giovane fino a quando si trovò in un vicolo senza via d'uscita.

Con un sorriso malizioso dipinto sul volto di porcellana, il cuoco delle ombre si fece avanti, facendo brillare tra le dita il suo coltello affilato come un raggio di luna. La ragazza si voltò di scatto, gli occhi spalancati dall'orrore, ma era troppo tardi. In un attimo, il cuoco delle ombre si avventò su di lei, la pelle fredda contro la sua pelle calda, il sangue che scorreva come vino rosso sul pavimento di pietra.
Nulla di più  delizioso per il cuoco, il rumore lacerante della carne che veniva tagliata e fatta a brandelli dalla lama di questo coltello e i  sangue che sgorgava dal corpo morente della giovane eccitava il cuoco e li facevano gemire di piacere

Capitolo 3: L'ombra del passato

Ma il cuoco delle ombre non era sempre stato così. Dietro quella maschera di malvagità si celava un passato oscuro, segnato da dolore e abbandono. Cresciuto in un orfanotrofio malridotto di cannibali , aveva imparato presto a difendersi con le unghie e con i denti, trovando conforto solo nella solitudine e nel buio della notte.

Le sue prime vittime erano state i ricordi sbiaditi della sua infanzia rubata, i volti anonimi dei suoi aguzzini che avevano segnato la sua anima con cicatrici indelebili. Il cuoco delle ombre aveva giurato vendetta contro il mondo che lo aveva tradito, contro quelle anime corrotte che avevano spezzato il suo cuore fragile.

E così, armato di rabbia e di follia, si era trasformato nell'incubo che terrorizzava le strade di Albatros. Nessuno avrebbe mai potuto fermarlo, nessuno avrebbe mai potuto capire la furia che bruciava dentro di lui, come un fuoco divorante pronto a consumare tutto ciò che osava attraversare il suo cammino.

Capitolo 4: La caccia continua

Mentre la città di Albatros piangeva le sue vittime innocenti, il cuoco delle ombre si preparava per la sua prossima caccia. Con passo furtivo e sguardo rapace, si nascose tra le ombre dei vicoli stretti, aspettando paziente che una nuova preda incosciente si avventurasse nelle sue grinfie insanguinate.

Questa volta, la sua attenzione fu catturata da una giovane studentessa, dagli occhi grandi e curiosi che esploravano il mondo con innocenza e speranza. Il cuoco delle ombre sorrise dietro la sua maschera venata di rosso, sapendo già il destino che attendeva la povera ragazza.