4. Appartenersi

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"Mio fratello è gay."

Sono ormai due ore ininterrotte che Jacopo continua a ripetere quella frase nella privacy della sua camera, lontano dagli occhi tristi che aveva incrociato quella sera a tavola, quando Simone si era alzato all'improvviso e aveva fatto coming out.

Non riesce a credere di non averlo capito prima e si sente un po' stronzo per non essergli stato vicino come avrebbe dovuto, e soprattutto si sente un po' stronzo dopo che praticamente non ha detto una parola quando suo fratello è uscito allo scoperto quella sera. Se non fosse stato per sua madre che si è alzata e si è fiondata sul suo bambino dicendogli che lo avrebbe amato sempre, e da adesso anche un po' di più, Simone sarebbe stato solo.

E Jacopo si sente semplicemente uno stronzo perché è suo fratello, e lui non lo aveva capito.

Manuel sbuffa una risata e va a gettarsi sul suo letto, notando compiaciuto che Jacopo è troppo sconvolto per rimproverarlo di avergli appena sgualcito le sue lenzuola preferite di Star Wars.

"Ma dai Jà, davero non lo avevi capito? Bel fratello de merda che sei."

"Perché? Te lo avevi capito?"

"Noi ce sappiamo riconoscere, c'abbiamo il radar", ammicca Manuel e Jacopo non apprezza per niente la sua battuta.

Manuel a questo punto si preoccupa: non lo ha mai visto così serio, è davvero così sconvolgente per lui sapere che a suo fratello piacciono i ragazzi?

"Fra te lascialo n'pace, ok?" sbotta Jacopo ad un tratto.

Manuel non capisce proprio cosa intenda. "De che parli?"

"Di Simone", sibila Jacopo. "Il fatto che sia gay non significa che dev'essere uno dei tanti che vuoi portarti a letto. Lui non è come te e non si merita questo."

Manuel è sempre più confuso. Non ha mai visto Simone in questo modo e Jacopo gli sembra un pazzo per averlo anche solo pensato. "Sta cosa sa tanto di "non toccà la sorella dell'amico se non voi morì" commenta Manuel sarcastico, ma Jacopo non sembra affatto intenzionato a ridere o a scherzare.

"Oh Manuel, sono serio. Simone è fragile e so già com'è fatto, se tu facessi l'idiota finirebbe per prendersi una cotta per te e non voglio che soffra. Solo... promettimi che gli starai alla larga. Se ci tieni anche solo minimamente a me, lascialo perdere. Ti sto solo avvisando, perché se scopro che hai fatto il coglione con mio fratello non potrei mai perdonartelo, e tu sei il mio migliore amico, non voglio dove litigà con te per ste cose. Seduci e scopati chi te pare, ma Simone... lui non toccarlo."

Manuel non riusciva a credere ad una parola. Davvero Jacopo ha così poca fiducia in lui? Pensa davvero che potrebbe fare con Simone quello che ha fatto con tutti gli altri in questi anni?

"Jà stai a dà e i numeri - "

"Gesù Manuel che te costa promettermelo?"

Manuel sbuffa esasperato. "Eh ho capito! Te lo prometto, contento così? Adesso statte zitto e annamo a dormì."


Non è stata una giornata assolutamente positiva per Jacopo Balestra: si è svegliato con un terribile mal di gola e, dopo essersene rimasto per mezza giornata a letto a fare niente, grazie all'intervento di Floriana che gli ha ficcato senza troppe cerimonie un termometro sotto al braccio, ha scoperto di avere la febbre.

E così niente teatro, solo una infinita giornata a casa come quando era un bambino malato con l'opportunità di saltare la scuola.

Il problema è che ora si annoia profondamente.

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