Giuramento

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"Credo di avere diritto a delle risposte!"

Questa è la frase che ho appena detto a mia madre, scaraventando me stessa e le mie domande nel suo studio e sventolando la lettera di nonna. Lei ha interrotto la sua telefonata e da almeno cinque minuti ci stiamo guardando in silenzio.

Io, i capelli sciolti e scarmigliati, gli occhi che se solo potessi sarebbero fuoco puro, sono la perfetta rappresentazione di una Furia, una fiamma selvaggia e incontrollata.

Lei, con il suo chignon perfetto, il tailleur rosa salmone e la sua calma, è un lago di montagna all'alba: cristallino, quieto. La sua compostezza, che in mille altre occasioni è stata per me motivo di rabbia, oggi diventa un'ancora a cui aggrapparmi.

Alla fine, si alza con lentezza, guardandomi dolcemente e senza timore. Lei non ha mai ceduto alla forza della mia passione. Oggi, con le parole della nonna in mano e nella mente, ho bisogno della sua presenza ferma.

"Sì, tesoro. Ne hai diritto."

Mi fa cenno di sedermi sulla poltroncina beige, mentre lei si siede sul tavolino basso, fronteggiandomi. Ho sempre ammirato la sua grazia.

"Non posso darti tutte le risposte che desideri. Questo è il tuo viaggio, non il mio", mi dice con voce pacata e con l'inflessione triste. "Ma, nonostante il giuramento, qualcosa voglio dirti."

La guardo senza capire. Giuramento?

Non dico nulla, nella speranza che una sua parola possa scacciare la confusione che sta ribaltando tutto, dentro me.

"Tua nonna, sua madre, la madre di sua madre, e così via, fino a raggiungere tempi immemorabili... è stata l'ultima custode di un segreto di famiglia molto antico e molto potente... e pericoloso."

Fa una pausa. Approfitto per intervenire.

"Tu no?"

Mi sorride, con una consapevolezza nello sguardo che non le ho mai visto prima.

"No. Mi sono rifiutata. Avrei dovuto darti io la lettera di mia mamma, guidarti e osservarti finché non fossi stata pronta... ho detto di no. Volevo essere solo tua mamma. Non la tua Guardiana."

"Mamma, io... non ci sto capendo nulla!"

Lei si alza, apre un cassetto della sua scrivania, rovista qualche istante per poi tornare da me con una busta in mano. La apre e tira fuori un foglio, all'apparenza molto antico. Me lo porge, come se stesse mostrandomi un frammento di universo.

Lo prendo, osservandolo: è scritto a mano, in caratteri corsivi eleganti, in inglese. Sul retro del foglio ci sono una serie di nomi... firme, alcune cancellate dall'usura e dal tempo. Riconosco l'ultima: è di mia nonna.

Inizio a leggerlo.

London, on this 17th Day of July, in the 1723rd Year of the Great Cycle

I, descendant of the sacred line of Priestesses, do solemnly swear by the blood that flows in my veins and the spirit that resides within me, to safeguard the arcane knowledge of our lineage.

I pledge to protect our progeny, keeping vigil for Her Who Is to Come.

Be it in this age or in times yet to unfold, I shall stand ready to recognize, guide, and instruct the Chosen One on her path to the destiny that awaits her. I shall be guardian of ancient mysteries, keeper of the wisdom of our forebears, and shield against the dark forces that may hinder the fulfillment of her role.

I vow to bequeath this knowledge and sacred duty unto my descendants, that the chain remain unbroken and the Chosen One find always a guide upon her arrival.

QUEEN - Figlia del ChaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora