Ciao a tutti, mi chiamo Ella Biancospino e questa che vi sto per raccontare è la storia della mia incasinata vita da ragazza ribelle. All'età di 15 anni, persi i miei genitori a causa di un incidente aereo. Io e Lorella, quella che è diventata nella cattiva e nella buona sorte la mia migliore amica di avventure, fummo le uniche sopravvissute tra i 96 passeggeri imbarcati in quel volo maledetto che terminò a km indefiniti di profondità nell'oceano. Al nostro rientro le nostre famiglie composte da zii, nonni e cugini fecero solo una cerimonia di commemorazione poiché si sa, il detto. Ciò che il mare prende, difficilmente lo restituisce. Ricordo che mettemmo nelle bare tutti gli oggetti che amavano i nostri genitori: vestiti, trucchi, scarpe. sigarette, vinili. Mio padre amava il vino, tant'è che mi venne in mente nonostante la disapprovazione di zio Dario di seppellirne una bottiglia di chardonnay. Avevo ancora impresso negli occhi il suo sguardo severo. e la sua follia in piena notte di riesumare dalla terra quella bottiglia per berne il contenuto dal valore secondo lui " inestimabile". Scena ai miei occhi da commedia Horror. Ma tornando a me e Lorella dopo 3 anni separate per via delle nostre città native differenti, all'età di 18 anni tra varie video chiamate. Decidemmo di superare la paura di volare e di lavorare come animatrici per riprendere la vita che avevamo smesso di vivere, anche a causa del severo comportamento dei nostri zii, che da quella brutta esperienza pensarono bene di privarci della libertà. Gli unici viaggi che fummo destinate a fare furono quelli mentali, chiuse nelle nostre stanze con valigie di sogni pronte per essere imbarcate su voli diretti nelle mete che tracciammo di anno in anno sulla lavagna disegnata a muro, ogni itinerario segnato con percorsi a matita, foto e ogni lingua studiata per evitare di fare figuracce. Davvero entrambe fummo baciate insolitamente dalla fortuna. Potevamo anche noi giacere nel fondale freddo e buio dell'oceano e invece dopo aver litigato pesantemente con i nostri zii, poiché secondo loro essendo di famiglia altolocata non potevo vivere secondo il mio schema di vita, quindi dovevo studiare presso l'università dei miei cugini e lavorare nell'azienda per portare avanti il marchio che per anni mio padre divulgò nel mondo a costo della sua stessa vita e non per viaggio di piacere. Mi sembrò una responsabilità troppo grande che mi mise in difficoltà. A differenza di Lorella che, non aveva nessun tipo di problematica riguardo l'eredità, soldi etc, etc, poiché era figlia di un infermiere e una casalinga. Due persone a modo che per svago decisero di fare un viaggio che si trasformò in una catastrofe senza precedenti. Lasciando Lorella orfana. I miei zii non vollero neppure che ci sentivamo, eravamo troppo diverse, ma unite nella stessa tragedia. Così dopo aver fatto valere le nostre ragioni, armate di coraggio eravamo sbarcate sull'isola di Krabi tra il sole e i sorrisi della gente thailandese e il profumo dei drink al cocco, la musica locale e il cibo altamente piccante. Per anni nonostante la paura ci assalì molte volte fino a bloccarci, questa volta si mise da parte e ci fece vivere l'adrenalina di una nuova vita. Non eravamo certo le uniche ad essere mandate in quel resort alla prima esperienza come animatrici, come noi c'erano Martina, Ludovico, Stella e Axel.
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Al di là del sogno
Teen FictionElla è una giovane ragazza in cerca della strada per realizzare il suo sogno: Riuscirà tra mille peripezie e strani incontri a inseguire la giusta guida e portare a termine il suo scopo?...non vi resta che scoprirlo pagina dopo pagina.