I giorni passarono in un susseguirsi di momenti tranquilli e riflessivi. Jackson ed io ci stavamo riavvicinando, un passo alla volta, senza fretta.
C'era ancora molto da chiarire tra di noi, ma la tensione sembrava essersi allentata.Una sera, come tante altre, ci ritrovammo tutti al bunker. I ragazzi, come al solito, avevano organizzato una di quelle serate che sapevano farci sentire a casa, tra giochi, cibo e risate.
La serata proseguiva tranquilla, con la musica di sottofondo che accompagnava le nostre chiacchiere. Non c'era pressione, nessuna aspettativa, solo la piacevole compagnia degli amici di sempre.
Jackson era seduto accanto a me, e ogni tanto i nostri sguardi si incrociavano, carichi di quella nuova consapevolezza che stavamo costruendo insieme.-"Allora, Nicole,"
iniziò Caph, con il suo solito tono scherzoso.-"Ci sfidiamo a scacchi? Prometto di non barare... stavolta."
Risi, scuotendo la testa.
-Non hai alcuna possibilità contro di me, Caph, lo sai.
La sfida fu accettata e presto ci trovammo tutti intorno al tavolo, mentre i pezzi degli scacchi si muovevano rapidi sulla scacchiera.
Tra una mossa e l'altra, le battute e le risate non mancarono, ma sentivo la presenza di Jackson sempre vicina, come una costante che mi dava sicurezza.
Ah e ovviamente ho vinto, e Caph come al solito, ha barato.Verso mezzanotte, la stanchezza cominciava a farsi sentire. Andrea sbadigliò platealmente, facendo scoppiare tutti a ridere.
-"Che ne dite se ci accampiamo qui per la notte?" propose.
-"È da un po' che non lo facciamo."
L'idea fu accolta con entusiasmo, e in breve tempo trasformammo il bunker in una sorta di grande dormitorio. Sistemammo coperte e cuscini ovunque, creando un ambiente accogliente e familiare.
Jackson si avvicinò a me mentre cercavo di sistemare una coperta.
-"Hai un posto in cui accoccolarti?" mi chiese, con quel sorriso che ormai conoscevo bene.
-Sì,
risposi, lanciandogli uno sguardo complice.-Proprio qui, accanto a te.
Senza dire altro, ci sistemammo uno accanto all'altro, lasciando che la tranquillità della notte ci avvolgesse.
Mentre gli altri si sistemavano e le luci si abbassavano, sentii Jackson avvicinarsi ancora di più. Mi prese delicatamente la mano sotto le coperte, un gesto semplice ma pieno di significato.-"Grazie, Nicole," sussurrò.
Scostai la testa, un po' confusa, guardandolo.
-Per cosa?
-"Per avermi dato una possibilità."
Mi soffermai su di lui, trovando i suoi occhi che brillavano nella penombra.
-Non so cosa succederà, Jackson, ma sono contenta di essere qui con te.
Non ci furono altre parole, solo il calore della sua mano nella mia e il ritmo regolare dei nostri respiri che si mescolavano. Il bunker era immerso in un silenzio tranquillo, interrotto solo dal suono lieve del respiro degli altri che dormivano.
Chiusi gli occhi, sentendomi finalmente in pace.
In quel momento, non importava cosa ci riservasse il futuro. Ero circondata dai miei amici, dalle persone che amavo, e accanto a Jackson, sentii che qualunque cosa sarebbe successa, avrei trovato un modo per affrontarla.L'estate stava per finire, ma c'era ancora tempo per vivere ogni istante, e io ero pronta a farlo, con il cuore aperto e la mente serena.
Abbracciati sotto le coperte, ci addormentammo, lasciando che i sogni ci portassero lontano, verso nuove avventure e forse, nuove speranze.
*Spazio Autore*
Ciao raga!!! Innanzitutto scusatemi la lunghezza di questo capitolo ma come al solito, è di passaggio.
Ho visto che la storia vi sta piacendo molto, volevo solo ringraziarvi, trovarla nelle storie Ig di una pagina dei bnkr, per me è stato un grande onore davvero.
Se avete dei consigli da darmi sarò molto lieta di accoglierli, qualsiasi cosa, mi servirebbe tanto :)
Tranquilli! Più avanti ci sono capitoli più lunghi...(e qualche drama in più!)
Take care!🫶🏼