Le giornate di fine estate avevano una luce particolare.
Il sole, più dolce rispetto al caldo feroce di luglio, scaldava senza bruciare, e le ombre si allungavano presto, come a ricordarci che il tempo non aspettava nessuno.
Dopo quella notte al bunker, le cose tra me e Jackson erano cambiate, ma in modo sottile. Non c'era stata nessuna dichiarazione eclatante, nessun grande gesto romantico, ma ogni piccolo momento passato insieme conteneva una promessa.
Quella mattina, mi svegliai con una sensazione di leggerezza.
Jack mi aveva scritto un messaggio presto, chiedendomi di incontrarlo.Jackie
Ci vediamo più tardi?
09:22Non aveva specificato dove né perché, e questo mi aveva incuriosito. Decisi di accettare l'invito, sentendo dentro di me che forse era arrivato il momento di fare un passo avanti, qualunque cosa significasse.
Alla fine ci incontrammo al lago, il nostro posto preferito, seduto su una panchina che dava sull'acqua. Quando mi vide arrivare, mi accolse con un sorriso che sembrava più rilassato del solito, come se avesse finalmente trovato un po' di pace anche lui.
-"Ciao"
mi salutò, alzandosi per venirmi incontro.-Ciao,
risposi, sentendo un leggero battito di nervosismo nel petto.-Cosa succede?
Jackson indicò il lago, dove l'acqua scintillava sotto i raggi del sole.
-"Volevo solo passare un po' di tempo qui con te. Senza pensieri, senza pressioni. Solo noi due."
Annuii, lasciando che le sue parole si posassero su di me come una coperta calda.
-Mi sembra perfetto.
Ci sedemmo insieme sulla panchina, lasciando che il silenzio parlasse per noi. Guardammo le anatre che nuotavano pigramente e il vento che increspava la superficie dell'acqua. Era un momento così semplice, ma proprio per questo così significativo.
Dopo qualche minuto, Jackson parlò, con la sua voce bassa e riflessiva.
-"Nicole, so che siamo ancora in un territorio incerto. Non voglio metterti pressioni, ma non riesco a smettere di pensare a quello che potremmo essere, se solo ci dessimo una vera possibilità."
Le sue parole mi colpirono profondamente, facendomi riflettere su tutto quello che avevamo passato.
-Anch'io ci penso, Jackie. Ma ho paura. Non voglio rovinare quello che abbiamo già.
Jackson annuì, guardando lontano, verso l'orizzonte.
-"Capisco. Ma forse... forse è giusto avere paura. Forse significa che quello che abbiamo conta davvero."
Questa sua riflessione mi fece sorridere.
-Forse hai ragione. Non avrei mai pensato di ritrovarmi qui, a parlare di noi in questo modo. Eppure eccoci qui.
Ci fu un altro momento di silenzio, poi Jackson si voltò verso di me, e la sua espressione cambiò, diventando più seria.
-"Nicole, non voglio perderti. E non parlo solo come...amico.
Voglio sapere se possiamo provare a essere di più, senza dover avere tutte le risposte subito."Sentii il cuore battere più forte. Era una richiesta sincera, un invito a esplorare qualcosa di nuovo, senza le certezze che di solito cercavo disperatamente.
Respirai profondamente, cercando di ascoltare il mio cuore. Sapevo che i miei sentimenti per Jackson erano cresciuti nel tempo, passando da un semplice affetto a qualcosa di molto più complesso e intenso.
-Forse possiamo provare?
risposi infine, guardandolo negli occhi.-Ma dobbiamo essere onesti l'uno con l'altro. Senza segreti, senza giochi. Solo noi, autentici.
Jackson sorrise, un sorriso che parlava di speranza e gratitudine.
-"Ci sto. Solo noi, autentici."
E in quel momento, sentii che avevamo davvero fatto un passo avanti. Non sapevo dove ci avrebbe portato questa nuova avventura, ma ero pronta a scoprirlo. Con Jackson al mio fianco, mi sentivo più forte, più coraggiosa. E forse, per la prima volta da molto tempo, anche più felice.
*Spazio autore*
RAGA scusate l'assenza, ma tra una storia e l'altra mi sono un po' persa!!
(anche perché ero ancora in vacanza)
Per farmi perdonare oggi carico ben DUE capitoli, anche perché come sempre sto capitolo corto corto di passaggio non ci fa sempre impazzire.
Vi voglio bene grazie per il supporto❤️
Take care!🫶🏼