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Canzone per il capitolo: Time of our lives ~ Miley Cyrus

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Canzone per il capitolo:
Time of our lives ~ Miley Cyrus

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La vita è come un viaggio sulle montagne russe, siamo tutti d'accordo. Ci sono gli alti e ci sono i bassi, e il momento in cui si passa dai primi ai secondi è totalmente inaspettato, ogni volta. Si rimane con il fiato sospeso quando si è ormai sulla cima e non si vede l'ora di provare l'ebrezza di scendere senza alcuna paura che possa tormentare, fregandosene del mondo e di tutto ciò da cui si è circondati. In quel momento di alta felicità e spensieratezza esistiamo solo noi stessi.

Mi sono sentita così quando, spogliata dei miei vestiti e rimanendo solo in intimo con uno sconosciuto, seppur fossimo immersi nel buio della notte, mi sono tuffata in acqua.

Da quel momento qualcosa dentro di me ha deciso di scattare, di portarmi verso un cambiamento che non era in programma. Non sono mai stata una ragazza che ama il pericolo o che si diverte ad andare contro agli ordini dei propri genitori, seppur i miei fratelli non siano stati degli ottimi esempi.

Ho sempre seguito il mio percorso di figlia perfetta, sono stata un modello ed esempio da seguire, nonostante io sia la più piccola in famiglia. Ma, dopo quanto successo con Mark, qualcosa in me si è decisamente rotto.

Mentre ero immersa nella fresca acqua marina, mi sono ritrovata a chiedere a me stessa se quella fosse davvero la vita che volevo. Desideravo veramente continuare a essere perfetta, o, perlomeno, credere di esserlo? Non era più quello che cercavo, per il semplice fatto che, per la prima volta, avevo ascoltato quello che io volevo veramente e non quello che gli altri pretendevano da me.

Mi ero ricordata chi fossi realmente, ritornando ad anni del mio passato che da tempo erano stati dimenticati. Avevo deciso di tornare a essere quella bambina spensierata che, in preda all'euforia, si era gettata in acqua pur non sapendo nuotare, credendo senza alcun dubbio di essere una sirena. Come allora, anche stasera nel riemergere mi sono ritrovata a mascherare le lacrime sul mio viso con l'acqua del sale.

Stavolta, però, le lacrime appartenevano a una gioia che non poteva essere descritta.

«Come ti senti?» Tornati sul nostro posto tra gli scogli, e rivestiti, Tom mi offre ancora la sua birra.

«Ho diciassette anni e mio fratello maggiore non approverebbe,» rifiuto. «Grazie per stasera.» Sorrido, alzando lo sguardo su una luna che brilla tra le stelle, in un cielo in cui non c'è traccia di una misera nuvola.

«Lo rifaresti?»

«Ci puoi contare,» rispondo persino ridendo. Alla fine gli prendo la bottiglia di birra di mano e butto giù un piccolo sorso per pulirmi le labbra dall'acqua salata.

«Ora che hai rotto il ghiaccio, devi solo pensare a quale sarà la tua prossima mossa.»

«Tornare da Anderson prima che chiami la polizia perché non mi trova?» scherzo, eppure è strano che non si sia ancora fatto vivo. Meglio così, altrimenti dovrò correre da lui per tranquillizzarlo, nel momento in cui mi chiederà dove mi sono nascosta.

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