Joshua's pov
Ci stavamo dirigendo all'esterno dell'aereo porto direzione università, nei miei pensieri c'era quella domanda che mi aveva fatto poco fa
"perché hai fatto tutto questo per me?"
Non sapevo cosa dirle, sentivo il suo sguardo su di me in attesa di una mia risposta che non arrivò molto presto,
perché il mio amico Ethan si avvicinò proprio in quell'istante:
"ehi amico, vieni con me un attimo",
le dissi di aspettarmi li,
"cretino, cosa vuoi?"
"ho un piano geniale, non arrabbiarti però, ora tu riporterai beth a scuola così potete parlare allora? Sono un genio no?"
Pensandoci avrei potuto davvero parlarci stavolta per bene senza nessuno che ci interrompeva.
Elisabeth's pov
Li vedo parlare in lontananza e pian piano riavvicinarsi,
"allora noi andiamo, Beth la riporta Joshua"
Sento dire da Ethan alle mie amiche, Daphne mi lancia un'occhiata per avvisarmi che era quello il momento perfetto per parlargli.. li vedo salire in macchina e andarsene, fino a quando lui inizia a parlarmi:
"allora vuoi rimanere qui per sempre piccola Beth?"
Lo guardo, facendo di no con la testa:
"andiamo dai"
esclamo affranta, perché mi toccava andare davvero con lui.
Ci avviciniamo alla sua auto ed era bellissima già esternamente,
è una Maserati Ghibli nera,
"ehi allora sali? anzi aspetta",
lui era già al suo posto quando lo vedo alzarsi e venire verso di me,
e mi apre la portiera facendomi gesto di entrare
<che cosa carina>
pensai tra me e me.
Chiuse la portiera ed io iniziai a far caso ai particolari, se l'esterno mi aveva colpita, l'interno mi aveva fatto pensare ancora di più che aveva uno stile meraviglioso e che la sua auto lo rappresentava completamente,
continuai ad ammirare quel rosso bordeaux che rifiniva tutta l'auto, vari pacchetti di sigarette messe nella porta oggetti affianco a lui, l'occhio però mi cadde sul famoso taccuino che portava sempre con lui, doveva essere molto importante, non mi accorsi però che lui mi stava guardando infatti alzando gli occhi lo vedo concentrato su di me,
"allora, ora che hai praticamente controllato la mia auto possiamo andare?"
stava ridendo, lo vedevo ma non dissi nulla e lui partì.
L'atmosfera era abbastanza tranquilla,
nessuno dei due si decideva a parlare e l'unica cosa che si sentiva era il rumore della macchina e la musica che in quel momento era bassissima e non era da lui, da come immaginavo e mi era stato detto,
cosi iniziai a parlare:
"Joshua, allora ti va di rispondermi ora alla domanda di prima?"
lo vedo in difficoltà ma inizia a parlarmi,
"e tu Beth, tu l'avresti fatto per me?"
rimango senza parole per un po' di tempo come può rispondermi ad una domanda con un'altra domanda importante?
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PENSANDO A NOI
RomanceLei si chiama Elisabeth Hale, se dovremmo descriverla con tre aggettivi sarebbero: coraggio, dolcezza e purezza. Portava con sé un passato orribile dietro, proprio per questo dopo i 18 anni trascorsi nelle scuole italiane, decide di cambiare aria...