[ITA] - UN CUPCAKE - FREENBECKY

UN CUPCAKE

Un cupcake.Bec teneva in mano quel cupcake e a lei sembrava tenesse in mano il mondo intero.Il suo mondo.Il loro mondo.Fu lo shooting più difficile della sua vita, perché non era mai lì, non lo era mai davvero.Si tolse la giacca di pelle e si avvicinò carponi verso la sua mano, allungandosi come un gatto ai raggi del sole, il suo sole. Bec.Lei ricambiò quel sorriso e quello sguardo che sapeva più di mille parole, e sapeva che l'avrebbe vista arrivare, l'avrebbe vista muoversi e per questo non fece niente.Lasciando che Freen credesse di avere il controllo.E faceva bene a crederlo.Addentò quel cupcake mentre la mano di Bec andava intorno alla sua nuca in un gesto dolce, carezze gentili, che le dicevano in silenzio che tutto andava bene.Tre morsi.Bastavano quelli per finirlo, ma a Freen non importava molto di quella mini red velvet, a lei importava delle dita che la tenevano.Le baciò il palmo, aprendolo, e si avvicinò di più con il corpo, mettendosi tra le sue gambe mentre dal bacio sul palmo si spostò sulle sue dita, morsicandole i polpastrelli ancora dolci.Bec dal canto suo scivolò con la testa sulla spalla libera di Freen, che baciò, dolcemente, risalendo fino al collo.Detestava non poterla marchiare come voleva, non poter dichiarare e urlare che fosse sua, per questo si limitò a mordicchiare quella vena perfetta mentre la mano scivolava lenta sul suo seno.Una mano andò a stringersi intorno alla sua vita, attirandola a sé, contro il suo petto, cosa che fece arrossire Freen, che perse il contatto con il suo palmo.<<Ho fame anche io adesso...>> sussurrò Bec al suo orecchio e Freen sorrise imbarazzata voltandosi a guardarla come si permetteva di mostrarsi solo con Bec.<<Non possiamo qui...non...Bec...>> non riuscì nemmeno a finire di parlare che Bec era già sul suo collo di nuovo mentre la mano sinistra scendeva lungo il suo corpo e quella stretta la teneva a sé.<<Lo so...non qui...ma solo un poco>> continuò accarezzandole l'interno coscia mentre la mano destra risaliva a voltarla per un bacio, lungo, profondo, dissetante e pieno.Non lì.Non al mare.Non nel camerino.Quanta pazienza ancora?La desiderava da giorni, ma non c'era mai il momento giusto.Non lì.<<Posso venire da te oggi?>> le chiese leccandole le labbra e Freen sorrise, inumidendosi le proprie nel raccogliere il sapore della donna che amava ancora incastrato in esse <<Non dormiremo, non è così?>> le domandò e Bec scosse la testa in negazione <<No, non dormiremo Freen>> le confermò andando un poco più vicina alla sua intimità, facendola sussultare e aggrapparsi a lei in un rantolio che ben la diceva lunga su quel rapporto conosciuto solo da loro.<<Non mi stai dando scelta...>> sussurrò con fiato corto e giocoso, le piaceva giocare con Bec, prenderla in giro, anche in situazioni dove lei stava perdendo <<Non voglio dartene>> ribatté cominciando a darle fin troppe attenzioni tra le gambe, facendola sussultare e rabbrividire contro di lei <<V-va be..c..>> ansimò Freen scottata come finiva sempre, aggrappata alla sua spalla per non perdersi in quella lussuria di cui Bec era padrona.Quest'ultima sorrise rallentando quei gesti e soddisfatta, riprendendo a baciarla, un bacio più dolce, calmo, che voleva darle spazio e tranquillità.Controllo che sapeva aver fatto perdere a Freen.<<Scusa...ma mi manchi troppo>> disse Bec stringendola dolcemente, nascondendosi nell'incavo del suo collo, dandole piccoli bacini sulla spalla come sapeva a Freen piacessero.Non aveva ancora capito perché, ma la calmavano, più di quando le faceva i grattini o passare notti a fare candele con lei inutilmente.L'avrebbe protetto.Quel sentimento.Quella pace.L'avrebbe protetta.Nessuno poteva vedere quel lato di Freen.Quello era solo suo.

Rieccomi! Spero che questo racconto vi piaccia e vi abbia fatto venire voglia di cupcake. Se volete mi trovate anche nei miei social (Link in Bio)