Cap 11

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Pov Davide:
Appena girai l'angolo del corridoio, senza farmi vedere dai braccialetti, corsi il più veloce possibile in stanza e mi chiusi dentro. Crollai a terra quasi subito portandomi una mano al petto.
D: nonono un'altro infarto no cazzo..
Cerco di respirare profondamente e nel frattempo mi avvicino alla finestra per prendere aria. Non potevo morire, non adesso, avevo trovato tutto ciò che cercavo: la ragazza perfetta e un gruppo di amici che sono diventati la mia famiglia nel giro di pochissimo tempo... non potevo lasciarli.
Passarono circa quindici minuti e appena il dolore iniziò a diminuire andai nello studio della Lisandri per spiegarle cos'era successo.
Lis: Davide che ti succede?
D: prima ho sentito una fitta al petto, come le scorse volte. Ho cercato di tranquillizzarmi e prendere un po' d'aria alla finestra e poi sono venuto qui per dirglielo
Lis: vieni facciamo delle analisi
La Lisandri mi accompagna in una stanza e faccio una TAC e un'arteriografia. Ci mettiamo circa un ora.
D: allora dottoressa? Che mi sta succedendo?
Lis: dall'ultima volta le tue condizioni sono peggiorate Davide... più di quanto ci aspettavamo... e non so quanti altri attacchi del genere potrai sopportare
D: questo vuol dire che morirò vero?
Lis: non è detto Davide, ci sarebbe comunque l'opzione dell'operazione
D: l'operazione? La stessa operazione di cui mi parlava l'altra volta? Quella dove ho il 50% di probabilità di morire? Andiamo dottoressa lo dica che sono spacciato!
Lis: ....
D: mi faccia un favore, non lo dica a Nicole e ai braccialetti... non voglio farli preoccupare
Lis: d'accordo.. dai va in camera a riposare
Io annuisco e appena esco dal suo studio le lacrime iniziano a rifarmi il viso.
Non sapevo che cosa fare: e se dovessi fare l'operazione? E se andate male? E se morissi..?
Perciò mi alzai, presi un foglio e iniziai a scrivere una lettera a Nicole e ai braccialetti.
Appena finisco mi asciugo di corsa le lacrime poiché sento il rumore della porta aprirsi... era Nicole.
D: ehi nanetta..
N: ehi amore come stai?
D: meglio tranquilla; vieni qui?
Dissi dando due colpetti vicino a me sul letto.
Lei annuisce e si sdraia di fianco a me e io la abbraccio subito.
D: ti amo tanto nanetta...
N: anch'io ricciolino, non sai quanto
D: resti un po' qui con me? Ho bisogno di te...
N: sì certo... ma amore sicuro di star bene?
D: s-si è solo che ho paura di perderti...
Lei mi guardo per un istante prima di darmi un bacio e dire:
N: Davide, ehi, guardami
D: mm
N: non mi perderai capito?
D: sì..
Dissi mentre gli occhi iniziavano a farsi lucidi.
D: resti a dormire qui stanotte?
N: si certo
Dopo poco ci sdraiammo e ci mettemmo a vedere un film, lei si addormentò quasi subito e io la tenni stretta a me il più possibile. Circa mezz'ora dopo mi addormentai anch'io.
Sogno di Davide:
C'erano i braccialetti che piangevano in una stanza tutti insieme, non capivo così chiesi:
D: ragazzi ma che succede?
Loro continuano a piangere, come se non mi ascoltassero.
D: oh ma che vi siete fumati stamattina?
L: non meritava questa fine, era solo un ragazzino!
Oddio, non è che...
Provai ad abbracciare Leo ma lo attraversai.
D: nonono cazzo no!
Corsi in camera mia per vedere se Nicole fosse lì ma la scena che mi si presentò davanti non è una delle migliori, anzi, la peggiore: Nicole stava avendo una crisi respiratoria, era stesa sul pavimento e non riusciva a respirare.
D: oh Nicole!
N: cazzo mi ha lasciata sola! Cazzo!
Disse faticosamente. Io provai a parlarle ma lei non mi sentiva...
Io ero... ero m-morto?!
Fine sogno.
Aprì gli occhi e mi svegliai di colpo. Vidi Nicole abbracciata a me che era in dormi-veglia, ormai era mattina.
Non potevo farle questo, non posso più continuare così, non voglio che lei soffra per me...
Non voglio farlo ma....
Fine pov Davide

NICOLE

Mi sveglia abbracciata a Davide, come ogni mattina ormai. Lo vidi già sveglio, cosi mi alzai insieme a lui.
N: ehi buongiorno amore
Dissi dandogli un bacio ma lui si scansò prima che le nostre labbra si toccassero.
N: amore ma che ti prende?
D: ... dobbiamo parlare
N: che succede..?
D: Nicole io voglio lasciarti...
N: Dà ma che stai dicendo?!
D: Nicole io non ti amo più.
Mi disse freddo e le lacrime iniziarono a farsi spazio nei miei occhi.
N: e tutte le cose che mi hai detto ieri sera?!
Rimase un secondo in silenzio e poi mi rispose.
D: era tutta finzione, non volevo che ci rimanessi male
Mi stava facendo uno scherzo vero?!
N: Davide ma che diavolo dici
Provai a prendergli la mano ma lui la levò bruscamente.
N: sei serio?
Lui annuì e si giro dall'altra parte, dandomi le spalle. Poi
N: bene.
Dissi alzandomi dal letto e sbattendo la porta della stanza.
Iniziai a correre verso la camera di Cris mentre le lacrime iniziavano a scendere senza sosta sul mio viso. Mentre correvo però mi scontrai contro qualcuno.
N: scusi..
L/V: Nicki ma siamo noi- aspetta perché piangi?!
N: niente lasciate stare
L: no Nicki che cavolo è successo?!
N: NIENTE! STO BENE!
Dissi per poi ricominciare a correre verso camera di Cris mentre Leo e Vale mi chiamavano.
Appena entrai in camera Cris mi vide e venne di corsa verso di me.
C: oh Nicki che è successo?! Perché piangi?!
N: D-Davide mi ha lasciata. Ha detto che non mi ama più e che era tutta finzione per non farmi stare male-
Dissi singhiozzando mentre Cris mi abbracciava.
C: Nicki mi dispiace tantissimo, posso fare qualcosa?
N: no tranquilla... è solo che vorrei capire che cos'ho sbagliato
Dissi continuando a piangere tra le braccia di Cris.
N: sono un fottuto disastro! Ecco perché nessuno mi amerà mai!
C: ehi no, non dire così, tu sei perfetta
N: se sono perfetta allora perché mi ha lasciata?
C: perché è un fottuto stronzo Nicki
Io annuisco e rimango un po con lei, che cerca di consolarmi e farmi ridere.
Passa circa un ora e decido di tornare in camera.
N: Cris io torno in camera...
C: d'accordo ma per qualsiasi cosa mi chiami ok?
Io annuisco e l'abbraccio di nuovo.
N: grazie di tutto Cris
Lei mi sorride e poi io esco dalla camera.
Quando però ritorno nella mia stanza vedo che le cose di Davide non ci sono più, così decido di chiedere ad Ulisse.
N: Ulisse perché le cose di Davide non ci sono più?
U: Nicki mi dispiace, ha voluto cambiare stanza...
Io rimango immobile mentre le lacrime iniziano a rifarmi di nuovo il volto. Se prima mi ero calmata, ora sto peggio.
Rientrai in camera ringraziando Ulisse e mi feci una doccia. Mi misi questi vestiti, per stare comoda:

Un amore che credevo impossibile - Davide di Salvo - braccialetti rossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora