Capitolo Trenta

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N:" è... è straordinario..tu..t-tu sei straordinario..."

Gli occhi velati da una patina lucida.

La bocca socchiusa, lucida anch'essa per l'abitudine nervosa del maggiore di mordicchiarsi il labbro inferiore, ed una felicità a malapena trattenuta nelle iridi chiare e nell'intera espressione dipinta sul suo volto

Natsuo Todoroki quasi trema davanti ad Izuku, che non può fare altro che osservarlo anche lui con le labbra appena dischiuse e con l'espressione curiosa, mentre continua a sfiorare quel ventre arrotondato sentendo suo figlio scalciare verso di lui

N:" H-hai...hai ragione. Lui..l-lui si muove tantissimo e...ed è così agitato! Forse ..forse ha preso da te perché mia madre mi ha sempre detto che io a malapena mi muovevo"

Un tenero sorriso nacque sulle labbra di Izuku, troppo intenerito da quella scena per ricordarsi di essere ancora arrabbiato con il maggiore, per poi posare una mano su quella dell'albino e sfiorarla con dolcezza

I:" Non so quanto sia grande tua madre ma penso che tu prendessi troppo spazio per pretendere anche di muoverti"

Era la prima volta...

Era la prima volta che Izuku si rivolgeva a Natsuo senza un inflessione dura nella voce, e senza parlare per monosillabi, e quel momento spiazzò entrambi talmente tanto da costringerli ad alzare in contemporanea lo sguardo e guardarsi forse per la prima volta sul serio.

E quando la risata scoppiò nella gola del maggiore, piena e potente nonostante non si concedesse ormai da anni di ridere, anche Izuku si ritrovò a cedere immediatamente unendosi a lui e vedendo il suo ventre muoversi sballottando ad ogni colpo di tosse

Un momento perfetto.

Un momento che se fosse stato visto dall'esterno, da qualcuno che non conosceva la loro situazione, sarebbe stato scambiato per una di quelle pubblicità pompose dove tutto sembra studiato ad arte per ricreare una famiglia idilliaca.

Ed era così che si sentivano in quella piccola bolla dove non esisteva, finalmente, nient'altro che loro.

Per questo quando la mano di Natsuo indugiò sul ventre del minore,una carezza a voler calmare il cucciolo scalmanato che si muoveva all'interno ma anche un modo per prolungare il contatto con il suo omega, Izuku non si tirò indietro e né tantomeno riuscì minimamente a pensare di farlo.

Perché l'odore di Natsuo lo stava avvolgendo sempre di più ad ogni minimo secondo che passava...

Perché la mano dell'alpha era calda e confortevole, facendolo sentire al sicuro e tranquillizzando immediatamente anche il bambino che smise di muoversi, e perché quella nuova sensazione di pace era così inaspettata e violenta da riuscire quasi a commuoverlo.

Ma la lacrima che si stava formando nei suoi occhi non riuscì mai ad uscire...

Una mano dalle dita talmente lunghe da coprirgli l'intera metà del suo viso si sollevò timidamente, sempre mantenendo il contatto visivo e cercando di trasmettergli calma, mentre la bocca di Natsuo si socchiudeva e le parole venivano formate lentamente e sottovoce

N:" posso toccarti?"

Le sopracciglia di Izuku si aggrottarono ed una battaglia furiosa prese a massacrargli il cuore e la mente spingendolo a sentirsi quasi in obbligo a respingere chi gli aveva fatto così tanto male e chi, fino a pochi giorni prima, aveva ignorato entrambi come se non esistessero neanche, ma quando i suoi occhi si rialzarono non riuscirono a scorgere NIENTE del mostro che si era immaginato e che aveva odiato con tutte le sue forze.

Di fronte a lui c'era solo un uomo sui trent'anni... C'era solo una persona, con gli occhi più limpidi della stessa acqua , ed una persona che sembrava arresa e vulnerabile tanto quanto lui...se non di più...

La mano destra del verdino si sollevò prima ancora che i pensieri riuscissero a schiarirsi nella sua mente, sfiorando uno zigomo perlaceo e sentendo la pelle d'oca formarsi sotto i suoi polpastrelli, per poi muoversi in avanti e continuare la sua corsa sollevando anche l'altra mano e posandola sull'altro lato del viso dell'albino

Prima di spingerle entrambe in avanti, vedendo il cuore del suo compagno battere furiosamente sulla vena principale del collo taurino, ed allacciarle dietro di esso portando le labbra ad un centimetro dalle sue e sussurrandovi sopra

I:" ..si..."

E quasi Izuku credette che l'albino fosse morto di infarto, dato che rimase immobile e trattenendo anche il respiro, prima di vedergli chinare il viso in completa sottomissione e sentire la gola chiudersi in un nodo che non riusciva nemmeno a deglutire

N:" Io...grazie..."

La guancia del verdino si posò sulla spalla del maggiore, una mano enorme posata sulla sua nuca a trattenerlo con delicatezza, mentre l'altra mano di Natsuo avvolgeva la sua schiena stringendoselo contro e ricominciando a tremare tra le sue braccia

N:" Grazie Izuku...io... i-io... grazie... grazie..."

Rimanendo allacciati, mentre i feromoni dell'alpha ricoprivano completamente l'Omega avvolgendolo e facendolo sorridere sulla sua spalla, e mentre gli occhi di Izuku si chiudevano percependo per la prima volta la vera sicurezza

Certo che, da quel giorno, niente e nessuno avrebbe più potuto fargli del male

Certo che, da quel giorno, niente e nessuno avrebbe più potuto fargli del male

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