Cap 14

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Erano passati sei giorni da quando ho dovuto dire hai braccialetti di Matteo...
Ogni giorno io continuavo a subire molte, troppe violenze da Matteo.. ma non potevo fare niente.
Stamattina dopo essermi alzata, verso le 9:00 è venuta Cris in camera...
C: Nicki! Devo raccontarti una cosa
Dice mentre si siede sul mio letto.
N: dimmi tutto
Dico con un nodo alla gola mentre sento gli occhi di Matteo puntati addosso.
C: potresti dire a Matteo di uscire?
Mi chiese sottovoce, per non farsi sentire troppo da lui.
N: m-ma tranquilla Cris tanto non ci ascolta
C: vabbè ho capito
Dice prima di prendermi per un braccio e portarmi in camera sua.
Prima di uscire incrociai lo sguardo di Matteo, avevo paura e tremavo sempre di più.
Arriviamo in camera di Cris e iniziamo a parlare, ma io non la stavo ascoltando molto; avevo paura di ciò che mi avrebbe fatto foto Matteo. I miei pensieri vennero però interrotti da Cris.
C: ehi Nicki tutto bene? Sei un po' strana oggi
N: n-no sto bene, sono solo un po' stanca
C: ah ok
Ero indecisa sé chiedere aiuto a Cris, non sapevo che fare... se Matteo l'avesse scoperto...
Poi io avevo paura di parlarne... ma mi venne in mente un'idea. Le donne che vengono picchiate fanno sempre quel gesto con la mano per chiedere aiuto.. potrei farlo con Cris, o almeno tentare.
Ci provai dopo qualche minuto ma credo che lei non lo notò molto..
N: comunque Cris io devo andare in camera
Feci per correre in stanza ma appena entrata qualcuno mi bloccò tirandomi per il braccio, sapevo già chi era....

Pov Cris:
Stavo parlando con Nicole in camera mia, era un po' strana.. lei dice di essere stanca ma io non le credo molto.
Inizialmente pensai che non mangiava e si sentiva male, ma poi notai che mi fece un gesto con la mano, come quello che fanno le donne che vengono pi-
Dopo pochi secondi realizzai e corsi immediatamente dai braccialetti, in camera di Leo e Vale.
C: RAGAZZI!
L: oh amore che succede??
C: credo che Nicole sia in pericolo, dobbiamo aiutarla!
D: Cris ma che dici?
L: ok amore tranquilla, spiegaci che è successo
C: prima sono andata in camera di Nicole perché dovevo dirle una cosa e le ho chiesto se poteva uscire Matteo e lei non voleva, aveva paura, così l'ho portata in camera mia ma lei non mi sembrava ascoltare ciò che le stavo dicendo, aveva lo sguardo perso nel vuoto. Dopo poco ho visto che mi faceva un segno con la mano, come quando devi chiedere aiuto
D: quindi secondo te Matteo?!
C: non lo so ma dobbiamo tenerlo d'occhio ragazzi vi prego, non voglio che succeda niente a Nicki.. già non è periodo, non sta più mangiando
D: perché?!
C: cosa?
D: perché non sta mangiando?!
Io rimasi muta guardandolo e stessa cosa fecero i braccialetti.
D: ... ok ho capito, è colpa mia di nuovo!
L: Dà nessuno vuole darti colpe, solo che da quando tu non sei più con lei sta peggio, molto peggio..
Davide non fiatò, guardo in basso. Solo dopo pochi minuti parlò.
D: c-come facciamo? A tener d'occhio Matteo?
Tutti noi rimaniamo in silenzio per un po' a cercare un'idea, ma poi a Tony ne venne una geniale.
Fine pov Cris

NICOLE

Ero tornata in camera e come previsto ad aspettarmi c'era Matteo. Chiuse tutte le serrande e le finestre, poi passò alla porta, ma per fortuna non la chiuse a chiave.
N: M-Matteo che vuoi fare..?
M: stai zitta cazzo
Dice mentre mi tira uno schiaffo sulla guancia.
M: ti avevo detto che senza di me non potevi andare da nessuna parte
N: ma io le avevo detto di no è stata lei a costringermi-
Non riesco a finire di parlare che mi tira un altro schiaffo
N: ti giuro che non le ho detto niente-
Matteo iniziò a stringermi i polsi.
M: non mi fido di te, se quelli sanno la verità poi finisce male hai capito?
Io annuisco e poi noto che mi ha lasciato un livido sotto l'occhio per quanto ha tirato forte lo schiaffo...
Appena lasciò la presa il andai in bagno a coprirmelo, senza farmelo ripetere due volte.
Io a Cris l'avevo dato un segnale, stava a lei capirlo...

2 giorni dopo...

Era tardo pomeriggio, stavo al telefono su mio letto.
Erano passati due giorni e ancora niente aiuto dai braccialetti... credo che Cris non ha capito il mio segnale...
I miei pensieri vennero interrotti da Matteo, io rabbrividì.
M: Nicole
N: s-si?
Lui si avvicina a me e si siede a lato del mio letto. Iniziò a toccarmi e mettermi le mani addosso, io cercai di toglierlo ma lui continuava. Tremavo e le lacrime iniziavano a scendere sul mio viso.
M: dai vieni qua
N: Matteo basta non voglio
Lui provò a toccarmi ancora ma in quel momento la porta si aprì, erano i braccialetti..
D: stronzo che non sei altro allontanati da lei!
Dice mentre lo alza dal letto e lo sbatte a terra mentre Cris corre da me e mi abbraccia.
C: tranquilla Nicki è tutto finito ok? Ci siamo noi
Io annuisco e le sorrido, mentre mi asciugo un po' le lacrime inutilmente.
Davide stava prendo ancora a pugni Matteo..
L: Davide basta così lo uccidi
D: è la fine che si merita! Sto bastardo del cazzo!
Matteo stava per perdere i sensi, si vedeva.
N: D-Davide basta, ti prego...
Subito dopo entrò Ulisse in stanza e cerco di calmare le acque.
U: che succede qui- Davide che stai facendo!!
Dice allontanandolo da Matteo.
M: stronzi..
U: beh mi spiegate che succede??
C: succede che sono settimane che questo bastardo maltratta Nicole
M: ma non è vero, io e Nicole stiamo insieme, ci amiamo, non è vero?
Io lo guardai malissimo mentre le lacrime rigavano sul mio viso. Avevo gli occhi di tutti puntati addosso, tranne quelli di Davide, che li puntava fissi su Matteo...
N: beh ecco-
Provai a dire ma venni interrotta da Davide.
D: no lei non dice propio un bel niente emerito coglione, Ulisse abbiamo le prove
Dice mentre prende in mano un tablet con su un video di Matteo che mi violentava.
U: okok può bastare
Dice bloccando il video per non vedere altro.
U: e tu vieni immediatamente con me
Dice mentre indica Matteo e lo prende per un braccio.
Matteo si avvicina prima a me.
M: dove cazzo l'hai preso quel video eh? Non finisce qui lo sai!
U: invece finisce eccome caro mio, te vieni con me
Esce dalla stanza insieme a lui e lo portano non so dove, ma lontano da me.
V: ragazzi andiamo a vedere così ci assicuriamo se quel bastardo lo portano via
L: si andiamo, Davide resta con Nicki
Sia io che Davide rimaniamo in silenzio per qualche minuto, poi io gli chiedo:
N: senti Davide, so che non stiamo più insieme però ti prego ho bisogno di un tuo abbraccio, magari uno di quelli che ci si dà tra amici o pazienti-
Non mi fece finire che corse ad abbracciarmi e io non volevo staccarmi più.
D: tranquilla Nicki è tutto finito
Io lo stringo sempre di più mentre piango tra le sue braccia.
N: è-è stato orribile te lo giuro, non l'avrei sopportato ancora a lungo...
D: lo so.. però adesso hai bisogno di riposarti
Dice mentre si stacca dall'abbraccio e mi fa stendere sul letto.
D: ora puoi dormire tranquilla, lui non c'è capito? Ci siamo noi
Io annuisco e cerco di asciugarmi le lacrime.
N: Davide..
D: mmh
N: grazie... di tutto
D: non ringraziare me, perché non sono stato io ad aiutarti...
Stavo per chiedergli che cosa intendesse con quella frase quando entrò Ester per portarmi la cena...
E: ehi piccolina, te la lascio qui o sul letto
D: letto, ora mangia vero Nicki?
Io annuì ma non volevo propio mangiare...
Dopo di che Ester uscì e Davide si sedette sulla sedia di fianco al mio letto. Credo che avesse notato che io guardavo il piatto senza fare niente.
D: Nicki ti prego...
Io negai e abbassai la testa.
D: da quanto non mangi?
Io rimasi pietrificata, non sapevo che dire.. ma poi scelsi la verità perché come facevo a mentire a lui?
N: non lo so, una, o forse due settimane...
D: Nicki perché?!
N: se Matteo mi vedeva mangiare...
Lui rimase zitto e abbasso la testa. Io cercai di rassicurarlo.
N: ehi non è colpa tua-
D: si che è colpa mia: tu non mangi prima perché ti avevo lasciato e poi per colpa di quel deficiente. E per tua informazione quel deficiente era in questa stanza a causa mia, io ho voluto cambiare stanza e io ho fatto la cazzata.
N: Dà ti prego, non darti colpe. Io ora mangio..
D: facciamo così, se tu mangi qualcosina io non ti faccio il solletico per una settimana
N: l'hai detto!
D: l'ho detto, promesso
N: va bene...
Controvoglia iniziai a mangiare poca poca pasta ma non toccavo cibo da troppo che ormai ricominciare non era semplice, per niente.
Detto ciò, appena misi in bocca quel poco di pasta, corsi in bagno a vomitare e Davide mi seguì. C'era lui, come ai vecchi tempi...
Io vomitai tanto, troppo... non avevo mai vomitato così.
Quando finì mi sentivo strana, mi sentivo come se dovessi svenire.
N: D-Davide..
D: ehi sono qui ok?
Dice mentre mi prende la mano e mi lega i capelli in una coda bassa, nel caso dovessi vomitare ancora.
D: stai meglio?
Io negai con la testa e poi gli dissi che mi sentivo sentivo svenire e lui mi aiutò.
N: Dà mi viene da svenire
D: nono ehi tieni gli occhi aperti, mettiti sdraiata e io ti aiuto ad alzare le gambe ok? Sta tranquilla non succede niente, ci sono io
Io annuisco e faccio come dice. In effetti un po' sto meglio.
D: come va ora? Meglio?
N: si, grazie di nuovo...
D: non devi ringraziarmi, non ho fatto niente
Dice mentre si alza e va di là, non so a fare cosa, mi ha solo detto <arrivo subito>.
Dopo due minuti neanche torna con una felpa in mano, forse ha visto che avevo freddo..
D: tieni mettiti questa, fa freddo
Io gli sorrisi e poi mi misi la sua felpa.
D: non sapevo dove avevi messo le tue e ti ho dato la mia, ma se ne vuoi una tua-
N: va bene questa, grazie
Lui mi sorrise e dopo poco mi aiutò ad alzarmi e tornammo di là, dove ad aspettarci c'erano i braccialetti.
N: allora?
C: quel bastardo marcirà in prigione
Dice sorridendomi e poi tutti vengono ad abbracciarmi, tranne Davide che stava pulendo in bagno. Quando uscì però lo sentì dire:
D: rega fate piano, va che è debole
L: ah si scusaci, ha provato a mangiare?
Io abbassai lo sguardo e mi girai verso Davide.
D: si c'ha provato ma non riesce, deve riprendersi ancora, è normale se non mangia da tanto..
N: scusate ragazzi..
Dico mentre mi metto nel letto, spostando il vassoio della cena.
R: non devi chiederci scusa
V: anzi, dovremmo chiedertelo noi per kon averlo capito prima che quel-
N: va tutto bene, ero io che cercavo di nasconderlo..
Mi sistemai nel letto e mi sdraiai chiudendo gli occhi.
C: dai ti lasciamo riposare...
D: io le pulisco il bagno e arrivo, se no c'è n'odore assurdo e non riesce a dormì
L: va bene, a domani ragazzi
N: notte
Dissi sorridendo a Cris che mi guardava preoccupata. Io lanciai uno sguardo a Leo e lui mi capì al volo perché andò in camera con lei e la tranquillizzò, credo che dormiranno insieme.
Io ero in dormi- veglia, ma sentivo comunque Davide che puliva il bagno. Dopo poco finì e stava per uscire credendo che dormissi ma io lo bloccai.
N: Aspetta Dà
D: ah ma sei sveglia!  Credevo dormissi
N: nono sto in dormiveglia..
Lui in risposta annuì.
N: non è che puoi stare qui stanotte, non l'ho chiesto a Cris perché era un po' agitata e preferivo stesse con Leo..
D: si certo
Disse per poi sdraiarsi sul letto di fianco al mio, quello che un tempo era il suo...
D: stai meglio ve?
N: sisi ora si, sono solo stanca
D: dormi tranquilla, tanto lui non è qui ok? Ci sono io non lui
N: grazie Dà
Lui mi sorrise e poi io mi addormentai subito dopo. Però prima lo senti dire <notte nanetta..>
Mi ha chiamata nanetta...

La mattina dopo però...

Un amore che credevo impossibile - Davide di Salvo - braccialetti rossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora