capito primo

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Respira.
L'odore dell'asfalto rovente si fa sempre più vivido e accentuato con l'alzarsi del vento tiepido della notte.
Notte buia, illuminata solo dai grandi pilastri di luce che percorrono la strada ancora deserta, e dagli imponenti palazzi circostanti.

Il cielo è tinto di color inchiostro, privo di stelle a causa dell'inquinamento luminoso. Ma fa capolino da una sottile nuvola la luna, in piena gibbosa crescente, che con la sua luce candida si specchia sui cordoli ancora inviolati.

La tensione nell'aria è palpabile, gli spalti tremano per via dell'entusiasmo dei tifosi provenienti da tutto il mondo, per assistere all'attesissimo gran premio di LAS Vegas. E come gli spalti, anche le mie gambe cominciarono a tremare dall'emozione.
Sono cresciuta sognando di diventare un giorno una dei venti migliori piloti al mondo.
Ho iniziato a correre sui kart all'età di dodici anni, un po' tardi rispetto ai miei coetanei, che a quell'età erano già molto preparati e disinvolti.
Purtroppo le condizioni economiche dei miei genitori non erano favorevoli per farmi competere in uno sport come questo.

D'altronde, i sogni molto spesso rimangono tali.

"Alex?" Sobbalzo appena cercando di tornare con la testa al presente e mi volto verso oliver.

"Che c'è?" dico sorridendogli.
Lui mi guarda con fare interrogativo e aspetta per qualche secondo prima di continuare a parlare

"Sei sicura che non vuoi venire a vedere la gara dai box? È un esperienza unica, penso che lasciarla scappare sarebbe un peccato!" Il suo entusiasmo è contagioso, d'altronde Oliver è questo.
Un dolce ragazzo pieno di vita e talento. È nato per correre, per lui è naturale come respirare o camminare.
A soli 19 anni è in procinto di firmare per la scuderia Ferrari, dopo che ha svolto un ottimo anno nell'academy di quest'ultima.

Sono la sua manager da un paio di anni ormai, e tra poco sarà tempo di affidarlo alla categoria avanzata.

È come un fratellino per me, e so che farà molto male lasciarlo andare.. ma sono contenta che potrà finalmente realizzare il suo sogno, se lo merita davvero.

Era anche il mio di sogno però...

"Non lo so Olly, non penso sia una buona idea" sento che mi sta guardando con la sua solita faccia da cane bastonato e quindi sposto l'attenzione sulle molteplici luci colorate che illuminano il paesaggio circostante.

"E dai, me l'avevi promesso! E poi sarebbe uno spreco non usufruire dei pass" Lo guardo un po' steccata e sospiro appena

"Non mi freghi, lo sai che non ti prometto mai niente." lui si ammutolisce e mi guarda con occhi da bambino in cerca di risposte.

"Però questo è anche il tuo sogno, no?"
Le parole escono sottili dalla sua bocca, come in un sussurro.
Certo che è anche il mio sogno...Ma vedere tutto ciò da vicino e dover accettare il fatto che questo non è il futuro che mi aspetta fa male.
forse dovrei accettare l'idea di non poter fare altro che vivere da spettatrice...Ho comunque la possibilità di lavorare in un settore che mi piace davvero molto, e sono fortunata e molto grata di ciò.

E poi Olly è così emozionato di andare, sarei davvero egoista a pensare solo come mi sentirei io, senza prendere in considerazione le sue emozioni. Lo proverei di una possibilità unica per un mio tasto dolente, e non voglio farlo.

Sospiro leggermente e borbotto tra me e me.

"Verrei anche ma non sono vestita in modo adeguato" dico abbassando lo sguardo sui miei vestiti. Indosso una camicia bianca oversize con un semplicissimo tubino nero e delle comode sneakers. I capelli mossi castano scuro contrastano con il mio tono candido. Decisamente fin troppo casual per presentarmi in mezzo alla gente altolocata nei box.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29 ⏰

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