Tirocinio

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L'indomani mattina ci alzammo presto fecimo colazione e ci preparammo insieme. Poi ci salutammo e ognuna andò per la sua strada.

Ora mi ritrovavo davanti a qull'enorme porta di legno scuro a due ante ferma immobile incapace di sfiorarla.
La mia mente era persa, immersa, nei ricordi di quando la oltrepassavo in totale tranquillità come se dietro ci fosse la mia mamma. Quando la oltrepassai per la prima volta in lacrime a causa del mio ex o tutte le volte che avevo bisogno di vedere quella donna... La donna che mi aveva fatto da mamma... Me lo aveva fatto capire cosa fosse una vera mamma, una che ti ama, ci tiene, si prende cura di te e ti protegge come se fossi il gioiello più prezioso che possiede.
Un sorriso amaro si modelló sulle mie labbra e mi decisi a oltrepassare quelle porte per motivi diversi, porta a vivere una nuova esperienza con lei.

T/n:"Ehilà che fai?"
La osservai seduta alla sua scrivania col sole che le baciava metà volto, così bella da essere una condanna per gli occhi, splendeva come sempre.
Era lì intenta a osservare delle carte sulla sua scrivania e ogni tanto buttava un occhio sul computer.
M:" Ehi bambolina. Sto sistemando dei documenti che riguardano i Villain che oggi andremo a prendere. Vieni siediti pure"
Andai a passo spedito verso le sedie che si trovavano davanti alla sua scrivania ne presi una e la misi accanto a lei, mi sedetti e iniziai a osservare.
M:"Allora abbiamo rintracciato diversi traffici di cose illegali: armi, droghe eccetera. Sembrano essere stati fatti tutti con le stesse procedure negli stessi porti o comunque treni, città.. Solo che non riesco a capire bene da quale casa tra queste parte tutto. Quindi il nostro primo lavoro di oggi sta nel leggere questi documenti e tramite le carte con il percorso tracciato cercare di capire la fonte"
Osservai i documenti e le carte sul tavolo, iniziai a mettere accanto alla cartina il rispettivo documento, le misi in ordine rispetto alle date
T/n:"Credo che un po' di ordine possa aiutare"
Adesso la scrivania sembrava una di quelle lavagnette degli investigatori.
Io e Nemuri ci mettemmo a osservare e leggere con attenzione ogni dettaglio e nel giro di qualche minuto avevamo la casa.
M:"Ottimo lavoro assistente, prenderò nota del suo consiglio 'più ordine' direi che è stato essenziale" mi sorrise e le sorrisi
Era sempre così splendida, non ti faceva mai sentire inadeguato/a, sapeva usare le parole giuste, era bello passare del tempo con lei.
Si alzò dalla scrivania e si diresse alla porta, feci lo stesso mettendo la sedia al suo posto.
T/n:"Dove andiamo?"
M:"Alla sala riunioni, abbiamo una squadra da avvisare" disse mentre camminava a passo spedito con dei documenti freschi di stampa in mano.
Raggiunsimo delle grandi porte nere, entrammo in una sala enorme.
Al centro c'era un tavolo di quelli elettronici che ti permettono di avere gli ologrammi 3D delle zone, tipo un google maps 3D. Attorno alla tavola c'erano diversi hero che appena videro Nemuri varcare la porta si misero sull'attenti salutandola.
M:"Buongiorno squadra. Prima di informarvi sulla svolte vi vorrei presentare T/n, fa parte della 1 A dello Yuei e oggi è qui come mia tirocinante, perciò oggi abbiamo un nuovo membro nella squadra. Il suo nome da hero è Angel of control ed è stata di grande aiuto sta mattina per l'individuazione della casa che oggi dovremmo assalire"
Tutti mi salutarono e dopo ciò Nemuri continuò a parlare del piano.
La guardai con occhi di ammirazione, era così decisa, sicura e preparata una capa perfetta.
Non sottometteva la sua squadra lì trattava come pari, li rispettava e loro rispettavano lei e ne avevano piena fiducia. Pian piano che dava compiti i componenti si mettevano a lavoro, chi per contattare autisti, conoscenze, polizia e ausiliare medico.
Nel giro di qualche ora eravamo pronti a partire, anche a me era stato dato il mio compito e be' non era proprio come mi aspettavo.
Mi aspettavo che sarei stata messa da parte, che mi sarebbe stato dato un compito meno importante dato la mia I'm preparazione nel campo di azione, era sempre e comunque la mia prima volta, ma questo a Nemuri non importó.
Si fidava di me e io non avrei buttato via quella fiducia.
Il mio compito? Dovevo indirizzare le telecamere della casa in punti cechi, per permettere alla squadra di entrare tranquillamente
L'ansia mi mangiava viva e appena vidi quella residenza davanti ai miei occhi riuscivo a sentire solo il mio cuore battere all'impazzata.
M:"Angel sei pronta" la voce di Nemuri mi riportó sulla terra
T/n:"Si, certo" risposi prontamente.
Comunicavamo tarmure vicetrasmittente.
M:"Bene che il piano abbia iniziato"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 27 ⏰

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L'amore una cosa così forte ma tanto fragileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora