XIX

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Dopo qualche ora,decidemmo di prepararci per uscire.

Bill si avvicinò alla valigia e comincio a scegliere cose mettere addosso.

Il corvino si decise per un paio di jeans neri molto attillati che gli andavano perfettamente.
Dopo di ciò prese una delle sue solite magliette nere a maniche corte,mettendo i pugni nelle maniche come suo solito.

Quando ebbe finito di scegliere ciò che mettesse,prese a vestirsi rapidamente.

Mentre Bill si infilava le scarpe,io mi avvicinai allo specchio,facendo una breve ispezione ai miei abiti.
Portavo un abbigliamento anni 2000 molto alla moda: un paio di jeans blu estremamente attillati,una canotta lunga grigia e un cardigan grigio chiaro,con le maniche che arrivavano fino ai gomiti,arrotolate sulla mia pelle.
Il mio aspetto appariva molto casual eppure elegante.

Soddisfatta della mia scelta, mi voltai verso il ragazzo che si stava allacciando gli ultimi lacci delle sue scarpe.
Bill si mosse rapidamente verso di me per poi abbracciarmi.
Il ragazzo mi prese tra le braccia, attirandomi a sé fino a premermi contro il suo petto.
Sentivo il calore del suo corpo dietro alla schiena mentre mi stringeva con affetto.

Mi avvicinai allo specchio e presi un paio di occhiali da sole nero in stile Ray-Ban wayfarer, i quali si abbinavano perfettamente al mio abbigliamento.
Li infilai per bene sul viso, accertandomi che mi stessero perfettamente.
Misi le mani sui fianchi, facendo una posa veloce davanti allo specchio.
Non potei fare a meno di pensare che avevo un aspetto davvero molto trendy.

Una volta sistemati gli occhiali sul viso, mi voltai verso il ragazzo dietro di me, che mi fissava con un sorriso.
Bill si avvicinò verso di me, appoggiando un braccio mio una spalla.
Il ragazzo mi prese per mano e fece qualche passo fino ad arrivare all'uscita della stanza.

Bill mi teneva abbracciata a sé, mantenendomi sempre molto vicina nel mentre camminavamo.
Il ragazzo si fermò davanti alla fermata del bus, prendendomi per mano, mentre aspettavamo l'arrivo del mezzo pubblico.

Dopo qualche minuto, il bus giunse alla fermata e la sua porta si aprì con un'emissione di gas, permettendoci di salire nel mezzo di trasporto.
Bill salì per primo, trascinandomi dietro di sé, per poi pagare entrambi i biglietti ai controllori che erano presenti.
Dopo di ciò, prendemmo entrambi un sedile vuoto e cominciammo ad aspettare che il bus ripartisse.
Bill mi teneva abbracciata a sé con un braccio, mentre con l'altra mano sfogliava qualcosa nel telefono.

Il corvino sollevò il capo dal suo telefono - ovvero il sidekick 2 - per poi fissarmi con un dolce sorriso.
Il ragazzo chiuse il cellulare poi lo infilò nella tasca dei jeans e sollevò invece il braccio libero da un mio fianco.
Bill mi attirò ancor più vicino a sé, facendomi accomodare di più contro la sua spalla.
Una volta sistemata comodamente contro il suo petto, il ragazzo abbassò il braccio fino a portarlo alla mia vita.

Bill mi circondò con un braccio la vita, attirandomi completamente a sé.
Il ragazzo appoggiò quindi il capo sopra al mio, abbracciandomi in modo dolce e protettivo.
Sembravamo decisamente una di quelle coppiette di fidanzatini che si vedono in giro molto spesso.

Il bus arrivò in centro città, fermandosi di fronte al primo centro commerciale che individuammo.
Bill si voltò verso di me, lasciandomi la presa.
L'anziano corvino si alzò in piedi, per poi aiutarmi a fare lo stesso.
Il ragazzo prese quindi la mia mano, conducendomi fuori dal bus, fino a portarmi all'interno del centro commerciale.

Una volta entrati all'interno del centro commerciale, ci ritrovammo davanti ad un intero labirinto di corridoi, ognuno dei quali era occupato da diverse botteghe.

Bill prese la guida della situazione, conducendomi con decisione nei vari corridoi del centro commerciale.
Il corvino camminava con aria sicura, prendendo qualsiasi corridoio necessario per poter raggiungere l'obiettivo che aveva in mente.

𝒯𝒽ℯ 𝓈ℯ𝒸𝓇ℯ𝓉 ℴ𝒻 𝓉𝒽ℯ 𝒽ℯ𝒶𝓇𝓉 | 𝑩𝒊𝒍𝒍 𝑲𝒂𝒖𝒍𝒊𝒕𝒛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora