Wow, ma davvero? Una lettera? Che spasso, dico davvero.
Il riassunto di quella lettera è semplicemente: vieni che magari ti riesco anche a conoscere.
La mia risposta è stata sintetica: vai a quel beneamato paese chiamato "Fanculo" e non disturbare più.
Alla fine, dopo essermi torturata e torturata le unghie... Mi sono decisa ad andare a quella maledetta assemblea. Pazzesco, la prima volta della mia vita.
Apro la porta e mi incammino verso la grande sala. Ringrazio il signore che la facciano sempre nel mio palazzo... Se non fosse stato così, quel ragazzo non mi vedeva nemmeno col binocolo.
Appena faccio la mia entrata... Sono travolta da persone, persone sugli spalti alti tre metri, persone al centro della sala e... Insomma, persone ovunque. Si alzano tutte in piedi come segno di riverenza... Nessuno sa che dovrei essere io a saltare per lodare loro.
<<Benvenuta regina Seraphine, non ci aspettavamo la sua presenza... E se avessimo previsto che saresti venuta non con quel vestiario>> mi accoglie un uomo al centro della sala, nella sua voce c'è una nota di ribrezzo profondo.
Ah, ho dimenticato un piccolo dettaglio, mi sono presentata in vestaglia di seta nera e le décolleté. 'Ingrati... Apprezzate che almeno sono venuta.'
Mi dirigo al centro della sala e mi guardo attorno, <<Bella l'esperienza di vedere com'è un'assemblea, vero?>> mi deride una donna, è evidente che tutti e ripeto tutti mi odiano qua.
<<Incominciamo o la prima assemblea della mia vita devo passarla a guardare le costellazione dipinte sul soffitto?>> chiedo con una punta di impazienza, <<Ne approfittiamo della sua presenza... Lei è a conoscenza che il suo regno è morto?>> domanda una persona che mi sfugge proprio chi sia.
<<Incominciamo o la prima assemblea della mia vita devo passarla a guardare le costellazione dipinte sul soffitto?>> chiedo con una punta di impazienza, <<Ne approfittiamo della sua presenza... Lei è a conoscenza che il suo regno è morto?>> domanda una persona che mi sfugge proprio chi sia.
<<Sì, ne sono pienamente a conoscenza>> rispondo annoiata, <<E non le interessa?>> domanda stizzita una donna al mio fianco, <<Se mi fosse interessato sarei venuta ad ogni santa assemblea>> ribatto. E adesso capisco perché ho smesso di partecipare, è una noia mortale.
<<Tu sai che ti possono togliere il potere, no?>> domanda una voce maschile esattamente alle mie spalle. 'Tu... Finalmente ti ho trovato.'
<<Perché non mi dai del lei?>> chiedo infastidita, <<Beh... Perché tu non sei una regina>> risponde come se fosse ovvio, <<Ah, io non o sono?>> rido, <<Dov'è la corona?>> ribatte provando a smentirmi, <<La corona me la sono dimenticata, okay?>> dico accigliata.
<<Comunque, sì, lo so che in uno scrocchio di dita possono togliermi il potere di mano e mandarmi a fare la contadina. Ma andiamo, a chi interessa del mio regno?>> do una risposta alla domanda di prima.
Il tempo scorre veramente lento, tutti cercano di attaccare il mio regno come se fosse di vitale importanza.
<<Perché vi interessate tanto del posto governato da me? C'è la crisi economica, la carestia...>> elenco, <<Forse proprio ora della gente sta morendo, forse c'è qualcuno che è stato sfrattato di casa e adesso chissà dov'è>> risponde arrabbiata una console, <<Anche quando c'era mio padre era così, eppure nessuno ha battuto becco>> mormoro veramente furibonda.