"Non mi piace il sushi!".
"No?! Davvero?".
"No! Perchè dovrei pagare uno sproposito per mangiare della roba che non viene neanche cotta?!".
"Perché è un'arte. Poi non è vero che non viene neanche cotta".
"Ah sì? Ma se è solo pesce crudo!".
"Non è solo pesce crudo, è anche pesce crudo".
David si volta verso Michael e lo guarda con un'espressione tra il cagnesco e l'incredulo.
"Cosa c'è? E' vero! Il riso è cotto! Tanti piatti sono fritti! Poi è cibo, per l'amor del Cielo! Da quando in qua sei così schizzinoso sul cibo?! A malapena mandi giù qualche boccone quando per caso ti ritrovi con un piatto davanti!".
David emette una specie di grugnito esasperato e distoglie lo sguardo, spaziandolo sulla strada davanti a loro. Non era così che aveva previsto di passare la loro serata insieme, l'ennesimo momento fugace strappato alle loro esistenze quotidiane.
I due si erano messi d'accordo un paio di giorni prima, pianificando l'imprevisto da presentare in casa come giustificazione per la loro assenza che li avrebbe poi trattenuti entrambi fuori casa fino a molto tardi: Michael ha parlato di un'intervista per un giornale locale – già tenutasi per telefono, nel pomeriggio; David ha accampato la scusa un po' fragile di una birra dopo le prove dello spettacolo a cui stava lavorando, con un tecnico delle luci con cui aveva stretto amicizia, ma avrebbe potuto dire qualsiasi cosa: Georgia sapeva già nome e cognome del fantomatico tecnico e non aveva fatto ulteriori domande.
E' un delicato equilibrio, quello che hanno: lei sa, lui non sa che lei sa, l'altro immagina che lei sappia.
Michael calcia distrattamente un ciottolo, che va a finire esattamente tra le griglie di un tombino, segnando un canestro immaginario e involontario: pensava di aver avuto una buona idea a proporre di andare a prendere qualcosa da mangiare nel ristorante fusion che aveva adocchiato vicino al motel dove aveva prenotato una stanzuccia tutta per loro.
Per carità, si può sempre dare un'occhiata su Deliveroo e ordinare qualsiasi altra cosa; a Michael però piace l'idea del cibo scelto insieme e preparato sul momento, davanti ai loro occhi: è un surrogato accettabile di una cena preparata insieme, in una cucina a loro disposizione, nella casa dove non vivranno mai assieme, se non nei loro sogni.
"E' un ristorante asiatico, ci saranno tante cose diverse da provare, non solo sushi! Sicuramente ci sarà cinese, thai, forse anche coreano. Se poi proprio non ti andasse, beh...": il gallese alza uno sguardo un po' risentito e fissa gli occhi in quelli nocciola dello scozzese; "...possiamo sempre prenderci una pizza, o un hamburger, quello che vuoi".
David sente che in quelle due pozze grigie che lo fissano languide vorrebbe prendere la residenza, se solo potesse: "Senti, la verità è che non me ne frega niente di quello che facciamo, basta...stare insieme", conclude serafico lo scozzese, fermandosi sul posto.
Michael si ferma a sua volta e per un attimo si lascia distrarre dal cielo: sta ormai imbrunendo, le nuvole stracciate scivolano pacifiche migliaia di kilometri sopra le loro teste e si stanno colorando di sfumature tra il viola e il grigio canna di fucile. Le iridi del gallese si fanno più scure man mano che la sera avanza intorno a loro. Gli occhi dei due s'inchiodano gli uni negli altri e per un lungo istante non si sente nessun rumore che non siano i loro respiri.
"Anche a me basta...stare insieme", aggiunge poi il gallese, quasi sussurrando, come se ci fosse qualcuno intorno a loro che li sta ascoltando.
La strada in verità è deserta: in quella zona di periferia elegante e tranquilla, ci sono solo file ordinate di veicoli parcheggiati, tutti diversi gli uni dagli altri e tutti colorati, in un'allegra eufonia visiva. Le luci dietro alle vetrine dei negozi si stanno spegnendo e qualche serranda si sta abbassando. Nessuno fa caso a loro, intabarrati nei loro cappucci e nelle loro sciarpe per non dare nell'occhio e non farsi riconoscere, soprattutto per evitare scomode e spiacevoli domande.

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Sushi
FanfictionSMUT - GAY SEX - SLASH L'ennesima uscita clandestina. L'ennesimo momento strappato alla pacata quotidianità familiare. Michael e David inventano una scusa per uscire di casa e mangiare assieme. Beh, mangiare non è proprio nelle loro priorità. Almeno...