Capitolo 1

30 4 49
                                    

Tutti vedono il loro bicchiere di acqua pieno, mentre io sono sempre quella diversa che vede il suo vuoto. Privo di ogni significato.

Il mio bicchiere rispecchia un po' la mia vita. Insignificativa.

All'inizio ho sempre amato la vita in ogni sua forma, anche quando i miei genitori sono morti.

Non ho mai pensato nemmeno un secondo di odiare la vita, ma ero solo una bambina spensierata.

Ora crescendo ho capito tante cose.

Mentre tutti si godono la loro adolescenza, uscendo, andando a ballare, divertirsi con gli amici e robe varie, io sono qui: rintanata nelle mie piccole e accoglienti quattro mura della mia cameretta, a leggere.

Per me questo è l'unico modo per sfuggire da tutto e da tutti.
Una terapia.

Ormai tutti usano i telefoni, e se trovano qualcuno appassionato della lettura lo criticano.

Ma non sanno che leggere è cosí meraviglioso e leggero, che non appena apri le pagine di quel libro delicato, ti sale nelle narici quel profumo di carta calda, che ti fanno sentire sconnessa dalla realtá. Così è l'effetto che fa a me.

Ma chi non ne capisce di libri che non li toccasse nemmeno. I libri sono per pochi, e quei pochi meritano tanto.

<<Grace scendi immediatamente!!>> sento urlare mio zio dal piano di sotto.

Dio..

Il mio respiro inizia a farsi leggermente pesante dalla paura che mi emetteva quella sua voce da orco.

Dai Grace, non sei sola a casa.. tranquilla.

Scendo tutti gli scalini arrivando davanti a quella pattumiera vivente.

<<Che c'è?>> chiedo duramente.

<<Renditi utile e vai a comprare la birra è la vodka. E vedi di muoverti.>> dice mentre guarda la TV.

<<Zio, sono minorenne, non posso comprarlo.>> dico, e subito si volta a guardarmi.

Tremo leggermente sul posto a causa del suo sguardo minaccioso, ma cerco comunque di sostenere il suo sguardo.

<<E vero zio, non glielo daranno.>> Si intromette mio fratello che stava mangiando nel frattempo.

Mio zio e mio fratello vanno tanto d'accordo, quindi lo ringrazio mentalmente di essersi intromesso.

<<Diamine.. ok ho capito vado io.>> borbotta mentre si alza a fatica.

Babbeo ciccione di merda.

<<Vado a fare una passeggiata.>> affermo andando ad indossare una felpa pesante.

Siamo quasi arrivati alla stagione dell'inverno, e il freddo inizia a sentirsi.

Mi metto le mie scarpe, e senza salutare nessuno prendo solo il mio telefono con le cuffie, accompagnato al libro che stavo leggendo per conto mio in cameretta.

Avevo un posto preciso per andare, cosí mi faccio una camminata bella verso il grande bosco dietro alla villetta dei miei zii.

Mentre varco il sentiero del bosco mi godo ogni essere di natura intorno a me.

Insetti, foglie, erba ecc... amo la natura.

Arrivo davanti all'enorme albero di fichi, e mi metto con la schiena appoggiata al tronco.

Metto le mie cuffie e inizio ad ascoltare la mia playlist di Harry Styles con un po' di Bruno Mars.

I miei protettori.

The eyes of love || Noah WindsorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora