Ignoro la situazione di Karina mentre la vedo avanzare verso il mio ufficio. Non so se mi sto innervosendo più dal fatto che la famiglia felice sia lì o perché provo una lieve invidia.
«Allora Aidan, oggi ti va di fare una partita a poker con gli altri?» sorride Kejia cercando di smorzare i miei pensieri.
«Mh? Non mi va...» dico distratto, lei mi pizzica il braccio da sopra la maglia di hockey facendomi male. «Ma sei impazzita?» le chiedo, mi allontano da Kejia vedendo il suo sorriso beffardo.
«John mi ha detto tutto. Devo saperlo dal mio ragazzo mica da te!» dice prima di camminare a passo veloce verso il soppalco, io la seguo a passo svelto.
Io e lei ci conosciamo dalle superiori, fu la prima ragazza con cui ho stretto rapporti, però non ci sentiamo spesso, lei non mi scrive ed io non scrivo a lei. Per un anno è stata a Luxory, poi ha iniziato a lavorare per me in giro per i Vertigo, ma non è mai stata fissa in nessuna città. A John sta bene, anche lui viaggiava spesso, ora non più, e forse è qui per vedere lui, più che per vedere un vecchio amico.
Saliti in casa Kejia è sorridente, mi abbraccia, mi guarda con occhi lucidi dalle tante risate, ma appena mi volto... Natalia è lì con le braccia conserte in mezzo alla stanza.
«Ehi!» Kejia corre da lei porgendole la mano, ma com'era prevedibile, Natalia alza un sopracciglio indignata dalla sua presenza.
«Esco, mi serve la tua carta, ho bisogno di un vestito nuovo per giorno 5...» la voce di Natalia è più sicura quando ci sono altre donne. Vuole mostrarsi forte e senza problemi. Ma non è facile e non è da lei.
«Okay, ma non andare da sola...» prendo il portafoglio dalla tasca e lo porgo a lei. Non esita a venire verso di me per prenderlo, mi da un bacio sulle labbra e se ne va, lasciandomi solo con Kejia,
«Non dirmi che è un'altra di quelle che ti usano.» io scuoto la testa e sorrido capendo il suo punto di vista.
«No... non lo è.» mi siedo sul divano aspettando che Kejia faccia lo stesso.
«Oh, bene allora!» mi sorride poggiando la testa sulla spalla. «Non voglio più viaggiare... voglio stare in un posto e basta.» continua lei.
«E se ti chiedessi di andare in Francia?» lei sgrana gli occhi e scuote la testa «scordatelo!» si rimette in posizione eretta mi guarda con un forte fastidio.
«Ma dai... perché no?» le chiedo. Lei alza la testa verso l'alto e sospira.
«Sono appena tornata, mi sono fatta tutti i Vertigo, non andrò in Francia.» dice esasperata.
«Chiamo gli altri per una partita a poker?» propongo vedendola in quello stato.
«Sì ma tanto vinco io! E poi mi servono soldi.»
«Oltre a quelli che ti dò?» lei scoppia a ridere dandomi un colpetto sul braccio «Non in quel senso, ma che voglio vincerli!» dice orgogliosa prima di riposare la testa sulla mia spalla.
«Sono stanca Aidan. Voglio stare qui per sempre.» dice con un filo di voce.
Lei vuole rimanere ed io scappare.
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(non) siamo perfetti assieme;
RomanceAidan Greenberg, un miliardario proprietario di un night club incontrerà una ragazza di diciotto anni, che gli cambierà la vita evitando di commettere un atto estremo.