... Eccomi, sono arrivata...
Fu questo quello che pensai quando mi svegliai mentre il capo stazione annunciava l'arrivo a New Orleans, cosi presi le mie cose in fretta e furia e scesi dal treno, quella città mi sembrò così maestosa al primo sguardo. Mi feci aiutare da un gentil uomo a posare la mie cose per poi recarmi all'hotel che avevo prenotato per due notti.
Tutti in quella città erano così gentili e ben vestiti, molto diverso rispetto alla realtà che avevo nella mia città natale. La mia famiglia abitava nella nostra cittadina da ormai generazioni, dirigendo la fabbrica di cotone che mio nonno aveva dato in eredità a mio padre Lucifer Magne e mio zio Michael Magne. La fabbrica che poi sarebbe dovuta essere mi mia proprietà dopo essermi sposata con uno dei figli di un amico di papà. Ma oramai non sopportavo e non accettavo più quella realtà e così a vent'anni decisi di trasferirmi nella città che mi dava ispirazione e in cui avrei trovato un po' di libertà.
...Mi basteranno due giorni per trovare una casa stabile qui...
Niente di quello che pensavo si realizzò, in due giorni non riuscii a trovare casa che mi potessi permettere con i soldi che avevo preso da casa e che mio padre mi permise di prendere; e tornare sarebbe stato come rinunciare a tutto ciò in cui avevo sognato di trovare in quella città. La sera dell'ultima notte che avrei dormito sotto un tetto la passai in un circolo di un bar, da sola in un angolo a bere della vodka disperandomi.Nel frangente di tempo in cui alzai gli occhi un ragazzo entrò nel circolo: era alto almeno un metro e ottanta, aveva i capelli castano chiaro erano acconciati naturalmente in un ciuffo, era vestito elegante con una camicia bianca e uno smoking marrone. Gli occhi profondi e marrone scuro erano protetti da degli occhiali tondeggianti. Ma la cosa che risaltava più all'occhio era il suo sorriso...
La sua presenza era come una trappola per i miei occhi prendendo la mia attenzione. Non sapevo cosa avesse di così attraente, lo guardavo e basta; infatti poco dopo il ragazzo sentendosi osservato si girò verso di me guardandomi con sguardo curioso ma sempre con il suo sorriso.
... Cazzo...
Abbassai la testa e senza rendermene conto diventai rossa dall'imbarazzo riscaldando così tutto il mio corpo, sentivo il mio cuore suonare a suon di diecimila battiti. Sentivo la presenza del ragazzo che si avvicinava a me sempre di più muorendo dalla vergogna e per la figuraccia che avevo appena fatto
"Ci conosciamo?" Mi chiese in piedi davanti al mio tavolo con il suo guardo curioso "No" risposi "Be io sono Alastor è un vero piacere conoscerti, un vero piacere..." disse prendendomi la mano e baciandola "...posso sapere il tuo nome cara?" "Charlotte Magne...sono davvero dispiaciuta di essere stata scortese con lei signor Alastor non avrei dovuto fissarla in quel modo" dissi
Alastor si sedette vicino a me chiedendomi perché fossi lì da sola a disperarmi.
...incredibile aveva notato il mio stato da prima che entrasse...
Non riuscivo a capire come avesse fatto ma ugualmente gli raccontai che ero arrivata due giorni prima e che non ero riuscita a trovare casa in cui stare, mentre parlavo il suo sguardo si posò delicatamente su di me facendo sentore ora me osservata... i suoi occhi erano un mare in cui perdersi e non ritrovarsi più, stare vicino a lui mi dava una sensazione di leggerezza e allo sesto tempo di agitazione. Una sensazione che non avevo mai provato prima vicino a nessun altro; nemmeno con il mio ex ragazzo...
"Be se vuoi ti posso ospitare io" disse "C-Cosa?" Dava delle risposte così secche che non mi pareva vero stesse parlando sul serio, quasi mi stesse prendendo in giro "Hai sentito bene mia cara, se ti trovi in questa situazione mi farebbe piacere ospitarti"
"Ma ci conosciamo da neanche un or-" mi bloccò "Per caso la conoscenza ha mai fermato l'altruismo?" Era davvero incredibile come potesse parlare in quel modo ed essere serio allo stesso tempo, mi sorprendeva in positivo e mi dava i nervi in negativo contemporaneamente. "Be no però-" "Splendido sarà un vero onore per me ospitarti cara spero potrà piacerti"
Finimmo di bere insieme quella vodka rimasta e ci dirigemmo verso l'hotel per prendere le mie cose e recarci a casa sua.
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Diecimila battiti [ Charlie x Alastor ]
RomanceForse la coppia su cui ho deciso di scrivere questa storia non è tra le più in voga del momento......ma se Charlotte Magne lasciasse la sua città Natale e si trasferisse a New Orleans incontrando un conduttore radio che la ospita a casa sua? Questo...