Capitolo 8: Il Concerto della vita

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Greta's pov

Tre giorni dopo

Erano passati solo tre giorni da quando Dadda mi aveva dato la splendida notizia, ma sembrava un'eternità.

Era la mattina del 22 giugno 2024, e quella data era già impressa nella mia mente.

Oggi sarebbe stato il mio primo concerto da fidanzata, e non vedevo l'ora.

Ero già sveglia dalle 7:00, con l'adrenalina a mille, mentre Dadda dormiva ancora profondamente.

Non avevo chiuso occhio per l'emozione e, appena l'orologio segnò le 8:00, non riuscii a trattenermi dal svegliarlo.

-Buongiorno, principessa già attiva così presto- mi disse con la sua voce roca da appena sveglio.

-Certo! Il concerto della mia vita mi aspetta!- risposi, saltandogli addosso con un entusiasmo incontenibile.

Lui mi sorrise, mi prese per i fianchi e mi sollevò sulle spalle, portandomi in cucina per prepararmi la colazione preferita: cappuccino e pancake.

Un perfetto inizio di giornata.

Alle 9:15 eravamo già pronti a partire. Avevamo deciso di non prendere un hotel per la notte; saremo tornati direttamente a casa.

Mi sistemai comoda in macchina per riposare un po' durante il tragitto.

Dadda mi guardava innamorato, e i suoi sguardi mi riempivano di gioia.

Durante le tre ore di viaggio avevamo cantato insieme, fatto un ripasso di tutte le canzoni di Calcutta, e io non potevo fare a meno di amarlo ancora di più per questo.

Aveva persino imparato a memoria Cosa mi manchi a fare e 2minuti, la mia preferita.

Quando arrivammo a Lignano Sabbiadoro, ci fermammo per una seconda colazione vicino alla location del concerto, per poi dirigerci ai nostri posti.

Avevamo il VIP, così entrammo con largo anticipo, pronti a goderci ogni secondo di quell'esperienza.

L'attesa era carica di eccitazione. La folla intorno a noi era in fermento, scambiando sorrisi e canticchiando le sue canzoni.

All'improvviso, le luci si spensero e la musica riempì l'aria: ecco i musicisti, e poi, finalmente, Calcutta. Partì con Cosa mi manchi a fare, una delle nostre preferite, e io e Dadda ci mettemmo a cantarla insieme, faccia a faccia, mentre una ragazza dietro di noi ci filmava e ci inviava il video.

Il concerto fu un altalenarsi di emozioni. Alternava pezzi lenti come Frosinone e Orgasmo a brani più ritmati come Paracetamolo e Pesto.

La sua voce, a tratti roca e dolce, raccontava storie d'amore e di vita quotidiana che parevano scritte per ognuno di noi.

Non riuscivo a smettere di sorridere e Dadda era emozionato nel vedermi così felice. Mi sentivo in pace, sicura di voler passare tutto il mio tempo con lui.

Arrivò il gran finale con Oroscopo, e l'atmosfera si riempì di energia e leggerezza.

Tutti saltavano e cantavano a squarciagola, coinvolti in un abbraccio collettivo di felicità.

Alla fine del concerto, mentre la folla si disperdeva, le canzoni di Calcutta restavano nell'aria, come un'eco nei nostri cuori.

Una serata magica, un'esperienza che ci saremmo portati dietro a lungo.

-Wooow, amore, che serata!- esclamò Dadda non appena entrammo in macchina. "Non mi aspettavo che il concerto fosse così intenso."

-Sì, è stato incredibile! Quando ha cantato Del verde mi ha fatto venire i brividi- risposi, sinceramente emozionata.

-Lo so, anche a me. E poi ti ho visto con gli occhi lucidi, ti ha toccato, vero?-

-Sì, quella canzone mi ha fatto pensare a tante cose... A noi-

-Sono davvero felice di essere qui con te- disse, stringendomi la mano e guardandomi negli occhi. -Ti amo, Greta-

-Ti amo anch'io, Dadda. Grazie per questa serata- risposi, restituendogli il sorriso.

-Grazie a te per tutto quello che fai per me- disse, avvicinandosi per baciarmi.

Ripartimmo e, appena messa l'auto in autostrada, mi addormentai dalla stanchezza.

Dadda's pov

La giornata era stata perfetta. Eravamo svegli dalle prime ore del mattino, ma non avevamo smesso di divertirci per un attimo. Greta era rimasta sveglia tutto il giorno, anche durante la lunga attesa per entrare, e ora dormiva profondamente accanto a me.

Prima di partire, le avevo messo una coperta e un cuscino vicino, nel caso avesse avuto sonno al ritorno. Così, mentre dormiva come un angelo, le misi la coperta addosso e la guardai con tenerezza. Era il mio tutto.

@danieldaddeta è con @gretadose ha appena pubblicato una foto

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