♡La luna è sola ma splende ancora♡🌲🐺🌙
"Sono sempre dell'idea che stiamo facendo una cazzata..."
Drew era a qualche passo avanti a me con il suo zaino in spalle e la torcia che ci faceva strada.
Non sapevo come, riusciva a rimanere calmo anche in questa circostanza, perchè, il mio respiro sembrava impazzito; era veloce e le mani sudavano sebbene le temperature fossero più basse rispetto a quando eravamo partiti.
Stavamo camminando da venti minuti; avevamo preso la mia jeep fino ad un tratto e ancora non sapevamo quanto tempo ci voleva per arrivare alla meta.
Era notte fonda quando avevamo deciso di partire e Sean e Viky erano rimasti in camera a fare... beh le loro cose. Non volevo pensarci, perché la sola idea mi disturbava parecchio e non avevo bisogno di altro materiale su cui essere in pensiero.
Quando sentì un rumore, sollevai lo sguardo verso gli alberi.
Doveva essere un gufo o qualcosa di simile, perché quel suono mi ricordava Rose. Una volta mi aveva rivelato che il bubolare dei gufi la calmava, cosa che a me non accadde.
Forse Drew aveva ragione. Sean avrebbe preferito essere informato del nostro piano; tuttavia, ero sicura che non avrebbe capito cosa mi spingeva a disubbidirlo. Alec aveva bisogno dei suoi tempi, io, invece, dovevo fare qualcosa per dirgli quello che avevo intrappolato sulla punta della lingua. Mi aveva sfasciato il cuore, dilaniandolo. Avevo provato a dimenticarlo, toglierlo dall'anima e dal cuore come una maglietta rotta da buttare al secchio, ma il vuoto che sentivo dentro di me mi stava corrodendo dall'interno e dovevo fare qualcosa per scucirmelo da dosso.
Per questa ragione, prima di partire, avevo lasciato un biglietto.
L'indomani Sean, quando non ci avrebbe visti, avrebbe saputo dove eravamo diretti e, anche se ci veniva a cercare, almeno avevamo già raggiunto l'obiettivo senza rallentamenti, sempre se Drew non la finiva di frignare.
"Avrei preferito starmene nel letto con te...", borbottò come aveva fatto nell'ultima mezz'ora.
Lo ignorai lanciandogli un'occhiata con cui si ammonirebbe un bambino e ripresi ad osservare il GPS sul suo telefono perché come al solito avevo lasciato il mio a casa.
"Hai mai pensato che non voglia essere trovato?", disse concludendo però con un altro dei suoi lamenti, "Dio mio... mi fa male lo stomaco, non avrei dovuto bere così tanto..."
Lo fissai con occhi arcigni, perché avrebbe finito per farmi esaurire.
"Se sapevo che avresti fatto tutte queste storie sarei venuta da sola..."
"Guarda che dico sul serio!", abbaiò offeso.
Optai per puntare lo sguardo sul percorso ed ignorare la sua ostinazione. Se avevo pensato che lui volesse essere trovato?
Per la prima volta contemplai l'eventualità che Alec non fosse tra questi boschi, che fosse andato a chissà dove solo per mettere quanta più distanza a questo ciclo tossico ed indistruttibile che circolava tra noi.
Ne sarebbe stato davvero capace?
Cercai di chiudere fuori le mie paure e continuai ad osservare i miei passi, finchè Drew non si fermò, di nuovo.
"Drew, santo cielo, dobbiamo muoverci...", lo sgridai esasperata.
"E perderci questo panorama?", mi sorrise, mostrando con la torcia il motivo della sua sosta. Mi presi qualche secondo per formulare una frase di senso compiuto. Qualsiasi lamentela fino a quel momento ne era valsa la pena. La vista era da mozzare il fiato. I colori pastello dell'azzurro si sfumavano con l'arrivo delle prime luci dell'alba e a quel punto mi persi ad ammirare i tetti di Fox contornato dai rumori degli animali notturni che pigramente si stava svegliando gelosa di quella pace.
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Loro
RomanceUn antico proverbio dice che nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato. Fox era l'inizio della mia grande storia. Loro hanno visto qualcosa in me. Io in loro.