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"Buon pomeriggio, sono Min Yoongi per conto del signorino Kim."

"Buon pomeriggio, Lim Yongbok."

Yoongi con un accenno di sorriso cortese ricambiò il leggero inchino e la stretta di mano.

Aspettò che l'uomo davanti a lui gli facesse spazio sull'uscio e una volta entrato nel piccolo ufficio si voltò per parlare faccia a faccia.

Fortunatamente il manager sembrava un tipo a posto e ben disponibile, anche se le occhiaie dietro gli occhiali la dicevano lunga riguardo quanto stress fosse accumulato dietro quel sorriso.

"Presumo già sappia che documenti mi servono."

Con un cenno affermativo del capo l'altro si sedette alla scrivania per estrarre da uno dei cassetti una busta sigillata di spessa carta marrone, ma assieme ad essa prese anche un altro fascicolo.

"Signor Min, posso farle una richiesta?"

"Prego?"

"Mi serve l'approvazione di questi documenti entro domani mattina per le nove, poi c'è una riunione importante... so che è colpa nostra che siamo in ritardo, ma la prego, mi dica che riuscirà a farli firmare."

Nel suo sguardo si vedeva tutta la preoccupazione riguardo una sua possibile risposta negativa e Yoongi non impiegò nemmeno un secondo di troppo per capire il perché di quel timore.

Non si fidava affatto di Taehyung, anzi, riponeva più fiducia in lui che era un semplice assistente arrivato giusto il giorno prima!

Quindi la pessima reputazione di Taehyung faceva preoccupare pure i lavoratori di livello più basso...

Ne rimase parzialmente scioccato perché sapeva bene che, per avere un clima sereno che favorisca la produttività aziendale, avere nelle posizioni più alte persone degne di fiducia che facessero sentire gli impiegati tranquilli era essenziale.

Chi mai sarebbe stato rilassato nel sapere che a dirigire il tutto vi era un incompetente che prendeva tutto sottogamba?

Ma a quanto pare le parole volavano veloci e anche se Taehyung non aveva in realtà chissà quali rapporti con gli impiegati d'ufficio, loro comunque erano consapevoli della sua mancata serietà e la temevano.

Era un disastro... come poteva un manager avere una paura così grande tanto da arrivare a pregarlo per una misera firma?!

La responsabilità del proprio lavoro gli cadde addosso pesante come mai prima di allora e si ritrovò i polmoni completamente ostruiti da quell'ansia.

Era lui che doveva far fare a Taehyung il proprio lavoro, era lui che doveva fare in modo che egli risultasse una affidabile colonna portante dell'azienda, era lui che doveva cancellare quell'atmosfera di preoccupazione generale!

E se avesse fallito non solo sarebbe stato giustamente licenziato, ma avrebbero rischiato la stessa fine anche altri lavoratori proprio come l'uomo di fronte a lui che ancora lo fissava con gli occhi stanchi pieni di speranza.

"Le riporterò i documenti non appena possibile."

Riuscì incredibilmente a non far tremare la propria voce, ma non resistette oltre e dopo un rapido inchino uscì dall'ufficio per rintanarsi nell'unico posto in cui, nonostante fosse in azienda da soli due giorni, era certo avrebbe trovato vuoto.

In effetti sulle scale non vi era nessuno, non quando gli ascensori erano svariati, i piani numerosi e l'ora d'aria del pranzo ormai finita da un po'.

Non si sedette a terra, anche se le gambe gli parevano diventate due budini instabili tutto fuorché adatti a sostenere il suo peso, ma si limitò a stringere con una mano il corrimano, l'altra occupata con i documenti.

Forza Signorino Kim! [TAEGI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora