11.

147 3 0
                                    

Ero le cinque del mattino ed ero appena arrivata sul set quando sentii la voce di Nicolas in lontananza. Era molto arrabbiato e sembrava litigare con qualcuno.
Impossibile, non poteva essere lui. Mi ero certamente sbagliata. E invece alla sua voce si uni quella di Lorenzo.
Oh, mio Dio! Stavano litigando.
Subito corsi da loro. E, non appena li raggiunsi, tentai in tutti i modi di dividerli finché un gancio non mi investì in pieno viso riducendomi priva di sensi.
<<Amore. Stai bene?>>
Ero stesa sul pavimento e Nicolas mi stringeva una mano seduto al mio fianco. Provai a sollevarmi ma un dolore lancinante mi cerchiò la testa.
<<Resta giù, il colpo è stato molto forte>>, mi consigliò la voce di Lorenzo appoggiato alla parete e ben lontano da noi.
<<Non azzardati a rivolgerle la parola. E’ la mia ragazza non la tua!>>, ringhiò Nicolas per poi ripetere in tono dolce le parole del musicista. Lorenzo alzò gli occhi al cielo.
<<Amore, mi dispiace. Non volevo colpirti. Se non fosse stato per quel bamboccio ora non avresti un occhio gonfio>>
<<Occ…occhio…oh, no no no!>>
Mi aggrappai al suo braccio e nonostante la stanza girasse vorticosamente riuscii a guardarmi allo specchio. Una macchia violacea minacciava di espandersi oltre ogni confine mentre l’occhio, sempre più piccolo, stava sparendo nel gonfiore generale. Ero disperata.
<<Dai amore non è così grave. Vorrà dire che ti prenderai qualche giorno di pausa>>
Mi voltai inviperita. <<Nel bel mezzo di due film?! Che bisogno c’era di arrivare alle mani!! Siete due uomini adulti ed è mai possibile che non abbiate trovato altro modo di chiarirvi?>>
<<Chiarirmi? Cosa avrei dovuto chiarire con il tuo amante se non spaccargli la faccia?>>
<<Lui non è il mio amante! È tutto una gigantesca montatura>>
<<Chi me lo assicura>>
<<Io!! Te lo assicuro io, i nostri tre anni insieme e la persona che sono!!>>
<<Quindi tu non avresti colpe?>>
<<Una, quella di aver dato retta a due come voi! Sono stufa di entrambi!!>>
Lorenzo mi si avvicinò. <<Hai bisogno di un medico. Vieni ti accompagno>>
Nicolas lo scacciò. <<Lasciala stare. L’accompagno io!!>>
<<Non mi accompagnerà nessuno dei due e non azzardatevi a ricominciare>>
Chiamai una guardia chiedendogli di tenerli d’occhio e li lasciai soli.

Ciak...Amore! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora