Capitolo 1

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Sono passati due mesi da quando sono uscita dall'ospedale dopo l'incidente che mi ha procurato

la perdita della memoria.
E nessuno vuole dirmi cosa e successo prima dell'incidente.

Infatti la cosa buffa e che il vuoto che ho nel cervello parte dal primo giorno di scuola a quando mi sono svegliata dall'incontro dente dopo una settimana di coma.

Lo psicologico ha detto che sono io che non voglio ricordare quello che e successo perché voglio proteggermi da un dolore atroce.

In questi mesi modo e stato molto vicino manu Il mio migliore amico mi vuole bene e io ne voglio a lui mi

ha aiutato tantissimo in questo brutto periodo, penso di essermi innamorata di lui.

ma non ne sono sicura sento di essere innamorata di qualcuno ma onestamente non so di chi so solo che dentro di me sento il vuoto.

Mentre camminavo una macchina sfrecciò al mio fianco a tutta velocità per fermarei un po più avanti da dove mi trovavo io.

Dalla macchina uscì un uomo alto, con i capelli rossi, e gli occhi celesti, le labbra rosse e carnose che richiamavano al bacio come una calamita.

Quando lo vidi il mio cuore perse un battito per poi aumentare le palpitazioni,prendetemi per pazza ma io l'ho già visto da qualche parte.

Dalla sua macchina uscì una donna identica e spiccicata a me,lui gli sorrideva con una faccia da pesce lesso

innamorato, mentre nel suo sguardo non c'era amore ma pura ambizione.

Ma forse e sola la mia impressione "Maria era questo il negozio". Oddio quella voce roca e dolce allo stesso tempo io l'ho già sentita.

un brivido mi passo attraverso la colonna vertebrale quando i suoi occhi incontrarono i miei, ma subito l'altra Maria

la donna vicino a lui lo fece voltare verso la sua direzione, gli disse qualcosa all'orecchio ed entrarono nel negozzio.

Appena misi piede in casa cercaioa madre ma non la trovai segno che era ancora a lavoro.

D'improvviso suonarono alla porta e io corsi ad aprire trovandomi un affascinante

Emanuele di fronte la porta in tutto il suo splendore aveva dei pantaloni di tuta a cavallo basso grigi, una maglietta a mezze maniche bianche,e le sue air force bianche.

"Ciao splendore" disse entrando in casa.
"Ciao idiota" dissi guardandolo con aria divertita."perche sarei idiota" chiese mettendo il broncio e facendo la faccia da cucciolo.

"Perché nel mese di novembre tu giri a mezzo maniche, e hai la pelle delle braccia viola te ne rendi conto?" chiesi arrabiata e preoccupata per lui.

"Non sento freddo ti ricordo che sono di origine tedesca e naturale che non soffra il freddo"
"Posso sapere che centra il fatto che tu sia con il fatto che tu non senta freddo"chiesi stranita.

"Sinceramente non lo so neanche io"per poi scoppiare a ridere, e io lo segui in una risata che riempi tutta la stanza.

Dopo po quando mi ripresi gli chiusi il motivo della sua visita"come mai se venuto"
"Volevo chiederti di uscire stasera" "si che bello e una vita che non metto piede fuori casa" dissi saltellando a destra e sinistra come una bambina.

"OK allora alle otto ti passo a prendere" "perfetto" dissi io, e dopo avergli dato un bacio sulla guancia ed averlo

accompagnato alla porta, corsi incamera mia a prepararmi per uscire con Il mio adorato manu.

Ritorna da me ( #Wattys 2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora