Uno, Nessuno, Centomila

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<<Oggi cosa facciamo?>> chiede Mony, <<Vedrai quando arriveranno tutti, oggi facciamo uno scrittore della letteratura italiana>> rispondo strizzandole l'occhiolino.

<<Buongiorno, Seraphine>> salutano all'unisono Arlette e Coralie, <<Buongiorno, se siete venute ancora deduco che vi siano piaciute le scorse lezioni>> sorrido.

<<Scherzi? Ho preso trenta all'esame!>> esclama Coralie, <<Già... La tua cultura è qualcosa da invidiare, non hai potuto continuare gli studi... Eppure dai ripetizioni come una che ha studiato per una vita intera. Abbiamo tutti sbagliato a definirti una malaugurata e sciagurata. Siamo stati proprio superficiali e ottusi>> dice scusandosi, <<Ti ringrazio per le tue parole. Non c'è cosa migliore che riconoscere i propri errori>> mormoro.

<<Buongiorno bellissimi>> si annuncia Frederyc, <<Ciao, anche voi qua?>> saluto, <<Sì, con le tue lezioni ho superato ogni esame>> risponde Devany. Wow, non mi credevo così capace di insegnare.

<<Ciao, però... Le gnocche insegnano bene>> entra in aula Kieran, <<Esci>> ordino e lui mi guarda con una finta espressione dispiaciuta.

<<Vai a sederti>> ordino gelida, <<Allora, prima mi dici di uscire e poi di andarmi a sedere... Proprio indecisa>> commenta e io lo trafiggo.

<<Posso sedermi vicino a te?>> chiede e io alzo gli occhi al cielo. Faccio segno di sì. 'Almeno così la finirà... Spero.'

<<Ciao, Drystan>> saluto e lui rimane a fissarmi. Passano due minuti e io gli faccio cenno di muoversi e andarsi a sedere al suo posto.

<<Posso parlarti un attimo?>> chiede ma sembra di più un ordine, <<Certo>> ribatto uscendo fuori dall'aula.

<<La prima lezione... Quando c'era Araenia... Insomma, mi sono comportato da insolente>> dice e il mio sguardo si rabbuia, <<Sì, ho notato>> mormoro gelida.

<<Non volevo creare problemi, sul serio>> si scusa accennando una carezza, mi scosto velocemente.

<<Sei diventato totalmente rincoglionito?>> domando con gli occhi sbarrati, <<Di là ci sono altri due governanti, se mi vedono con te... Ci mettono un secondo a togliermi tutto>> ringhio, <<Scusami, io...>> prova a dire ma, io lo interrompo secca.

<<Le scuse tienitele per un'altra volta, adesso ritorna in classe. Vicino vedremo chi avrai. Per questa lezione stai attento>> lo redarguisco.

Esegue e io con il sorriso torno in aula.

<<Allora, chi se ne intende di letteratura italiana?>> chiedo e subito Kieran alza la mano, <<Lo so che tu sei un maestro del mondo italiano>> sorrido.

Sto bene, sto stranamente bene. È come se fossi davvero qualcuno di importante qua dentro.

Mi abbasso all'altezza di Kieran, <<Mi fai da aiutante in queste lezioni?>> chiedo e lui annuisce. Avvicina la fronte, con essa anche le labbra e io con un dito spingo indietro la sua testa.

<<Puoi strapazzarmi quanto vuoi quando siamo da soli, ora proprio no. Non fare come tuo fratello>> sussurro e gli lancio un'occhiataccia.

<<Ciao Diadora, è bello rivederti>> saluto e lei sorride, <<Con le tue lezioni di scrittura mi hanno fatto tutti i complimenti! Ecco, se vuoi leggi quello che ho scritto>> mi ringrazia e afferro il quadernino che mi porge.

Lo incomincio a sfogliare nell'attesa che la classe sia al completo.

"Fiaba prima: L'Angelo Seraphine".

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