Era un’estate tardiva quando decidesti di fare una vacanza lontano dalla città. Avevi bisogno di una pausa, un momento per te stessa, per ritrovare la pace che negli ultimi mesi sembrava essersi dissolta nel caos della vita quotidiana. Così, avevi scelto una piccola baita in montagna, immersa tra le colline verdi e silenziose, lontano da tutto e da tutti. Era un luogo che prometteva tranquillità, lontano dalle strade affollate e dai rumori della città.
Quando arrivasti, il sole era già basso nel cielo, dipingendo l’orizzonte di toni caldi, un’arancia che sfumava nel rosa. Respirando profondamente l’aria fresca e pulita della montagna, ti sentisti subito più leggera. I tuoi passi scricchiolavano sulla ghiaia mentre ti avvicinavi alla porta della baita. All’interno, era accogliente: una piccola stufa a legna, mobili in legno rustico e grandi finestre che si affacciavano su un panorama mozzafiato.
Ma la parte migliore del viaggio non era la baita. Era la compagnia.
Alex era già lì, seduto su un tronco vicino al fuoco che aveva acceso fuori, all'aperto. Lo avevi conosciuto qualche mese prima, quasi per caso, durante una festa che entrambi avevate frequentato per via di amici. C’era stata subito una scintilla tra voi, una connessione che non avevi mai provato con nessun altro. Ed era proprio quella connessione che vi aveva portato lì, insieme, lontani dal mondo, in quel rifugio in montagna.
Ti salutò con un sorriso caldo e affettuoso quando ti vide avvicinarti. "Hai trovato il posto?" chiese, la sua voce profonda e familiare che risuonava nella quiete della sera.
"Con un po' di fatica, ma sì, ci sono riuscita." rispondesti, lasciandoti andare a una risata leggera mentre ti sedevi accanto a lui. Il calore del fuoco accarezzava dolcemente la tua pelle, e il crepitio delle fiamme era l'unico suono intorno a voi.
Era il tipo di serata che non aveva bisogno di parole. Seduti lì, accanto al fuoco, vi godeste il silenzio e la presenza l’uno dell’altra. Il cielo iniziava a scurirsi, e una dopo l’altra, le stelle cominciavano a farsi strada nel blu profondo della notte.
"Guarda lassù." disse lui all’improvviso, indicando un punto nel cielo. "La Via Lattea è così chiara qui. In città non la vediamo mai così."
Alzasti lo sguardo e il panorama ti lasciò senza fiato. Le stelle brillavano come diamanti sparsi su un velluto nero. La Via Lattea attraversava il cielo come un fiume luminoso, e in quel momento sentisti il mondo intorno a te svanire. Non c’era nient’altro che voi due, seduti sotto quell’immensità.
"Sai..." disse, rompendo il silenzio con una voce quasi sussurrata, "ci sono momenti che ti fanno capire quanto la vita possa essere semplice e bella. Questo è uno di quei momenti."
Ti voltasti a guardarlo, il suo profilo illuminato dal fuoco, e non potevi fare a meno di sorridere. "Sono felice di essere qui con te."
Alex si voltò, i suoi occhi incontrarono i tuoi, e in quello sguardo c’era tutto ciò che avevi cercato. Non c’erano bisogno di ulteriori parole. Senza dire nulla, ti prese la mano, stringendola dolcemente, e tu sentisti un’ondata di calore che partiva dal contatto delle sue dita, diffondendosi attraverso il tuo corpo.
Rimasti così, mano nella mano, guardando il cielo sopra di voi, mentre il fuoco continuava a crepitare. Il tempo sembrava essersi fermato.
Dopo un po', lui si alzò e ti tirò delicatamente con sé. "Vieni, voglio mostrarti una cosa."
Curiosa, ti lasciasti guidare attraverso il prato fino a un piccolo sentiero che si inoltrava tra gli alberi. Il buio della foresta era interrotto solo dal bagliore argenteo della luna e dal fruscio delle foglie sotto i vostri piedi. Ogni tanto, una brezza leggera faceva muovere i rami sopra di voi, creando un suono quasi musicale.