Cap 28

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Cinque mesi dopo...

Ormai sono passati cinque mesi da quel bellissimo viaggio.
Io e Vale abbiamo continuato l'università, abbiamo già dato alcuni esami e devo ammettere che tutti sono andati benissimo.
Tra me e Davide va sempre meglio, ci amiamo e ora viviamo ufficialmente insieme: abbiamo intestato la casa anche a lui.
Tony ora "lavora" in ospedale perché suo nonno è stato ricoverato. Sta di fianco a Ulisse, fa il portantino, le lavatrici, eccetera.
Cris e Leo sono ancora sull'isola. Sono venuti qui per passare il Natale insieme a noi braccialetti; nel frattempo Leo ha fatto qualche esame con la Lisandri per vedere se fosse tutto ok. Non ha voluto dirci niente...
Nina è ancora in ospedale, ma a breve dovrebbe uscire.
Rocco si fa sentire almeno una volta al mese, sta riprendendo la scuola. L'abbiamo visto a Natale insieme a Piera, sua mamma.

Ma ora torniamo a noi:
Stamattina mi sono svegliata prima di Davide, verso le 7:00. Dovevo andare in università dato che era venerdì, Vale passava a prendermi verso le 8:00 visto che le lezioni iniziavano mezz'oretta dopo oggi.
Andai in cucina e mangiai due fette biscottate e una tazza di caffè. Poi presi i vestiti e andai in bagno a cambiarmi:

 Oggi mi sono vestita un po' più elegante del solito, avevo una lezione importante

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Oggi mi sono vestita un po' più elegante del solito, avevo una lezione importante. Sopra misi una giacchetta di pelle dato che faceva molto freddo, essendo febbraio.
Aspettai sul divano che Vale arrivasse e poi scesi giù non appena mi chiamò.
Lasciai un bigliettino a Davide dicendogli che ero in università e sarei tornata verso mezzogiorno, così avremmo pranzato insieme.
Detto ciò salì in macchina e salutai Vale.
V: ciao Nicki! Pronta?
N: sempre pronta haha
V: come mai così elegante oggi?
N: ho una lezione importante con un finanziere e, sai com'è, si fa bella impressione
Entrambi ci mettemmo a ridere e dopo circa dieci minuti di strada arrivammo in università.

Pov Davide:

Stamattina mi sono svegliato verso le 10:00. Nicole era in università così andai in cucina e mi preparai un caffè per colazione. Mi andai a cambiare e non appena uscì dal bagno mi ritrovai il telefono intasato da chiamate di mio padre. Strano che mi chiama a quest'ora, sono le 11:00 ormai e lui è al lavoro. Ero un po' preoccupato lo ammetto, perciò presi subito in mano il telefono e lo richiamai. Mi rispose subito:
I: Davide! Corri in ospedale, Lilia sta per partorire!
D: COSA?!
I: LO SO! Hai la macchina si?
D: si si arrivo subito, il tempo di scendere
Non ci salutammo neanche che io corsi di sotto a prendere la macchina.
Non sapevo se chiamare Nicole... non volevo disturbarla oggi aveva una lezione importante.
Penso che la chiamerò dopo, a mezzogiorno, quando doveva tornare a casa.
Arrivai in ospedale in meno di quindici minuti: corsi subito all'entrata da Ester e le chiesi subito informazioni.
D: Ester!
E: Davide! Sei qui per Lilia vero?
D: si, sai dov'è?
E: si certo, seguimi
Durante il tragitto verso la stanza di Lilia, parlai un po' con Ester.
E: come state tu e Nicole?
D: bene bene, non so se lo sai ma viviamo insieme
E: che?! Quella piccolina non me l'ha detto!
Entrambi ci mettemmo a ridere e poi entrammo in ascensore.
E: gli altri braccialetti? Vi sentite ancora?
D: si certo ci vediamo spesso. Vale e Nicki vanno in università insieme, Rocco ha ripreso la scuola, Tony ora lavora qui, Nina veniamo spesso a trovarla mentre Leo e Cris... sono sull'isola ancora
E: torneranno presto, fidati
Io annuì e dopo due minuti arrivammo da Lilia.
Io bussai alla porta e mio padre venne ad aprirmi.
L: ehi funghetto
D: ehi Lilia come stai?
L: sto bene, ma credo sia ora che questa piccolina esca da qui
Disse indicandosi e massaggiandosi la pancia.
Stemmo un po' a parlare finché mio padre non mi ricordo una cosa.
I: hai avvisato Nicole? Non doveva tornare a mezzogiorno?
Io guardai l'orologio posizionato all'angolo della camera e notai che era mezzogiorno e un quarto.
D: MERDA!
Così presi il telefono e uscì un secondo dalla stanza. Digitai il numero di Nicole e lei mi rispose al secondo squillo.
N: ehi amore, tutto bene? Sto tornando ora-
D: Nicki vieni in ospedale non a casa
N: COSA?! Davide perché che è successo??
D: Lilia forse deve partorire
N: o mio Dio-  emm ha le contrazioni?
Io mi girai a guardare Lilia dal vetro della stanza e la vidi tenere la mano a mio padre con Ester che la aiutava ad alzarsi.
D: credo di si, e anche forti. Ester la sta aiutando ad alzarsi così cammina un po' ma penso sia ora
N: arrivo subito, c'è anche Vale
D: grazie amore
Detto ciò misi giù il telefono e andai da Nina, per avvisarla. Bussai e senti una voce dire "avanti".
Così entrai e corsi ad abbracciare Nina.
Nn: ehi tutto bene???
D: si ho solo bisogno di un abbraccio da un'amica, Cris non c'è e-e...
Nn: tranquillo, va tutto bene
Dopo esserci staccati dall'abbraccio mi sedetti di fronte a lei e parlammo un po'.
Nn: quindi Lilia sta per partorire?!
D: eh già
Nn: ma Nicki? Non c'è?
D: sta arrivando insieme a Vale, erano in università
Nn: dai andiamo all'ingresso, almeno li aspettiamo e corriamo da Lilia
D: va bene, grazie Nina
Lei mi sorrise e poi andammo all'ingresso ad aspettare Nicki e Vale.
Dopo circa dieci minuti arrivarono e corsero verso di noi.
N: Davide! Dov'è Lilia? Come sta?
D: ehi amore tranquilla, vieni andiamo da lei
Dissi mentre le prendevo la mano e salutavo anche Vale, che andò con Nina in camera sua dato che non potevamo entrare in tanti.
Non appena entrammo in camera Nicki corse ad abbracciare Lilia.
N: ehi! Come stai, tutto bene?
L: tesoro tranquilla, sto bene
Lei annuì e poi tornò vicino a me e mi abbracciò.
I: come mai sei così elegante Nicki?
N: oh, avevo una lezione importante con un finanziere e ci tenevo a fare bella figura
D: com'è andata?
N: ho risposto a tutte le domande e ho preso molti appunti perciò credo sia andata bene
L: fidati è andata bene

Rimanemmo un'altro po' con Lilia fin quando Ester ci disse di uscire perché Lilia doveva partorire, aveva le contrazioni ed era arrivata l'ora. Mio padre rimase con lei a tenerle la mano.

Io e Nicole ci sedemmo nelle sedie fuori dalla stanza e chiamammo tutti i braccialetti, compresi Leo e Cris.
Vale, Tony e Nina arrivarono subito dato che erano già in ospedale mentre Rocco non riusciva a venire oggi, sarebbe venuto domani con Piera.
N: amore vuoi chiamarli tu o chiamo io?
Mi chiese Nicole riferendosi a Leo e Cris.
D: insieme?
Lei mi annuì e poi digitò il numero di Cris sul telefono e mise in vivavoce.
C: ehi Nicki! Tutto bene?
N: si si tutto bene solo io e Davide dovevamo dirvi una cosa
C: aspettate chiamo Leo
Dissi Cris mentre ci mise in attesa. Nicole mi strinse la mano e io la strinsi sempre di più a me.
L: ehi ragazzi! Eccomi, diteci tutto
D: ragazzi Lilia sta partorendo
L: oddio!
C: ragazzi domani veniamo subito
Parlammo ancora un po' e poi Leo andò da Bianca; stavamo per attaccare ma Cris ci fermò.
C: ragazzi aspettate!
N: che succede?
C: prima ho detto che veniamo da voi in ospedale non solo per vedere Lilia e la bambina...
D: Cris che succede? Dobbiamo far avvicinare gli altri?
C: si almeno lo dico a tutti
Nicole si alzò e andò a chiamare gli altri, che erano seduti sulle sedie più in là.
Nn: ehi Cris!
C: Nina! Come stai?
Nn: bene dai, ma che ci devi dire?
C: si tratta di Leo...

....

Un amore che credevo impossibile - Davide di Salvo - braccialetti rossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora