Sai di che colore è il mare?
Blu.
Gli occhi blu mostrano
Le onde tempestose dell'animaOrmai è mattina e io non ho chiuso occhio per tutta la notte.
Ho passato le ore a osservare il soffitto e a rimuginare sulla giornata di ieri.
Non torna nulla. Gli eventi che sono successi, la gentilezza di Admetus nei miei confronti... è stata tutta una messa in scena.
Perché con il passare del tempo, ho capito una cosa: io non voglio fare pietà a nessuno, incluso lui.Quando suona la sveglia mi alzo dal letto, apro la finestra per fare entrare l'aria fresca di ottobre e vado in bagno a lavarmi i denti.
Dopo spalanco le ante dell'armadio per trovare qualcosa di decente da indossare. Passo ore a fissare i vestiti in più che mi sono guadagnata, poi decido di mettermi un maglione di due taglie più grande della mia e un paio di jeans larghi. Oggi voglio stare comoda e non farmi notare da nessuno.
Incredibile vero?
Prima che andassi via dall'orfanotrofio ero una ragazza piena di energia e pazzia che mi ribolliva nelle vene. L'adrenalina mi scorreva dentro al posto del sangue e facevo tutto ciò che mi passava per la testa.
Invece ora è come se qualcuno mi avesse prosciugato tutta la vitalità dal mio corpo. Ed è una sensazione orribile. Ormai non mi diverto più come prima. Quelle cazzo di emozioni che sono riuscita a eliminare dalla mia anima dopo cinque anni, sono ritornate più forte che mai e le sento a fior di pelle.
Anche la voce non si fa più sentire.Scuoto la testa per cercare di togliermi dalla mente tutti i pensieri negativi, ed esco da camera mia con la consapevolezza di essere vista solo con compassione dagli altri.
«Buongiorno! Alza il tuo culo da principessa dal mio divano, coglione» urlo, per farlo svegliare.
Scosto le tende dalla vetrata e faccio entrare la luce del sole, ottenendo delle imprecazioni in sua risposta.«Dai, su, alzati da lì che devo sistemare»
«Non rompermi il cazzo di mattina, sorellina»
Alzo gli occhi al cielo, lo prendo per le caviglie e lo trascino fino a farlo cadere con il culo per terra.«Non sono tua sorella, coglione. Non so neanche chi sia»
Admetus alza il busto e si stropiccia gli occhi, sembra un bambino così carino che mi fa tenerezza.
Finalmente alza lo sguardo verso di me e i nostri occhi si allacciano come se non si fossero mai lasciati.
Sembra essere così trasparente che non mi sembra neanche lui.«Tutto bene?» chiedo.
«Si perchè?»
«No nulla, così per curiosità. I tuoi genitori non ti hanno detto che la mattina bisogna chiedere come stanno le persone?»
Lo vedo stringere la mascella e deduco di aver fatto la domanda sbagliata, ma ormai gliel'ho chiesto quindi non posso rimpiangermi addosso.
Vedendo che non risponde, mi inginocchio accanto a lui per piegare con perfezione la coperta che ha portato giù quando l'ho trascinato per terra. Insieme ad esso, mi ritrovo la sua maglietta e i suoi pantaloni. Sgrano gli occhi perché non mi sono neanche accorta che fosse senza vestiti.«Ma sei impazzito?»
«Che cosa intendi?» corruga la fronte e mi guarda confuso, ma so che in fondo sa cosa intendo dire con questa esclamazione.
«Intendo i tuoi vestiti. Spiegami perchè cazzo ti ritrovi seminudo a casa mia»
«Io dormo in boxer, tutto qui»
«Qui non sei a casa tua»
«Oh, mi scusi sua altezza se ho sporcato la pelle del suo divano con il mio lurido braccio lavato il pomeriggio prima. Sia mai che si attacchino i germi nel tessuto pregiato»
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Promise-noi e nessun altro
RomanceLa vendetta è amara come la verità. La manipolazione è sinonimo di potere. La bellezza è rappresentata dal dolore. L'amore è magia. Nulla è ciò che si vede, nulla è ciò che si è. Il mondo gira, il tempo cambia, i colori si trasformano. Allora perché...