La mattina dopo, mi svegliai presto, come sempre, al suono della sveglia.
Dovevo andare a scuola, anche se non ne avevo per niente voglia, soprattutto perché Lux non c'era.Mi alzai pigramente dal letto, e quasi per tutte e due le ore che impiegai per prepararmi ed arrivare a scuola, pensai a ciò che fosse successo tra Calum e Lux.
Che fossero andati a letto era palese. Per la felicità di Calum. E Lux era anche vergine, quindi, nonostante avesse una paura tremenda e me ne parlasse sempre, ormai doveva essere tutto finito ed ero sicura che fosse filato tutto liscio, tra i due.I corridoi erano così vuoti, sembrava che quel martedì nessuno fosse a scuola.
Così ripensai di nuovo anche alla sera prima, ai miei amici, a Michael, alla musica, e anche ad Ashton...Sicuramente non era lì da solo.
Mi vennero di nuovo in mente le sue parole... Ho perso la mia ragazza, non so più dove sia finita e ho paura.
Era con Jea.Pregai mentalmente che non mi avesse vista insieme a Michael, sarebbe stato uno stranissimo scempio.
Ma soprattutto, cercai di immaginare la scena quando avrei rivisto i due ragazzi, perché avrei dovuto salutare Ashton, e si sarebbe creato un enorme disagio tra di noi. Soprattutto tra Michael e Jea.Mentre pensavo ad Ashton e al casino in cui mi ero cacciata da sola, mi sentii afferrare per la felpa e sbattere contro gli armadietti dietro di me.
Mi ritrovai con le mani ferme trattenute dietro la schiena, mentre la mia guancia era ormai scontrata contro il freddo metallo dell'armadietto arancione. Tiravo calci all'indietro per fare in modo che il deficiente che mi avesse preso se ne andasse, ma opponeva resistenza e non si decideva a lasciarmi andare."Ciao, zuccherino." Soffiò al mio orecchio, facendomi saltare i nervi in una maniera esagerata.
Alzai le braccia di scatto e mi liberai dalla sua presa ferrea, mollandogli un pugno sullo zigomo.
"Trevor, ti ho detto di lasciarmi andare!" Gli urlai, spostandomi lontano.Lui mi seguì, mentre mi seguiva con la mano sullo zigomo dolorante.
"Non scappare, troietta."Ormai tutto il corridoio si era fermato a guardare la scena, tra cui anche lo stesso Matthew, che mi fissava fermo lì con i libri stretti fra le braccia e le labbra serrate.
Trevor era un suo amico, lo era sempre stato, nonostante fosse una persona schifosissima e trattasse male chiunque avesse sotto il naso. Anche senza motivo."Adesso che ti sei lasciata, ti sei data alla pazza gioia, eh?" Mi diede un pugno lui, sull'occhio, e istintivamente mi portai una mano lì davanti per coprirlo. Provocava un dolore insopportabile.
"Ti ho vista ieri sera, Rogers, con quel coglione dai capelli colorati. Che hai intenzione di fare, puttana?" Continuò.
Me ne andai da lui, lasciandolo indietro. "Lasciami in pace, vattene! Tu non sai niente, e non dovrebbe importarti nulla della mia vita, neanche ti conosco, coglione!"
"Lasciala stare." Sentii una voce ovattata in lontananza, ma non mi importava di chi fosse, avevo un'urgenza più importante in quel momento.
Lo spintonai via da me, rifugiandomi in bagno per sciacquare il mio occhio che iniziava a pulsare e a provocarmi dolore.
"Coglione." Sibilai a denti stretti. La sera prima non avevo neanche fatto caso alla presenza di Trevor, non lo avevo visto e invece lui mi aveva beccata avvinghiata a Michael come una cozza.Mi scese qualche lacrima dall'occhio sinistro, mentre mi accasciavo sul pavimento e mi lasciavo andare. Avevo bisogno di Lux, che con la sua presenza a scuola era come una corazza.
Di Calum.
Di Michael.Ero così debole da sola, senza di loro, davanti alla verità. Davanti a Matthew, che mi aveva vista nel mio momento più brutto. Davanti a Trevor e alla sua banda di amici. Davanti alla scuola.
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Three || Michael Clifford
Teen FictionConta solo fino a tre. Tutto questo finirà presto. "Benvenuta all'inferno, Tea, ti sarà impossibile uscirne." Credits ©besidelvke all rights reserved. 12/06/2015: #55 in TeenFiction.