Will
«Che cazzo le state facendo.?» guardo Grayson ormai incazzato nero, non riesco a controllarmi. Ho le mani che sudano e il cuore a mille.
«William vattene.» ringhia.
Un altro urlo, piú forte.
Spintono Grayson e corro di sopra nella camera di Dylan, appena entro non credo ai miei occhi.
Dylan l'ha legata a una sedia e gioca con un coltello in mano. Mi avvicino a lui e inizio a tirargli dei pugni sul viso.
Uno dopo l'altro, senza mai smettere anche se è svenuto.
Le urla di Everest sono ovattate, non sento piú niente se non la rabbia, vado su di giri se mi toccano Everest.
Sento delle mani tirarmi su e poi delle braccia abbracciarmi la vita per farmi stare fermo «basta.» la voce di Grayson è dura, è arrabbiato e sta tremando.
Trema solo quando è nervoso e arrabbiato, ho fatto un casino.
Evie
«Liberatemi. ora.» Guardo Grayson mentre si avvicina a me tenendo ancora William stretto a sè.
Mi libera con una mano e io corro subito verso Dylan per controllargli le ferite.
Ho un taglio sullo zigomo, sul labbro e sulle sopracciglia. Per non parlare dei segni rossi che presto diventeranno dei lividi.
Guardo William con le lacrime agli occhi e mi alzo per tirargli dei pugni sul petto, sempre piú forti. Uno dopo l'altro.
«Sei uno stronzo insensibile cazzo!» urlo con tutta la voce che possiedo, la gola mi fa male «non mi stava facendo nulla, voleva solo spaventarmi cazzo!» urlo di nuovo, stavolta piú piano.
Esco dalla stanza sbattendo la porta e poi di casa.
Non so dove sto andando, so solo che voglio andare il più lontano possibile da loro.
William ha perso il controllo e ha picchiato Dylan, senza pensarci due volte.
Prendo il telefono velocemente dalla tasca posteriore e clicco sul numero di Sarah, dopo tre squilli risponde.
«Evie! dimmi tutto» sorrido a quelle parole, so che di lei posso fidarmi. «Hey Sa' volevo chiederti un favore...»
«Certo! dimmi tutto- sospiro, mi sento in colpa. -Posso dormire da te stanotte.?»
«Chiedo ai miei, ma credo di si, vieni anche adesso, mamma sta preparando un cibo greco per cena!» sorrido «grazie Saretta.»
«Di nulla Evie, ti mando l'indirizzo» neanche il tempo di rispondere che mi arriva la sua notifica su whatsapp «grazie Saretta...»
«È un piacere» poi riattacca.
Dopo neanche un'ora mi ritrovo davanti la porta della Villa a tre piani di Sarah, è vicino al mare e ha una vista mozzafiato che da proprio su di esso.
Ad aprirmi è proprio la mia migliore amica «Hey!» io le sorrido «hey»
«Entra pure» si fa da parte ed io entro piano guardandomi attorno.
Mi porta in cucina dove ci sono i suoi genitori e io li saluto in modo cordiale «tesoro, facci pure dei tu» sorrido a sua madre, è una donna sulla trentina ed è bellissima, bionda e occhi azzurri. Sarah ha preso i suoi occhi, invece i capelli corvini dal padre.
«Noi andiamo su» mi prende per mano e mi porta in camera sua.
«Stavi con il fratello di Harry.?» chiedo scioccata e lei annuisce ridendo «sì, stavo con Luke» la guarda con gli occhi sgranati «io credo che Harry sia carino.»
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Endless.
Teen Fiction«Avvolte cerchiamo le risposte attraverso gli altri, risposte che potrebbe arrivare come non. Cerchiamo continuamente risposte che non vengono da noi, risposte che noi forse già da subito sappiamo, ma che non sappiamo di averle in un cassetto nella...