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È un tardo pomeriggio autunnale in un parco a Northbrook, una cittadina vicino a Chicago, due amiche ridono come matte, ma non sono semplici risate, sono quelle risate che si fanno quando si è in compagnia di qualcuno con cui ti senti a casa.

Si stanno raccontando cosa è successo oggi alla loro scuola, con il loro migliore amico, Dylan.

Sono sedute in due vecchie altalene di legno che scricchiolano appena qualcuno le tocca. Quel parchetto è il loro punto di ritrovo da piccoline, ora che sono al liceo, ogni tanto, le due ragazzine di diciassette anni si trovano per stare insieme, come ai vecchi tempi.

Entrambe frequentano il quarto anno al liceo Glenbrook North High School, la prima di nome Alba, dei folti capelli arancioni degni del suo nome le toccano la schiena, nelle guance rossastre ci sono piccole lentiggini, due bellissimi occhi color miele, la sua bocca carnosa si curva in uno splendo sorriso che rallegra tutto il suo volto.

La seconda si chiama India, di madre ispanica, ma dei tipici tratti ispanici non ha proprio nulla, capelli neri pece, che brillano alla luce del sole, due occhi, di un verde acceso, un verde indescrivibile chiaro come la rugiada e lucente come il sole.

Dal parco stanno guardando il sole che cade dietro le montagne, trasformando il cielo in una tavolozza di un pittore.

Alba si alza dall'altalena che cigola provocando un rumore fastidioso, guarda India e dice: <<È ora di andare>>.

Quelle due ragazze sono cresciute insieme, nate lo stesso identico giorno, da due madri diverse, hanno entrambe frequentato sempre le stesse scuole e, proprio tra quei banchi grigi consumati dalle generazioni di bambini che avevano ospitato, è nata un'amicizia straordinaria.

Sono inseparabili, si appartengono come due sorelle, farebbero  di tutto l'una per l'altra, hanno un livello di connessione mentale inimmaginabile, passano anche ore in silenzio, una accanto all'altra, senza dire una parola, ma, non si sa come, si sentono comprese, quasi come se riuscissero a leggersi nel pensiero.

Alba stampa un bacio nella guancia calda dell'amica e poi si indirizza verso casa sua che si trovava nella direzione opposta rispetto a quella di India.

Il giorno dopo le due amiche si ritrovano a scuola.

Prima di cominciare le lezioni stanno chiacchierando tranquille nel cortile, le ha raggiunte anche Dylan, che con il suo umorismo esilarante ha già rallegrato la loro mattinata, nonostante ciò India è un po' pensierosa. A casa vive una situazione difficile ed è impossibile staccare la mente dai problemi che deve affrontare ogni volta che torna da scuola, soprattutto la notte, si ritrova a fissare il vuoto, catapultando la i suoi pensieri sul dolore che ciò che le sta succedendo le provoca.

Mentre fissa il vuoto è distratta da un ragazzo che passa di lì, è Edward Jones, il classico figo della scuola, ha la fama di essere un gran donnaiolo. Gira sempre con quelli della squadra di lacrosse, conosciuti per essere un gruppo di puttanieri, pronti sempre a far rissa per le cose più stupide.
India non è mai stata attratta dalle persone così, vede in loro solo il peggio di questa società, ma in quel momento, mentre guarda il ragazzo passarle davanti, si accorge che anche lui la sta guardando, è una cosa molto strana perché non le è mai capitato che uno di loro si avvicinasse a lei, pensa di non rientrare negli standard classici delle ragazze con cui vanno.

Decide di distogliere lo sguardo e fare finta di niente, "Probabilmente non stava nemmeno guardando me" pensa.

La prima ora hanno educazione fisica, la loro professoressa si chiama Lucy Foretti, è una donna bruttissima, ha lunghi capelli neri pieni di forfora, due porri nella faccia, uno appena sotto la bocca, l'altro nella punta del suo spaventoso naso.

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