Prologo

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Le sue lacrime erano calde.
Calde come una giornata in piena estate. Aveva un mal di testa fortissimo: segno che aveva pianto molto. Gli occhi erano appannati dalle lacrime,
stanchi,
verso l'orizzonte,
assorta nei suoi lunghi pensieri...

Rimaneva così. In cima a quella grande e profonda montagna. Di lì, vedeva tutto il paesino di dov'era cresciuta: le piccole case degli abitanti, qualche persona già sveglia che stava lavorando nelle terre.
Le sembrava tutto così minuscolo da lassù.
Il sole sarebbe sorto tra poco, l'alba era ormai iniziata.

Continuava a starsene lì, sola, in mezzo a tutto quel verde. Quel colore che stava tanto iniziando ad odiare per un motivo ben valido. Le sue parole le ritornavano ancora una volta nella mente.

-Mi dispiace Seda.-

Un leggero filo di vento le accarezzava le guance bagnate dalle lacrime, questo la faceva tenere al fresco nonostante dentro stesse bruciando.

Non poteva crederci, o meglio dire, non voleva accettare la realtà di quello che stava affrontando.

Perché quando una verità faceva male al punto di perdere la ragione, si cercava sempre ogni appello per ribattere. Lottare per un cambiamento, distorcere la verità in modo da trovare un immediato sollievo.

Poi arrivava quel momento in cui si pensava di aver ragione.
Dove sembrava che tutto stesse andando nel verso giusto.

Fino a quando non arrivava il colpo di grazia.
A schiaffeggiare in pieno petto una tremenda verità non accettata.
Un duro colpo inflitto al cuore.

Seda abbassò lo sguardo. Solo allora si rese conto di quanto stesse in alto. Di quanto un solo passo e avrebbe potuto farla sprofondare giù, un po' come il suo cuore in quel momento. 

Tutto era così silenzioso tranne il suo animo tormentato. Voleva distruggere ogni cosa, nella speranza che la sua anima le desse una tregua.
Voleva urlare ma le sembrava mancarle la voce. 

Chiuse gli occhi come per ritrovare un po' di lucidità, ma la sua mente la riportava sempre e solo a quel momento. Il volto e le parole di Mustafa si proiettarono nella sua mente.

Aveva sperato davvero che lui l'amasse, che indipendentemente dal passato adesso potessero essere davvero felici.
E invece il motivo di tale felicità si era tramutato il suo principale dolore. 

Più tempo sarebbe passato e più sarebbe stato doloroso l'impatto alla verità.
Infondo lei lo sapeva ma pensava erroneamente che ormai le cose erano cambiate, e invece...

Nella vita si potevano combattere tante guerre. Non c'era alcuna di esse in cui non ci fosse una vittoria, o così si diceva.
Un perdente e un vincitore.
Una gioia e un dolore.

Ma c'è una guerra dove non ci sono vincitori, ma solo dei perdenti.
Non si può combattere contro la mancanza di amore.

Seda l'aveva capito.
Nel modo peggiore possibile.
Ma l'aveva capito ora.

Si girò, pronta ad andarsene per sempre dalla sua città natale. 
Niente la teneva legata qui ormai.
Decise di chiudere per sempre con il suo passato.
La vecchia Seda era morta ora.
Adesso non c'era più la giovane amorevole e dolce Seda.
Ora ci sarebbe stata il suo opposto.
La sua luce, come quella dei suoi capelli, si era spenta.

Niente però rimarrà irrisolto nella vita, ogni nodo verrà sempre al suo pettine.
In un modo o nell'altro.

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