Ci diamo appuntamento per le 20 fuori al loro albergo, io salgo in casa e mi butto immediatamente in doccia, continuando a ripensare a come lui mi ha guardata con quegli occhi da cucciolo che ha...ok sto fantasticando troppo. Esco dalla doccia ed indosso il vestitino nero il quale mi sono portata per le ipotetiche occasioni importanti che non pensavo ci sarebbero state, ma la vita è una sorpresa. Mi trucco, metto il profumo, le scarpe e scendo dall'appartamento.
Dopo pochi metri arrivo all'hotel dove alloggia il Napoli e non appena entro nel giardino sento la voce di Arianna e la voce del padre, faccio qualche passo avanti e poi li vedo, lei sta fumando ed il padre le sta parlando, non sembrano cose serie visto che stanno ridendo e scherzando.
"buonasera signorina" è Arianna a notarmi per prima "Sofia! come sei cresciuta! come stai?" mi abbraccia Antonio "ciao tutto bene tu?" sorrido e lui in risposta alla mia domanda annuisce. Conversiamo per un po di tempo dove mi vengono poste alcune domande sulla mia vita e su ciò che faccio, quando Arianna mi dice di andare con lei prendendomi la mano e correndo verso una stanza dove presumo ci siano i ragazzi.
L'emozione mi causa un brivido che percorre velocemente la mia schiena, inizio a sudare freddo e ad avere il respiro affannato, sono tutti lì, attorno ad un tavolo, che mangiano, bevono, chiacchierano...
"vieni con me" mi fa segno di seguirla, mi presenta alcuni ragazzi, i quali mi stringono la mano, tra questi anche il mio amore impossibile che attira a sé tutta la mia attenzione rubandomi la poca concentrazione che mi era ormai rimasta.
Madonna quegli occhioni, rischio di perdermici dentro.
"piacere Giovanni" mi porge la mano, a occhio quasi 2 volte più grande della mia. Ricambio il gesto e me la stringe cordialmente con un sorriso che ricorda vagamente quello di questa mattina grazie al pizzico di malizia che contiene. "hai un viso familiare, sei venuta a fare gli autografi oggi?" quelle parole mi riportano allo scambio di sguardi e sorrisi avvenuti poche ore prima "piacere Sofia...ah quindi ti ricordi?" chiedo con ironia ed un sorrisetto ben poco innocente "quien lo olvida linda" mi risponde in spagnolo, so bene che per linda non intende il nome ma decido di stare al gioco "mi chiamo Sofia" rispondo guardandolo ovvia "lo so" mi sorride ancora "calmati cholì" il sorrisetto che ha si trasforma in uno sbuffo. Io sorrido compiaciuta e a distrarmi è Victor Osimhen, inoltre uno degli amici di Ari, il quale mi chiede il mio nome sui vari profili social, e molti di loro iniziano a seguirmi.
La serata va avanti, ad un certo punto ci sediamo tutti a tavola e iniziamo a mangiare tutti i tipi di pizza e di patatine fritte, sono seduta fra Arianna e Giovanni, il quale continua a cercare di fare battutine ma io resto rigida per tutto il tempo. Si lo so sono molto strana, ma quando do sono a disagio riesco a dare poca corda anche a chi mi piace di più.
Dopo la cena andiamo tutti a ballare, noto Arianna essere molto vicina al capitano, che si è presentato a me precedentemente. A me si avvicina Simeone che continua a stuzzicarmi ancora e ancora...
"balliamo linda?" ancora non capisco perché si ostina a chiamarmi con questo soprannome "no" rispondo schietta "dai Sofiii" insiste "va bene giogio" mi afferra la mano e mi tira a sé ballando.
Se raccontassi questo alla me di un'ora fa sarebbe incredula.
Balliamo per parecchio tempo, fino a che parte la bachata. Cazzo, il mio punto debole
"dai sono stanca" faccio per allontanarmi ma mi riprende la mano "tu no estàs cansada" continua lui "perché se fossi davvero stanca non saresti arrossita appena è partita la bachata" mi guarda con un sorrisetto compiaciuto non appena mi riavvicino "dejame ver comò sabes moverte" sussurra ad un pelo dal mio orecchio.
Prendo coraggio ed inizio a muovere i fianchi lentamente, lui insieme a me. E' molto bravo a ballare, ma è argentino e non c'erano dubbi. Alla fine da bachata diventa quasi una gara di strusciatine, ci provochiamo a vicenda, e sono sicura che se fossi stata sobria tutto questo non sarebbe mai accaduto.
Grazie a Dio esiste l'alcool.
ARIANNA'S POV
Osservo con attenzione la mia amica che balla freneticamente con il ragazzo dei suoi sogni, è partita la bachata, so quanto sara la adori e quanto sia brava a ballarla, di fatti sembra si stia divertendo.
Io mi sto avvicinando a Giovanni, nonostante io e lui ci siamo ritirati dalla pista ancor prima che iniziassero i balli seri, a quanto pare: entrambi non amiamo questo tipo di situazioni.
"allora Ari, tu non bevi?" domanda portandosi alla labbra la Becks "no, non amo l'alcool, l'unica cosa che sopporto è la vodka" rispondo sorseggiando la cocacola "cavolo" mi guarda con uno sguardo compiaciuto, io sorrido.
SOFIA'S POV
Una volta terminata la canzone mi stacco e ci avviciniamo a Gio e Ari, che mai stava gentilmente tenendo la borsetta. La prendo e metto il lip balm.
"che gusto è" domanda Giovanni il quale mi ha seguita fino al tavolo "cioccolato" rispondo osservandomi nello specchietto "così ti mangiano le labbra" lo vedo fare una faccia strana, non appena realizzo sbianco per ciò che ha appena detto "e chi te le mangia Sofia?" appesantisce la situazione Arianna, che sa perfettamente la risposta. Dopo questa imbarazzante conversazione lei riprende a parlare.
ARIANNA'S POV
"ahahah ragazzi io vado a dormire" faccio cercando di sdrammatizzare il momento "anche io vado in camera" si aggiunge l'argentino evidentemente imbarazzato "notte" prendo la mia borsetta e alzo le braccia cercando di passare in mezzo ai 3 ragazzi, quando vengo presa per i fianchi e fatta girare indietro. A questo contatto rabbrividisco. E' Gio. "non manca qualcosa" mi tiene salda per i fianchi e siamo a pochi centimetri di distanza. Mi aggrappo a lui abbracciandolo calorosamente, dopo poco mi stacco, lo guardo e faccio uno sguardo che fa intendere che voglio andare. "e?" aggiunge indicandosi la guancia. Poggio poi delicatamente le mi labbra su di essa "ok buonanotte" sorrido e mi allontano. Che strana serata.
spazio autrice
eiii. ecco qui il secondo capitolo di questa storia. perdonatemi per lo spagnolo.
mettete tante stelline e soprattutto fatemi sapere se vi sta piacendo la storia. spero tanto vi sia piaciuta questa parte.
nicole
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UN GIORNO ALL'IMPROVVISO || Giovanni Di Lorenzo e Giovanni Simeone
Fiksi PenggemarAri Conte è una ragazza di 17 anni che per puro caso si ritroverà a lavorare alla sscnapoli assieme a suo padre, ed insieme alla sua migliore amica Sofia nasceranno nuove conoscenze ma soprattutto nuove amicizie, o forse qualcosa di più...